"Come voglio cambiare l'andazzo di Sanremo"

"Come voglio cambiare l'andazzo di Sanremo" Dichiarazioni del nuovo sindaco Rovere "Come voglio cambiare l'andazzo di Sanremo" "Sono un tipo scomodo — afferma — se mi accorgerò che è impossibile lavorare per la città, me ne andrò immediatamente" - Ha convocato il Consiglio comunale per la sera di martedì prossimo: sarà eletta la giunta (S'astro servizio particolare/ \ Sanremo, 12 settembre. ! Il consiglio comunale di Sanremo è stato convocato per martedì sera. All'ordine del giorno la nomina della giunta. La decisione è stata presa oggi dal sindaco senatore Giuseppe Rovere, liberale, e dagli assessori uscenti. Dovrebbe essere l'ultimo appuntamento prima del varo definitivo della nuova amministrazione. In città c'à molta attesa, perché la situazione politica è confusa. Di fatto manca ancora una maggioranza. «Tra quattro giorni — ha dichiarato l'on. Giulio Napolitano (pei), che lunedi notte, subito dopo la nomina del nuovo sindaco, insieme ai rappresentanti del osi e di Nuova Sanremo aveva presentato le 14 firme necessarie per un'immediata convocazione del consiglio comunale — si saprà tutta la verità su questa strana formula di centrodestra. La de, come sempre, deve risolvere al suo interno grossi problemi. Non sa ancora chi scegliere per fargli fare l'assessore. Loro sono in venti, noi dell'opposizione diciotto, tutti uniti. Chissà che all'ultimo momento non si verifichi un colpo di scena e tutto salti in aria. Per amministrare bene una città come Sanremo ci vuole una maggioranza forte, compatta, formata da almeno ventiquattro consiglieri». Il sen. Rovere è abbastanza i ottimista. Da martedì ha trasferito armi e bagagli a Palazzo Bellevue, s'è rimboccato le maniche e ha cominciato a fare il sindaco sul serio, mettendosi subito al lavoro, senza perdere tempo in sterili diatribe di palazzo. Puntiglioso, preciso, ha iniziato ad esaminare alcuni dei nodi che da tempo minacciano di soffocare la città. Il suo ufficio trabocca di progetti. C'è un con- j tinuo andirivieni di tecnici.; funzionari, esperti. Si fida di i tutti, ma preferisce controlla- ! re di persona qualsiasi prati-ca, quando lo si incontra in municipio o all'ospedale (è primario anestesista) viene in mente Tino Buazsetli e il suo Nero Wolfe televisivo. Al pari dell'infallibile detective, a pri- ma vista sembra un bonaccione, invece è un combattente nato. Il processo dell'edilizia, per esempio, porta il suo no- rne. Era lui a presiedere, quattro anni fa. la commissio-ne d'inchiesta sulla mafia del cemento sanremese e gli scan- dali dei casermoni. «Un sindaco liberale — dice Rovere — è un grosso modo di cambiare l'andazzo politico della città dei fiori. Non sono un uomo accomodante e lo dimostrerò con i fatti. Odio i compromessi e se qualcuno dentro di sé mi ha votato credendomi accondiscendente si è sbagliato di grosso».. — Non teme, se non arriveranno rinforzi, che gli sarà difficile amministrare solo con venti voti? ... «Gli schieramenti politici a Palazzo Bellevue — risponde — attualmente sono due: da una parte socialisti e comuni- sti. che formano lo schiera- mento frontista, dall'altra consiglieri che rappresentano idee moderate, che sono poile idee della maggioranza del- l'elettorato. Da parte mia ten- terò di allargare il più'possi- bile un discorso di maggioranza operativa senza alcuna (Incriminazione. Se qualcunorecepirà il discorso, presto sa- remo più di venti». La coalizione di centro-destra spera soprattutto che tra gli indipendenti di ■Muova Sanremo» qualcuno cambi idea e sciolga l'alleanza con la sinistre. «Una cosa è certa — conclude il sen. Rovere — appena mi accorgerò che sarà impossibile amministrare e produrre per la città, alzerò i tacchi e me ne andrò. A tutti fa piacere fare il sindaco.'per noi liberali l'elezione ha rappresentato una grossa soddisfazione, ma il sottoscritto non soffre della malattia della poltrona». La de è ancora in alto ma- re. Domani sera i responsabili aci partito si riuniranno per scegliere i nomi dei quattro nuovi assessori che competo- no al partito: due effettivi e due supplenti. Ci sono due te- si: la prima vorrebbe tutti uo- mini nuovi, la seconda un nn- novamento al 50 per cento. «ilfarfedi — ha dichiarato il segretario della de Enzio Spe- cogna — tutto finirà liscio co- me l'olio, non ci saranno tradimenti. Chi spera nei franchi tiratori si sbaglia di grosso. Siamo compatti e lo abbiamo già dimostrato ni'.l'elezione del sindaco^. Sulla carta dovrebbero essere eletti senza troppe difficoltà il vicesindaco. Enzo Ligato (psi). l'assessore all'igiene. Gianfranco Cavalli (prii e l'assessore al turismo Fulvio Ba llestra (psdi). Per gli altri ci sono ancora degli interrogativi. «Nuova Sanremo — ha dichiarato Evelina Cristei. presidente del grappo inàipen dente — è all'opposizione e quindi voterà i candidati dei la sua coalizione». Chi sono? Il pei dovrebbe presentare Napolitano, Mascia e Morosetti, il psi Marra, gli indipendenti il sindaco! uscente Parise, Pugliese e Spagniesi. Per i socialisti, la maggioranza presieduta dal sen. Ro¬ vere avrebbe i giorni contati. «E' un'amministrazione — ha dichiarato il consigliere Bruno Marra — nata morta perché soprattutto sul piano politico rappresenta l'alleanza di partiti che l'elettorato il 15 giugno ha castigato giustamente». Roberto Basso Il nco sindaco di Sanremo Giuseppe Rovere

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