La grave crisi nel Savonese nel settore della zootecnia

La grave crisi nel Savonese nel settore della zootecnia In 10 ann! gli all«va"»enti -*>"° dimezzati La grave crisi nel Savonese nel settore della zootecnia Dice l'assosore all'agricoltura della Provincia. Stefano Brio/./.o : "Mancano strutture a livello aziendale" - Auspicata una politica di rilancio: i prezzi della carne e del iatte non remunerativi Dal nostro corrispondentei 'Sax una. 5 febbraio. Latte e carne: due problemi idi prezzi e di quantità) che produttori, lattai e macellai stanno da lungo tempo dibat tendo. Tutti rilevano la scarsità di prodotto e l'inadeguatezza del prezzo attuale. I due problemi sono colle gati tra loro e partono dalla premessa che la provincia, pur avendo una notevole vocazione zootecnica, non riesce a valorizzarla, poiché il setto- re è trascurato. «La consister za del patrimonio bottino — spiega l'assessore della provin- cia all'Agri coltura. Francesco Briozzo — è di circa ottomila capi, ma un decennio fa era di 16 mila. Le cause di questa Jorte involuzione vanno individuate, alla radice, in una deficienza di strutture produttive sia a livello aziendale che ! di settore: La disponibilità di spasi of{trono perO grandi possibilità di impulso alto zootecnia; vi sono, infetti, circa 10 mila etj tori di prato pascolo. 5 mila ettari di terreno coltivo e prativo oggi non più sfruttati e. quindi, suscettibili di ospitare una zootecnia estensive, e S mila ettari seminativi di cui lo meU circo e prato artificiale. «4 onesto proposito — osservo Briozzo — occorre convincersi che lo strumento ptu efficace per una piene utilizzazione delle esistenti risorte territoriali può essere coiti tolto dotto tviluppo della cooperazione, che contente l'allevamento del bestiame e prezzi competitivi. La cooperazio-ne agricola può. infatti, rappresentare un valido esperi mento per il recupero di tali termini da destinarsi alla prò duzione delle foraggere e al- i incremento della produzione ! della carne e del latte. Tanto ! più che non mancano, nella provincia, le condizioni favo j revoli per l'allevamento del bestiame allo stato semibra- e i a ra - ao». Per tornare alla consistenza del patrimonio bovino, se esso è diminuito quantitativamente, buoni progressi si sono però ottenuti sotto l'aspet to qualitativo. La provinciaha dato un suo contributo al-l'azione di bonifica sanitaria per cui oggi la situazione pub ritenersi soddisfacente. A questo proposito l'Associazione allevatori che ha ora la ge-r stione delle attività sui libri n genealogici, si prefigge quale - obiettivo immediato il rad- doppio del numero dei capi' posti sotto controllo per giungere a una consistenza di 1500 capi. Tale entità è ritenuta indispensabile perche l'azione di miglioramento morfologico e produttivo possa efficacemente ripercuotersi su tutto il patrimonio bovino della provincia. B. e.

Persone citate: Briozzo, Francesco Briozzo, Stefano Brio