"Crack" turistico?
"Crack" turistico? Le preoccupazioni degli operatori sanremesi "Crack" turistico? Tutto costa più caro • Quest'anno verranno meno villeggianti? - Dice il presidente dell'Azienda soggiorno: "La sola nostra speranza sono gli stranieri" - Una famiglia tipo (marito, moglie, due figli) spènderà circa 400 mila lire in una settimana - Per colmare i "vuoti" la città punta sui congressi • Le critiche alla giunta municipale (Nostro servizio particolare, Sanremo, 21 marzo. Le vacanze 1975 al mare saranno più care. Gli operatori turistici di Sanremo sono in allarme: temono un «crack». Le tariffe degli alberghi, per esempio, sono aumentate di circa il il 20 per cento rispetto a quelle della scorsa estate, sono saliti sensibilmente anche i prezzi dei ristoranti, nights, bar, negozi di abbigliamento e souvenir». Quest'anno, una vacanza estiva di una settimana tra le palme s*nremesi, costerà ad una famiglia media (marito, moglie e due figli) alloggiata in un albergo di seconda categoria, pensio¬ ne completa, circa 400 mila li re. Da questa cifra sono esclusi gli extra come cinema, shopping, escursioni. «La nostra speranza — dichiara il presidente dell'Azienda di soggiorno. Bruno Stilli — sono gli stranieri. Lo scorso anno ci hanno salvato i tedeschi; speriamo che il "miracolo" si ripeta». D'estate. Infatti, il turista italiano, preferisce altre località di villeggiatura, senza dubbio meno blasonate, ma anche meno care e forse più attrezzate. Quest'anno, per ridurre al minimo la percentuale di rischio. l'Azienda di soggiorno di Sanremo ha puntato su un 1 , 1 nuovo tipo di turismo: i con| gressi. Nel mese di giugno ne sono previsti due. entrambi a ! livello europeo. Il primo (8-15 i giugno) è il «Premio intemazionale scientifico e medico Città di Sanremo»; il secondo j (22-28 giugno) riguarda il ter: zo congresso delle poste e telecomunicazioni nel Mec. «/ congressi — continua Bruno Stilli — rappresentano ossigeno prezioso per la nostra economia turistica. Al Casinò, per esempio, se ne sta svolgendo uno sulla pediatria. Vi partecipano 800 tra i più noti specialisti del settore del vecchio continente. Senza contare quello che possono vincere o perdere al Casinò, la loro presenza, tradotta in lire, è di circa 20 milioni ogni 24 ore. Il meeting dura 4 giorni: questo vuol dire che prima di partire avranno speso in città più di 80 milioni di lire». La ricérca di nuove soluzioni, di filoni diversi di villeggianti sta diventando per Sanremo sempre più una ragione di sopravvivenza. Da anni mancano infrastrutture balneari, parcheggi, strade. «E gli amministratori — continua Stilli — si guardano bene dal realizzare qualcosa. Da tre anni, per esempio, l'Azienda hai fondi per trasformare quella terra di nessuno che corre davanti alla stazione ferroviaria, in una accogliente spiaggia aperta a tutti, con ombrelloni, materassini, servizi. Da tempo abbiamo i permessi per iniziare i .lavori, tranne uno: quello del Comune. E' semplicemente vergognoso». Anche il gemellaggio con la città giapponese di Atami, per dirottare su Sanremo i viaggi organizsati dei figli dei sol levante, par Parigi, da mesi sta tanti iairrto in qualche cassetto di palazzo Bellevue. «A distanza di settimane — prosegue il presidente dell'Azienda di soggiorno — ho scritto due lettere al sindaco. Piero Parise, per sollecitare la conclusione dell'iniziativa, senza ottenere neppure risposta. In Giappone non stanno aspettando che la chiusura- burocratica del gemellaggio per iniziare voli charter verso la Riviera». Gli amministratori della città dei fiori sicuramente non brillano per vocazione turistica. «Chi governa a palazzo Bellevue — ha concluso il praaidente Stilli — è soprattutto preoccupato di fare politicar proselitismo. Tutto il resto passa in secondo piano e la città è immobile. Si cerca in tutti i modi di non scontentare l'amico, il probabile elettore, senza pensare che si marcia indietro. Basta un esempio: i soci del circolo del tennis pagavano 40 mila lire all'anno. 100 lire al giorno per giocare. Quando ho aumentato là quota a SO mila, Perinialare lavori di restauro diventati indispensabili, è successo il finimondo perché mi ero permesso di rompere un certo equilibrio clientelare di pochi eletti a favore della massa dei turisti. E questo, purtroppo, succede per qualsiasi attività». Roberto Basso n dott. Braso Stilli
Persone citate: Braso Stilli, Bruno Stilli, Piero Parise, Stilli
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