Genova stretta nel vortice della speculazione edilizia

Genova stretta nel vortice della speculazione edilizia Il centro urbano sconvolto da giganteschi progetti Genova stretta nel vortice della speculazione edilizia Entro IO inni, trentamila cittadini saranno coinvolti in questa trasformazione • La mancanza di un pia* no favorisce raccaparramento delle aree • Interi quartieri acquistati da grosse immobiliari c lasciati in rovina per poi intervenire con le ruspe • I piani per le case popolari intanto restano bloccati - Ha dichiarato il presidente della sezione edili dell'Associazione industriali: "Molte sono le colpe del Comune" Da'. rrn..:-f> c's-'-npondtntti Genova, lo ottobre. Il constiHo comunale di Genova ha approvata, con la sola opposizione dei p?; la delibera per la demolizione del vecchio seminano arcivescovile e la costruzione d'un edificio che sarà destinato ad abitazioni di lusso e ad uffici. Il seminano fu costruito verso la meta del XVII secolo: sorge all'inizio di via Fteschi. nel cuore di Genova, a pochi metri da quel quartiere di via Madre di Dio. il colie dove fu fondata la Genova pre-romana, completamente smembra to dalle ruspe per far posto alla nuova «city» dei centri direzionali, con viadotti sot- lerranei e passeggiate coperte riscaldate e illuminate a gior- no. Si parla di un vortice di tn-teressi per centinaia di mi-■ : .: . . liardl: se si spende, poi. qua! che ora a conversare con gli 'addetti» ai lavori del settore edilizio si apprende che sono quasi pronti cinque piani particolareggiati, per l'edilizia popolare nelle zone perifenehe. che. con una certa cautela, stanno prendendo corpo alcuni progetti che hanno come campo d'azione alcuni quartieri tra i più caratteristici delia citta: che la zona deila foce, la -«porla di Levante» di Genova, può diventare senza gro.vs; sforzi una scintillante Alpha-, ilio Insomma, entro dieci anni almeno trentamila genovesi potrebbero essere coinvolti in un fitto intreccio di trasfor maztoni edilizie, una vicendache in Italia non ha l'eguale.considerata la conformazione• e quindi :: costo, del terreno e la quasi assoluta mancanzadi spazi liberi. La città vive.da quindici anni, una profon-da erisi recessiva che s'è ma¬nifestata con la -'fuga■■> di decine di aziende e di eentri direzionali, con la chiusura di numerose industrie, con il costante caio degli abitanti che sono passati da 850 mila circa, del 1967. agli attuali 815 mila. Eppure, sembra che gii sforzi delie categorie economiche, tutto l'impegno dt chi ancora in città dispone di capitali e di potere, sia rivolto al settore edile. Che tipo di fenomeno è questo' -E' un fenomeno contraddittorio, una economia poco sana, unti assurda — dice il presidente della sezione edili dell'associazione industriali di Genova, mg. Attilio Viziano, consigliere reg.onaie e capogruppo ir. consiglio comunale del pli — !•! renilo, a Cenerà, non c'è p:u spazio per costruire t discorsi che s'.inno, certi progetti ti. -ut ssussurra sono .-ogni u voci" messi in viro per raggiungere scopi differenti. In realtà fazzoletti" :ì: tern ancora liben. nelle zone centrali hanno un effetto profondamentenegativo. Provocano solo la speculazione e .-celie particolaristiche .1 Genova non csono più imprenditori ma soliamo speculatori*. secondo l'ing. Viziano. gr.«n parte delie responsabilità per questo stato di cose ricade sull'amministrazione comunale che. da qualche anno, conclude coi contagocce le licenze, bloccando il settore: ne19*0 le abitazioni prodotti- sono state 3183: nel 1971. 3834nel 1972. 1587: l'anno scorso l»>83; nei 15*7-1. sulla oa-e derilievi fatti il primo semestresaremo sulle .:•■» abitazioni■.Von ci sono più aree dispontbili i buon prezzo — insiste l'ing. Viziano -- anele perché il Comune tiene bloccati i terreni destinati all'edilizia popolare, quelli della legve "167"; ebbene, in 10 anndi rita di quella norma a Genova erano stati destinati - miliardi: quanto s'è costruì to'' .Seppure un vano* La polemica, sull'edilizia popolare, è ripresa anche da Giorgio Dona, professore dstona economica alla taccia dì economia r commercio dGenova, esponente di primo piano del pei e considerato i«.sindaco ombra >. Dice Dona• Le -pect'-.u-.