Incontro-dibattito e Borghetto S. Spirito

Incontro-dibattito e Borghetto S. Spirito Incontro-dibattito e Borghetto S. Spirito Borghetto Sauté Spirito. , 26 giugno. Dal 1951 al 1971 sono stati! costruiti a Borghetto 0300 alloggi, per un totale di 2 milioni di metri cubi. Questa «esplosione» del cemento — sorretta dalla richiesta di un appartamento al mare da par- ; te di pensionati piemontesi e lombardi — ha provocato un radicale rivolgimento delle gettare sociali della cittadi-, usure, j borgbettini che fine della guerra erano un migliaio, sono ora circa 20 mila persone, di cui 5 mila iscritte all'anagrafe cittadina. Ma lo squilibrio, nei confron¬ ti di uno sviluppo normale, è ancora più accentuato at si che la sproporzione tra 1 popolazione attiva e non atti- : va è passata in ventanni dal 50 per cento ad una preponderanza delle persone a ripose su quelle in attività nella misura dell'80 contro il 20 per cento. Borghetto è divenuta pertanto una cittadina ove la larga maggioranza delia popola- zione che vi risiede è formata da pensionati. Questa realtà macroscopica ha spinto gli amministratori comunali di Borghetto, anche in attuazione di una legge regionale, a studiate l'organizzazione di nuove forme di servizi sociali a favore della popolazione in età pensionabile. Martedì sera si è svolta nella sala consiliare una prima riunione spena a tutti i residenti, che aveva per scopo la ricerca di una collaborazione attraverso un incontro-dibattito. La riunione era affollata oltre le previsioni, segno concreto I della necessita di avviare una > politica comunale in favore degli anziani. L'incontro è stato coordinato dall'assessore sii Igiene. geometra Silvio Sarà, affian i o n i a è caio, dall'assessore ai Lavori Pubblici Luciano Borra a dal dottor Luciano Ercole, dalla direzione provinciale dell'Istituto assistenziale italiano. Una breve introduzione e sta- j ta tenuta dal sociologo dottor Elvio Musizzano. cbe ha presentato il problema delle persone anziane nelle sue drammatiche ^l,w*ntiftnl Musizzano ha ricordato che: «La società moderna respinge tl vecchio: il vecchio non interessa neanche i vari settori commerciali perché è un materiale poco plasmabile dalla pubblicità». C ancora: «Si devono creare dei centri sociali aperti ai cittadini di tutte le età. in modo che i giovani e meno ?:oraw possano incontrarsi, parlare, interagire liberamente ». E* stato quindi aperto il dibattito, ricco di segnalazioni e di stimoli, anche se frammentari. Ma il pubblico, piuttosto che su proposte di tipo palliativo, ha parlato delle strutture sanitarie inefficienti «Ci sono in Borghetto — ha detto un anziano — solo tre o quattro medici. Siamo; costretti a stare tre o ouattro ore in piedi in piccole sale di attesa solo per avere una ricetta » «Farci fare una puntura ci cesta 400 lire — ha detto un altro — ; perché non e possibile istituire un ambulatorio comunale con un infermiere?». Al termine della riunione si è deciso di costituire, in base alle risposte di un questionano distribuito a tutti i residenti, un comitato promotore. I primi, parziali obiettivi, sono: teletono per anziani, riparazione alloggio, assistenza sanitaria, aiuto domestico, compagnia, espletamento pratiche eccetera. Si tratta per ora di un inizio che potrebbe ' n! a; u1cpdu—snt- fornire all'assistente sociale , e o a ro li Anna Alonzo indicazioni e pressioni per fare di Borghet:< un centro-pilota per la soluzione di uno dei più grossi problemi dei nostri giorni, quello di fare uscire l'anziano da quel ghetto di «parcheggio in attesa della morte» e re inserirlo in una società non so.c< votata al profitto e al consumo.

Persone citate: Anna Alonzo, Borghetto, Borghetto S., Borghetto Sauté, Elvio Musizzano, Luciano Borra, Luciano Ercole