La protesta a Dolceacqua: "I ladri in galera e non al confino nei luoghi di villeggiatura"
La protesta a Dolceacqua: "I ladri in galera e non al confino nei luoghi di villeggiatura" Il paese si ribella all'invio di un pregiudicato in soggiorno coatto La protesta a Dolceacqua: "I ladri in galera e non al confino nei luoghi di villeggiatura" Chiusi il municipio, le scuole ed i bar - La popolazione è scesa in piazza con cartelli: "Invece del confino, badile e palanchino" La gente non vuole Filippo Ventura, un siciliano che era stato inviato a Badalucco - In "no" unanime del Consiglio comunale (Dal nostro inviato specialei Dolceacqua. 21 febbraio. Dolceacqua: strade deserte, municipio e scuole chiusi, sbarrati negozi, bar. ristoranti: finestre delle case socchiuse. Vuote anche le botteghe degli artigiani e le vigne, dove i contadini coltivano il «Rossese». sempre più raro ed apprezzato. L'intera popolazione, circa milleottocento abitanti, si era radunata, fin dalle prime ore del giorno, in piazza Garibaldi per dar corso ad una «rivolta bianca» contro la decisione del tribunale di Ragusa di mandare in soggiorno obbligato, a Dolceacqua. un pregiudicato siciliano. Filippo Ventura. 21 anni. In silenzio, alzando cartel¬ li con le scritte: «Dolceacqua dice no ai turisti forzati», «Invece del confino, badile e palanchino». «Basta con le imposizioni dall'alto e le leggi borboniche». «Dolceacqua dice no al confino obbligato», donne, uomini e bambini hanno sfilato a gruppi intorno ni giardini pubblici. Una trentina di giovani, con alla destra un bracciate di stoffa bianca con sopra disegnato il castello dei Daria, simbolo del Comune, hanno sorvegliato che tutto si svolgesse senza incidenti. «Questa — ha spiegato il vicesindaco Irelio Maccario — non vuole e non deve essere una manifestazione di forza, ma la presa di posizione civile e cosciente di tutto un comune contro una legge superata e anticostituzionale. Se Filippo Ventura, è colpevole, deve essere incarcerato; se contro di lui, invece, non ci sono prove, deve essere lasciato in pace. Che senso ha il confino se non quello di creare disagio alla comunità che deve dare ospitalità?». «Dopo avere esaminato attentamente la situazione — ha dichiarato il sindaco José Balbo (do —, tutti i partiti, all'unanimità, hanno votato contro la decisione del tribunale di Ragusa. A nome del paese ho scritto subito lettere al prefetto e al ministro dell'Interno, chiedendo la revoca del mandato». La notizia dell'arrivo a Dolceacqua del pregiudicato era stata comunicata dal questore di Imperia a metà gennaio: Filippo Ventura sarebbe giunto, sotto buona scorta, la sera del 12 febbraio. Il Comune, per quella data, avrebbe dovuto provvedere a trovargli alloggio. Pochi giorni dopo, una seconda circolare informava che il «sorvegliato speciale» era stato operato d'urgenza all'ospedale di Ragusa, per un attacco di appendicite, e che non sarebbe potuto giungere che ai primi di marzo. «Se lo sciopero generale di oggi non avrà successo — ha dichiarato Piero Orengo, presidente del comitato ctvi«end* pretesta iilUisisswn. altre forme di lotta. Il Consiglio comunale, per esempio, ha già deciso che si dimetterà in massa». Sempre per protesta. Dolceacqua, alle prossime elezioni, non presenterà alcuna lista e nessuno andrà a votare. «Oltre all'alloggio a quel pregiudicato — hanno dichiarato Gabriele Tina, Giancarlo Cassini. Adriano Raimondo e Vincenzo Gallo — dovremmo dargli anche millecinquecento lire al giorno: è semplicemente ridicolo». Nessuno dei duecento studenti del comune è andato a scuola stamane e molti insegnanti, verso mezzogiorno, si sono uniti ai dimostranti. «Perché — hanno dichiarato Antonia Prete. Vera Lorenzi e Angela Maccario. maestre elementari — invece del confino, simili personaggi non li mandiamo a lavorare in luoghi isolati?». Ieri, una delegazione di cittadini si è recata in prefettura e dal questore di Imperia. «11 prefetto — ha dichiarato Bruno Tornitore, segretario locale della democrazia cristiana — ha detto che ha le mani legate e che -Bappufe tasti altre cp» riferire ai superiori. Mandano i pregiudicati in Riviera, una zona altamente turistica. Invece che punirli, si finisce per dar loro un premio». Lo scorso anno. Filippo Ventura (ha precedenti per delitti comuni, furti, ingiurie, falsi) era stato mandato in soggiorno obbligato a Badalucco, un comune di Valle Argentina distante da Dolceacqua circa quaranta chilometri. C'era rimasto dieci mesi e non aveva dato noia a nessuno. A fine dicembre. era tornato a Ragusa per un processo e, durante quel periodo, il tribunale gli aveva cambiato destinazione. Perché? «L'unica spiegazione logica — ha concluso Renzo Barbieri Biggi. farmacista di ■■ Dolceacqua — deve essere . senz'altro quella che, quando ; qualcuno si è accorto che I nella carta topografica delia mafia questa zona era ancora scoperta, ha voluto piantarci una bandierina. Noi. però, non permetteremo che ciò avvenga, a qualsiasi costo». A sfilare in corteo, stamane, c'era anche il più vecchio del paese: Ardoino Cum. novxintanove anni. «In tutta la mia vita — ha dichiarato — è il primo sciopero che faccio, lo trovo sacrosanto». Mancava solo il parroco, don .\'anni. Roberto Basso t»<i M Al Dolceacqua. Anche i bambini sono scesi in piazza con cartelli di protesta (Tel. Emmeti)
Luoghi citati: Badalucco, Dolceacqua, Imperia, Ragusa
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