Ambulanti in "guerra" con i titolari dei negozi

Ambulanti in "guerra" con i titolari dei negozi I turni di riposo in provincia di Savona Ambulanti in "guerra" con i titolari dei negozi I proprietari di bancarelle si sono riuniti in assemblea - Chiedono l'abrogazione della legge che vieta il mercato nel giorno in cui i commercianti a posto fisso riposano - Appello alle tradizioni - n Vogliono rovinarci n Dal m^tro corrispondente, \ Savona. 21 ottobre, i Oli oltre quattrocento am ; hulanti della provincia di Se- i vona sono mobilitati per otte-, nere l'abrogazione della nor- ' ma di legge che vieta l'effet1 tuazione dei mercati «attinta- ! nati nel giorno in cui i com- ; mercianti a posto (isso ripo sano. L'agitazione è diretta, in particolare, contro un gruppo ti: commercianti savonesi le cui azione tende, invece, ad ottenere l'applicazione di tale disposizione. Ieri, al Teatro Salesiano, si e svolta una assemblea della categoria che è apparsa decisa ed unita in quella cne * .«tata definita la «fotta per te soprarrirtma» della piccola distribuzione. Ml'acceso dibattito abbiamo raccolto alcuni significativi interventi: Giorgio sfagni, di Savona C(presidente deU'assoctaxio fne): «Il discorso della Conf- : ncommercio è molto peritolo-, aso. Se non facciamo blocco '• Pper contrastare questa aitane. ' dquesta volontà, per noi sarà ' In fine. Lo spostamento ad el n' t[c. fri pioriti del mercati settimanali significherebbe lo seonrototmento delta nostra attinta, di consuetudini divenute con il tempo radicate frodi-1 ziont A nostro favore ci tono una infinità di ragioni, eoo- j bramo farle valere. Son poi siamo però illuderei ehe ci la-1 scino in pace e dobbiamo ot-1 tenere quindi la revoca della '. legar ». Guido Boccolinl. di Savona: •Chi ha formulato ta teppe, di. commercio certemente non ne rapisce niente. Par sparire : venditori ambulanti dalla' piazza, come si ripromettono alcuni grossi commercienti a posto fisso, vuol dire non solo togliere il pene a centinaia dt famiglie, ma aprire la strada alta speculatone, eliminare pericolosi concorrenti ehe. cercano in ogni modo di con-1 frustare l'aumento del costo c'e.'.'a rifa». Dilio Mosca, di Alessio: «Pochi conoscono ì nostri sacrifici. Pochi sanno che raramente riusciamo a lavorare trenta ore ella settimana con-, tro le 41 di legge, t più ignorano ehe d'inverno, sovente., non facciamo neppure quattro ore. In Liguria la massima industria è quelle del turi : smo ed i nostri mercati sono un indubbio richiamo per vii- ' .Vocienti italiani e stranieri Il costo delta vita, senza la nostra czione calmteratrice. sarebbe certamente superiore al mercato si trova for-', maggio ottimo a 3000 lire il, rhi.'oprornmo mentre nei ne ; cosi costa assai di più. il pròsdutto si paga 600 lire e nei negozi 754. Le autorità debbono rendersi conto che siamo necessari ed i commercienti debbono convincersi che non staremo ad attendere gli eventi con le mani in mano. Piuttosto, etti, cosi rispettosi come sono delle legai, vedano di applicare correttamente gli orari perché ci risulta che moltissimi non li rispettano». Andremo Scagnolari. di Loano: «La crisi economica e politica si ripercuote sui nostri problemi e. quindi, la nostra azione non può dimenticare questo particolare aspetto della questione. Son e da oggi che i commercianti ap poggiati da certe amministra ztont comunali assumono posizioni che rir pecchia no la precise volontà di far espellere dal commercio i piccoli operatori E' ora di finirla: t Comuni non debbono avere le \ focoffà di i posta rei continua : nsenle da un posto all'altro , aenea neppure interpellarci, '• Proclamiamo, quindi, lo steto ' di agitazione delta categoria», ' Silvano Gianotti, di Saro- ne: «lo svolgo una duplice at- ' tinta, commercio fisso e [commercio embulente. e. . quindi, posso dire che i prò- blemi tono gli stetti per en-. trombe le categorie. C'è stata, \ è rero. una certa conflittuali tà tra t due settori, ora però ritengo che la situazione sia cambiata. Restano solo alcu ne frange dt commercianti che agiscono per ragioni per- sonali, Franco Zino, di Savona: «Dobbiamo essere uniti ed egire uniti. Molti dei commer denti a posto fisso facevano un tempo gli ambulanti e se „ sono dimenticati Debbia mo farguelo ricordare E gente che non ha mai fatto un'ora di sciopero e anctte quando chiude dentro lavora Dobbiamo difenderci». Nicolò Siri i Zino, Igeano Gianotti. Giorgio Magni. Cerata

Persone citate: Franco Zino, Giorgio Magni, Igeano Gianotti, Nicolò Siri, Scagnolari, Silvano Gianotti, Zino

Luoghi citati: Liguria, Loano, Mosca, Savona