I comuni della Val Bormida rifiutano i confinati mafiosi

I comuni della Val Bormida rifiutano i confinati mafiosi Riunione di sindacalisti e sindaci a Millesimo I comuni della Val Bormida rifiutano i confinati mafiosi "La loro presenza crea malcontento nei centri non ancora contaminati dalla malia" Antiquate le leggi che regolano la residenza coatta • Si chiedono nuove disposi/ioni '.VO'Jro sercUtO particolari»; Millesimo. IR maggio. «n.s.i I comuni savonesi c cuneest della Val Bormida rifiutano : «'soggiornanti obbligati-i. Dopo quelli della Val di Susa anche : paesi del nostro entroterra chiedono che ì de stinati al confino vengano inviati altrove e non smistati ne: piccoli centri "lori (incora confnrnnaft dalla lebbra della mafia*. Su iniziativa del sindaco di Roccavignale. Renzo Gandol- *°- « prob>ma e stato discus so °«W a Millesimo da ammi nistratori comunali, sindacali s!l « rappresentanti della co- munita montana, * lavori si sono conclusi con un ordine del giorno nel «uale si auspica che le leggi vigenti in materia vengano modificate e che nell attesa ^ sospeso 1 torto dei so* l'invio dei giornanti obbligati «la cui presenza crea malcontento tra le popolazioni e suscita preoccupazioni». Più o meno tutti i comuni dell'entroterra hanno ria vissuto esperienze del genere. In alcuni casi ì confinati non hanno dato motivo a lamentele (uno ha fatto l'impiegato nel comune di Altare», in altri, invece, hanno provocato situazioni di allarme. Un'osservazione, in particolare, ha trovato tutti consenzienti e cioè che le leggi che regolano il soggiorno coatto sono ormai superate, inadeguate ai tempi in cui viviamo. «In realtà — ha rilevato il sindaco di Carcare. Scarrone — , *?"**!Ì20 .e'sere *°'f"- la l*?at * •*■' ^Jtormut*!L?°l e~nZ\ m Pitica, mezzi di comunica\^SL2^«^^JSh^SSI "^tenere collegamenti con ' ^SSUL S' fanno da pnma raggiungere dalla famiglia e poi anche dagli amici. Quando nei nostri paesi c'è un con- ';-i:!o arrivano sempre nr.c chine da Torino e da Milano* Ai soggiornanti obbligati :'. comune deve anticipare 1500 lire al giorno e quindi fornire un alloggio e trovare un'occupazione. .V'ir -; fraffa so fon fo di un problema di ordine pubblico — ha affermato l'assessore ai lavori pubbli! i fi; Alture — ma anche di :.i ;ru blcna economico e >o< tale Tutti i comuni versano :•: situr.zioni finanziarie a dir poco drammatiche e non d: redo debbono fere i salti morta li per pagare gli stipendi c: dipendenti Ma nonostante ciò ai confinati debbono pagare l'affitto, la luce, l'acqua, forr.-.re i mobili, '.e posate, la biancheria Per un r.ost'o ospite abbiano dovuto, recentemente. pagarc SO mila l:«e di energia elettrice Evidentemente non badano a spese. Oliando riusciamo c trovare loro un'occupazione, dopo un paio di r-,e*ì. in gene«e. si licenziano e renoono in comune a chiedere aiuti. Se si amnolano paghiamo noi t medicinali e l'ospedale* Le organizzazioni sindacali concordano su queste posizioni ma ritengono che il problema non si risolva trasferendo gli indesiderabili ir. altri paesi. »£' la legge — ha detto Anna Maria Tortarolo della Federazione unitaria — che è ormai inefficace e che va rnod:f:cata. I cittadini non si sentono assolutamente tutelati da queste miswe preventiva assunte nei confronti di ersone ritenute pericolose. I to'ic appoggeranno oait \:r)ie .'• v'.: enti '.')ca!>. tenente ed ottenere nuove leg- Di questo avviso si sono dimara'! anche : sindaci di i Millesimo e ci. Cengio. i rup;;res*-r/ar.*: de: comuni di Ca rr.f-ra.-.a. .S.ì.ie* . 0--*-r:a e Pallate >• il presirler.te delia munita m ntana dell'Alta Val B,m..fia avvocato O.a m . C uti.

Persone citate: Anna Maria Tortarolo, Renzo Gandol, Scarrone

Luoghi citati: Alta Val B, Carcare, Cengio, Milano, Millesimo, Roccavignale, Torino