Un nuovo "piano regolatore" per il bacino delle 2 Bormide

Un nuovo "piano regolatore" per il bacino delle 2 Bormide È stato disposto dal Consiglio regionale ligure Un nuovo "piano regolatore" per il bacino delle 2 Bormide ll tempo per di una lunga la sua redazione previsto in tre anni • Il primo progetto, a causa "impasse", è scaduto nel 197.1 • La spesa è divisa fra i vari Comuni >Dal nostro corrispondente> Cairo .Montenotte. 12 seti. Il Consiglio regionale delia ' Liguria ha deliberato di «disporre nuovamente la formazione del piano regolatore intercomunale dei bacini delle ' Bormide». Il tempo previsto per la redazione dell'importante strumento urbanistico è di 3 anni a decorrere dal 16 novembre 1973. data in cui è scaduto per decorrenza di ter- ! mini il tempo a disposizione del comune di Cairo Montenotte che avrebbe dovuto redigere il primo piano intercomunale disposto con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici il 16 novembre 1971. Ricomincia cosi l'iter per dotare ii comprensorio del Bormida di un efficace strumento urbanistico di prò-. g rem mar ione e di pianifica-, zione del territorio. L'imposte1 del primo piano, scaduto nel 1973. senza che si fosse giunti. neppure ad un abbozzo di idee, è dovuta a profonde divertenze fra ali amministratori dei comuni compresi nel bacino delle due Bormide. Il nuovo piano disposto dal consiglio regionale comprende i , comuni di Altare. Bardineto. Bormida. Cairo Montenotte. ' Calizzar.o. Carcere. Cenalo. I Cosseria. Dego. Giusvalla. \ Menare. Millesimo. Murialdo. ' Osiglia. Fallare. Piana Crixia . Plodio e Roccavignale. La spesa per io studio e la redazione dai piano intercomunale sarà ripartita propor rionalmente ai numero degli abitanti ed ella superficie de: rispettivi territori fra tutti i comuni compresi nei piano •il nuovo strumento urbani sttco — sostiene l'avvocate, Angelo Nari, assessore alle Fi Manze dell'amministrazione provinciale di Savona e consg» gliere comunale di Calizzano — dorrà programmare e stu-1 dice le grandi strutture reverendo perà le esigenze dei angoli comuni che hanno ce ratteristtche spesso assai diverse, in pratica dovrà inserì re nel suo contesto i singoli piani dei comuni appartener ti al comprensorio». «Su que I sto aspetto — conclude — è] stato raggiunto un accordo di massima». Questo dovrebbe consentire un iter più sbrigativo per giungere alla stesura dello strumento urbanistico. Sul piano però grava l'incognita dell'atteggiamento del comune di Cairo Montenotte che è incaricato di redigerlo. Il sindaco, avvocato Roberto Bracco, in data 2 aprile 1974 ha richiesto alla Regione Liguria edi comprendere in un unico . aggregato il Savonese e le vai- :, de, Bormida». In pratica cio ^lenificherebbe fare un umeotumo^ > ai^ com prete nella costa savonese e quelle dei bacini delle Bormide. Il Consiglio regionale he respinto questa proposta a causa delle "disomogeneità geografiche e morfologiche dei due territori». Ciò nonosunte ii problema non è accantonato. L'avvocato Bracco considera il piano intercomunale dei bacini delle Bormide te sepa ; 1 'rato da quello intercomunale, savonese -i.no strumento monco e di solo valore locale e non provinciale come sarebbe auspicabile-' In sostanza il sindaco di Cairo Montenotte lamenta una mancanza di collegamenti tra l'area del comprensorio del Bormida e quella portuale savonese che : due piani separat: non risolverebbero. -Lo sviluppo della valle de! Bormida — sostiene l'avvocato Bracco — dipende dei porti di Savona e Vado Ligure. Senza valide infrastrutture di collegamento e servizio, con i due porti le aree industriali della valle de! Bormida non possono essere valorizzate». Per dotarsi del nuovo stru mento urbanistico, la vaile Bormida ha a disposizione due anni scarsi, un tempo relativamente breve. Negli anni scorsi, infatti, nonostante un più ampio spazio di tempo a disposizione sono già caduti nel nulla o rimasti nei cassetti dei politici due piani di sviluppo e programmazione del territorio del comprensorio. b. b.

Persone citate: Angelo Nari, Roberto Bracco