-nt che trasformeranno il vito originale dGenova per farne una cittanonima. !analmente arrenristica, non sono episodiche Ih-.itine .1 ;>vc':ì esempi dspeculazione m speculazion--. Genova e . muro fenomeni- ale, altro che marginale' C: > tticuni esempi: da tempo. ruppi potenti di imprenditori edili e grosse società mimo biliari stanno acquistando■ : •«;•• lamento per apjxirtamento. Borgo Incrociati Lcase vengono lasciate ruotei»i rtiorfii che i rollino e dive-uno inabitabili al t^tu prestoQuando il quartiere %ara uammasso di rovine, allora entreranno :: azione le ruspe»Borgo Incrociati >• un quaMere medievale, strade strete longitudinali e trasversaldisegno gei ::'■ trieo purissino. So: ;•• alle spalle del *rono fa zona di Pre: e cornane cne il tratto che ra dal Palano Reale alla Porta «tei Vacca iXt secolo, è stato acquistalo prima da un priva to. poi ceduto alla Cassa di fi»?*!??'0 di penava: quali P"**»" pendono su questa mrf» ri*- t-rntm .'n.'.-n- In stazione ferroviaria di Bn gnole. all'inizio della Valle del Disegno: e abitato ancora ora da una comunità di artigiani e piccoli commercianti, da famiglie che vivono nella zona da centinaia di anni. Borgo Incrociati s'è salvato sino ad ora dal piccone perché le sue cento caso sono protette del vincolo della Sopnntendenza ai monumenti. 'Ma sino a quando durerà — si chiede Do ria — sino a quando te condizioni di tatiscensa non costringeranno gli abitanti ad andarsene? Ma non mi termo qui: tutti coito¬ porte del centro storico'' lo credo che assisteremo, con la partecipazione passiva dell'amministrazione comunale, ad un epilogo, magari tra qualche anno, del tutto simile a quello del quartiere del Cotte, dove sta sorgendo tl centro dt ria Madre di Dio*. Dona conclude accennando al piano regolatore, che do vrebbe essere presentato in consiglio comunale entro la fine dell'anno, secondo un preciso impegno della mas gioranza. *Son so se t termini di presentazione saranno rispettati, ma so come ranno le cose. Uscirà un documento mutilo, perché nessuno ha tl coraggio di fare delle scelte ch* Prorochino scontenti o te aa*° T '.Wì'" „Anch* *lzlano * Polemico: 'Ci Porteranno in aula lesoti 'e enuncfcttoni di principio approvate quattro anni fa ' come contentino alcuni piani di zona. Sarà difficile per gli imprenditori fare progetti a largo respiro, senza un piano preciso, senta poter prendere impegni finanziari*. I sindacati insistono sulla necessità di ancorare lo sviluppo al futuro piano. Dice un esponente della federano amo deportati' * . ne edili Cg:i. Cisl. l'il: «.Vr.* 1963 gli addetti all'edilizia erano 21 mila; oggi sono 11 mila, la metà. La situazione e pesante perche non decolla no t progetti di edilizia popolare?». Le domande s; ammucchia no sul tavolo dell'assessore allT'rbanlstlca Ivo topi, so cialdemocratico. «/; piano di ria Madre di Dio — dice l'assessore — non l'ho tatto io Certo sono stato deciso ne! portarlo a conclusione perche non si poteva restare altro tempo con mezza città demolita. E' stato doloroso, lo so. far sgomberare le vecchie case e tutta la povera gente che ci virerà da sempre. Quegli abitanti sono stati trasferiti tn altre abitazioni, più nuove e confortevoli, però, in un certo senso, e come se li ore- Lapi aggiunge che sono stati quasi pronti i piani per case popolari a Borzoli. Sestri Ponente. Ouezri. Pr* e Grana- rolo Vi potranno vivere, entro die-. anni, oltre 10 mila per»one GII c-propr: sono difficili. A Borz<->°.i. ce stata una solle vazicr.e di contadini che hanno du-, so • loro orti, con blocchi stradali e cortei di protesta. »•/.' prob'.eme — afferma l'assessore — e il prezzo di acquisto. La legge *6s dice che se si tratta di territorio dorè sorgono edifici si deve pagare anche più del prezzo dt mercato In via Madre dt Dio il prezzo e stato, infatti. di 20-24 mila lire al metro quadrato. A Borzoli l'esproprio deve avvenire su una media di 450-500 lire. I contadini sono furibondi. E hanno ragione». Anche str. terreni che nessuno voleva si sta stendendo l'ombra di grossi intere**! Si paria di grappi privati che avrebbero chiesto — sta pure ufficiosamente — di poter intervenire nelle aree destinate all'edilizia popolare. L'asses- «ore Lap: e polemico: 'Vanno scorso sono stati approvati due piani particolareggiati di edilizia residenziale "media" e anche di lusso con una recettività di 6000 persone Perche ora i privati si interessano a queste aree della "1$7"? Perché soltanto ora vogliono realizzare quartieri modello": La risposta non e semplice: sembra che alla fine dell'anno io stesso assessore Lapi annuncerà in Consiglio comunale che la zona in cui iniziera ad essere operativo il nuovo e tanto atteso piano regolatore senenle sarà appunto la periferia di Ponente, la Val Polcas'era, la Val Bisogno. Sampierdarena. La settimana scorsa il pretore Adriano Sansa ha dovuto sottoporre a sequestro conservativo l'abbazia di San Giuliano >XIV secolo) venduta dai frati benedettini a società di Vaduz.

Persone citate: Adriano Sansa, Attilio Viziano, Giorgio Dona, Lapi, Ponente