Bombe, mitra e pistole scoperti nel Savonese

Bombe, mitra e pistole scoperti nel Savonese Forse sono le armi dei dinamitardi neri Bombe, mitra e pistole scoperti nel Savonese Gli uomini dell'Antiterrorismo hanno recuperato anche detonatori e proiettili da guerra - 11 materiale è tutto in buono stato e pronto all'uso - Perquisizioni nei casolari di campagna - Attenti controlli sulle strade e vigilanza vicino alle scuole (Nostro servizio particolare/ \Savona, 6 mano. ,< s. eh.) Gli uomini dell'ariti- ;terrorismo setacciano, palmo ja palmo, le colline del Saro- jinese;artaJfcerca^covodet iainainitartli. n ritrovamento ;di anni, avvenuto nei giorni; scorsi, autorizza a credere : che nell'entroterra avvengano j episodi perlomeno molto sospetti. Il capo del nucleo regionale antiterrorismo. Antonio Esposito, spiega: et bombardieri non conservano certamente l'esplosivo in casa, perché non sono degli sprovveduti. Lo acquistano o lo rubano, per nasconderlo poi in un luogo poco in vista ma facilmente accessibile. Quando decidono di passare all'azione, vanno a riprenderlo e collocano rordtgno. Il rischio di essere sorpresi è mimmo, si limita a pochi spostamenti in automobile». I molti cascinali afabojidonati, che-si trovano sulle colline alle spalle di Savona, tafano dunque al caso del terroristi. E' per onesto che Esposito ha ordinato le vaste tastale che vengono eseguite dai suoi agenti. Otiti «ionio ai controllano delimitiate località, fra non molto gli uomini dell'antiterrorismo avranno un quadro preciso della situazione. | Le armi ritrovate fino ad oggi costituiscono un primo, anche se parziale, risultato. Si tratta di una darli» di pistole, uno «Sten» inglese, un fucile mitragliatore salsi», un moschetto 91, cinque bombe a mano, quattro barattoli pieni di detonatori per bombe a mano, e motte pallottole. Erano in due raartnali tasi pressi di Cadibona, in località, che non distano molto dati luoghi di due attentati: quello all'autostrada per Torino, ultimo della «prima serie», e quello al traliccio dell'Enel deUa scorsa settimana. Si tratta soltanto di una coincldstuta? «Porse si, /orse no — prosegue tTiirtriHtt —. E' nostro dovere non trascurare alcuna pitta». Tre pistole rmvenut» nuove, l'altro molti anni, ma è stato vato con cura. Per la pistole di recente fabbricazione non ci sono dubbi: qualcuno te aveva na scoste per riprenderle e adoperarle al momento opportuno. Far te altre anni si fanno molte ipotesi. eF anche possibile che U proprietario abbia voluto sbarazzarsene, per evitare che venissero scoperte nel corso di un'eventuale perquisizione». Dopo i due attentati della «seconda serie», gli imparenti si muovono su tre fronti. Li illustra Esposito: «Si tratta delle indagini vere e proprie: dell'opera di prevenzione con controlli e posti di blocco volanti, e infine delle ricerche per trovare l'eventuale covo dei terroristi». Le pattuglie della polizia stradale, venute da Padova, Genova e Alessandria, si spostano in continuazione. Fanno blocchi in differenti posti dalla città e in orari diversi. «I dinamitardi — conclude Esposito — non devono avere la certezza ài potersi muovere con l'esplosivo senza esse- \ re scoperti * Sempre stretta , la sorveglianza davanti agli ; edifìci scolastici j ànam a coniglio corauna- j le ^ Ajbjjsoi», Marina ha pre- i ^ posizione susu attentati, ; to „„ online del giorno, ; «esprime lo sdegno di tutta la ' popolazione e ia ferma volontà di non Icsciarsi piegare neppure questa volta dal ri¬ ; catto del terrore, e deplora la efficiente di- j j mancanza diana . i fesa dell'ordine democratico' ' da parte degli organi dello Stato. Di fronte ai nuovi, criminali attentati fascisti — ricorda anche la nota del Consiglio comunale —.- Savona smuu luhiuiibib —.- ouiu™ . j saprà rispondere come nello] ' scorso novembre» .«pi

Persone citate: Antonio Esposito, Esposito

Luoghi citati: Alessandria, Genova, Padova, Savona, Torino