Morto dopo il trapianto il ragazzo d'Albenga: fenomeno di rigetto?
Morto dopo il trapianto il ragazzo d'Albenga: fenomeno di rigetto? Morto dopo il trapianto il ragazzo d'Albenga: fenomeno di rigetto? Afferma il professor Ponte che ha eseguito l'intervento: "Escludo questa ipotesi, ritengo sia spirato per embolia" • L'operazione si era protratta per cinque ore nella clinica "Salti*" • Il giovane. 17 anni, era affetto da scoliosi: un parroco gli aveva donato parte di una vertebra (Dal nostro corrispondente) Alnrnca. » dicembre. Giovanni Adramis. IT anni, .cittadinanza greca, residente ad Albenga é morto al repari fo di rianimazione dell'aspe- • dc'.e 5. .V.irfino di Genova per complicatione seguita ad in tcrvento chirurgico II giovi \ netto era affetto da una forma di scoltosi e venerdì scorso il professor Alberto Ponte, specialista di ortopedia, lo arerà operato per procedere all'innesto nella colonna vertebrale di un frammento osseo prelevato da un donatore che si era offerto di sostituire la eia del giovane infermo. [morta improvvisamente per ' collasso cardiaco pochi giorni prima dtWoperazione La congiunta di Giovanni Adramis. deuterio Pagoda . Vi*. 54 anni, aveva già donato ! un frammento osseo due anni \fa per un primo intervento : che si era concluso felicemen- • te. In questa occasione il do natore è stato un sacerdote albenganese. don Alessandro Seppe. 43 anni, nato a Rezzo, un paese dell'entroterra, ara- 'prete del Sacra Cuore, una parrocchia del centro citiadtj no: si era messo a dispostilo! ne dei medici non appena venuto a conoscenza detta situazione in cui versava il giovi' nel fo greco. I L intervento era durato cinque ore. impegnando i chirur] ghi per l'intero pomeriggio di venerdì scorso e tecnicamen. te era da considerarsi — e detta dei sanitari — perfetta •■mente riuscito. Le complica noni sono intervenute nella : mattinata del giorno successivo manifestandosi con una in- \ sufficienza respiratoria: Qualche ora dopo, a bordo di j un ambulanza delta Croce Btanca di Albenga. Giovanni ì Adramis e stato trasferito con l'assistenza di tre medici a! San Martino di Genova dove poi e deceduto Quali le rompltcaziont so praggiuntc II professor Al berto Ponte che ha • l'ettuato l'operaiione ha detto R:--n go trattarsi di embolia p'.i menare, un imprevisto che pub verificarsi dopo qualsiasi. operazione, anche d: minima entità. Questa diagnosi è condivisa dall'anestesista e dai ■ colleghi genovesi che hanno assistito Giovanni sino all'ultimo. In ogni cis'- — soggiunge il professor Ponte — ho già chiesto di poter fare eseguire un esame necroscopico che sciolga ogni dubbio: se ne conoscerà l'esito nei prossimi ; giorni. Escludo comunque j cne si sia verificato un qualsiasi fenomeno di intoileran za per il trapianto Secondo ti professor Pnn'e il giovinetto g'fco benefit graremenfe menotuafo agli arti inferiori dalla poltomieli . te che lo colpi all'età di tre asmi era in condizioni da poter affrontare l'intervento. arenatone già superato un altro ara rischioso due anni ta. ■La scoliosi — precisa il chirurgo — gli comprimeva tutti gli organi interni ed in breve gli sarebbe stata fatale • Affa rimira Saint, mentre siamo a colloquio con il professor Ponte giunge Gutnni j Peirano. studente albenganese : di 11 anni, esponente della lo\ cale sezione della Untone italiana lotta alla distrofia mu' scolare, dice: «Anch'io volevo sapere qualcosa di più sulla morte di Giovanni Adramis. Con i miei amici slamo venuti spe>»o a trovarlo e a largii compagnia: era molto triste anche perche i suoi rappor-! con la famiglia che risiede a'i Atene non erano dei migliori Non sappiamo ancora se la sua salma verrà riportata in Grecia. Se fossimo a conoscenza che non s'e fatto il possibile per salvarlo non esiteremmo ad intraprendere iniziative adeguate".. Giuseppa Morchio \ Giova
Persone citate: Alberto Ponte, Alessandro Seppe, Giovanni Adramis, Morchio, Peirano
Luoghi citati: Albenga, Atene, Genova, Grecia, Rezzo, San Martino
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