Cinghiali devastano i campi in Valbormida raccolto in pericolo, proteste di contadini
Cinghiali devastano i campi in Valbormida raccolto in pericolo, proteste di contadini I danni assommano già a decine di milioni Cinghiali devastano i campi in Valbormida raccolto in pericolo, proteste di contadini Prese di mira soprattutto le colture di patate, grano, avena e i vivai di piante -1 danni maggiori nella bassa valle dove è stata immessa una razza importata dall'estero (Dal nostro corrispondente) | «--m——~ 21 agosto, -Cinghiali come la grandine \per le colture dell'entroterra I savonese, soprattutto in Valle I Bormida. I cinghiali si so-1 spingono dalle montagne do- i ce abitualmente vivono fino ; alla periferia dei centri abita- j ti e distruggono interamente i ogni genere di colture con'particolare «preferenza» per campi di patate, grano, avena e vivai di piante. «I danni sono ingenti — afferma Carlo Alberto Nencini. funzionario dell'Ispettorato provinciale dell'agricoltura —. Dalle domande di risarei mento danni che ci pervengo- j no dagli agricoltori affinché ! | le inoltriamo al Comitato cac -eia, si può desumere che a fi- \ne stagione saremo sull'oidi 'I °* di decine di milioni». ,I Da parte sua il Comitato i1 caccia, proprio in previsione i di un maggior esborso per il ;; risarcimento dei danni provo-1j cari dai cinghiali, ha aumen !i tato la quota da pagare per ;'consentirne la caccia. Il rimborso-agli agricoltori tuttavia, non sarà probabilmente proporzionato ai danni: le quote pagate nelle scorse stagioni, infatti, vanno da li n massimo di quarantamila a minimi di dieci-cinque mila lire. «Cifre irrisorie — com- j mentano numerosi contadini ! — che non ci ripagano neppu- ; re dell'ansia per le nostre col ture». / donni maggiori si regi sfreno nella bassa valle del Bormida dove branchi di cin ghiali importati dall'estero sono stati immessi insieme al fa fauna stanziale nel quadro della campagna di ripopola mento promossa alcuni anni ; or sono. «Sono estremamente vorace e prolifica — spiega Giuseppe Rialto, esperto di caccia — che. al contrario del cinghiale francese il cui habitat naturale so¬ no le montagne dell'alta valle del Bormida. del Cuneese e dell'Imperiese, si è moltipli cato in pochissimo tempo», Nella zona di Cairo Monte ,; _IZ^ lnotte nonwsagtarno senza \ che gli agricoltori si rechino presso gli uffici pubblici a protestare. Motti lamentano la distruzione completa dei campi coltivati. E' il caso di Emilio Tenore e Carlo De Matteis ambedue di Cairo con poderi rispettivamente in lo¬ calità Montenotte e Piandolo, Giovanni Ottonello di Ferrania. Rinaldo Bruzzane di Biodio e molti altri. - Campi di patate, vigneti (i cinghiali sono particolarmente ghiotti delle radici) vengono letteralmente arati. Al saccheggio non sono sfuggiti neppure i terreni coltivati a grano o ad avena. Qui gli animali giungono in branchi in cerca di riparo dal sole e iniziano vere corride fra di loro distruggendo il raccolto. In alta valle Bormida i cinghiali, qui esclusivamente di razza francese, molto pia grandi dei verri maremmani •taluni esemplari superano il quintale di peso), attaccano soprattutto i vivai di piante con predilezione delle resinq ** ed il toro raggio di azione e vastissimo. In località Barozzo a Calizzano hanno sradicato migliaia di abeti messi a dimora da poco tempo. Nel l'entroterra albenganese han no messo a soqquadro vigneti e frutteti. I contadini come altre voi- mstslnsspprlnhpgPsGte. hanno cercato di tenerli ■ lontani dalla campagna appendendo agli alberi da frutta lumicini ad olio (le scorrerie dei cinghiali avvengono con P'* frequenza nella notte). Il metodo oltre chepericoloso (possono svilupparsi incendi) ^rtMtato i1uZf%ace. Mom affricottora possieda no ti permesso di Caccia. «Se ! non provvedono le autorità —1 dicono alcuni di loro — a rifonderci i danni subiti, dovremo aggiustarci da noi» e indicano allusivamente i fucili appesi alla rastrelliera. Se a causa della lentezza j burocratica non si provvede-' rà a soddisfare, almeno par-i zialmente. le richieste degli Iagricoltori esiste il fondato\ pencolo che questi ultimi si tramutino in implacabili «bracconieri» con conseguenze facilmente immaginabili. b. b.
Persone citate: Caccia, Carlo Alberto, Carlo De Matteis, Emilio Tenore, Ferrania, Giovanni Ottonello, Giuseppe Rialto
Luoghi citati: Barozzo, Cairo, Cairo Monte, Calizzano
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