Sanremo: sindaco e giunta accusati di immobilismo

Sanremo: sindaco e giunta accusati di immobilismo Movimentata seduta del Consiglio comunale Sanremo: sindaco e giunta accusati di immobilismo Rinviata la discussione sulla delibera con cui è stata affidata l'organizzazione del Festival a Ravera-Gigante-Salvetti - Prevista una "battaglia" intorno alla manifestazione canora - Gli altri argomenti trattati (Dal nostro inviato speciale/ Sanremo. 39 gennaio. ••Sotto gli occhi delle .cieca- \mere di ima troupe televisiva della rubrica «Stasera», il Consiglio comunale di Sanremo si è riunito a tre mesi di distanza dall'ultima seduta., Una riunione che. in perfetta linea con l'austerity, è statasospesa e rinviata di 24 ore allo scoccare della mezzanot- te. Due ore e mezza di discus- E#uc ",e C »••"*• «*» tUaWUa- sione, dunque, che sono state interamente dedicate alle ac- cuse che le opposizioni hanno indirizzato all'amministrazio¬ ne di centrodestra. Di pratiche vere e proprie è stata esaurita soltanto quella riguardante la nomina dei rappresentanti del Comune in seno alla comunità montana. L'argomento piti atteso era quello relativo alla delibera d'urgenza con la quale la giunta 10 giorni fa ha affidato l'organizzazione del ventiquattresimo Festival della canzone alla troika GiganteRavera-Salvetti. ma il numeroso pubblico è rimasto deluso in quanto il dibattito è su- to rinviato alla seduta successiva. Si è assistito ad un susseguirsi di accuse «immobili smo. incapacità» culminate con la presentazione di un or- ^SmtfjS^S,,™L*£}?,. 5m~^^!d^i! dimissioni della giunta. Il documento è stato respinto i20 no e 14 si i dopo che in precedenza il sindaco Parise aveva informalo il Consiglio che nell'ambito della giunta la de lega ai Lavori pubblici era stata assegnata a Napoleone Cavaliere «al quale un anno mm _,,,-,« multa ma. (.* Soffi riilra£ ^rirtJK L^^^^'^'i^^? ^ { sato a Roberto Larderà a suo tempo dimissionario dai Lavori pubblici per solidarietà con Cavaliere. Su questa ■ritrovata unità». del partito di maggioranza relativa (de) ce stato un violento scatenarsi di polemiche sollevate dagli onorevoli Napolitano e Dulbecco (pei), dal dottor Donzella (indipendente di sinistrai e dall'avvocato1 Fulloni del osi. L'onorevole Napolitano ha dato lettura di qualche stralcio del verbale di una seduta della giunta comunale del 19 novembre dello scorso anno, in cui un assessore accusa altri colleglli di aver bloccato la pratica di assunzione di due persone al Casinò in quanto i candidati non avrebbero ceduto a certe pressioni politiche. Sempre nella stessa seduta, scambio di accuse tra due assessori de. uno dei quali rimprovera all'altro di proteggere qualcuno per motivi di corrente di partito, ed infine, ecco altri due membri di giunta dichiarare che voteranno contro ogni pratica del Casinò «/ino a che non terranno i portate in discussione le assunzioni al Casinò stesso di due persone e la nomina a sottocapo tavolo di 6 dipendenti: In sostanza, una pubblica dimostrazione di come possa essere condizionata l'attività di un'amministrazione a causa di diatribe e polemiche di carattere prettamente personalistico. È la cosa più triste, sotto un certo punto di vista, è che nessuno degli assessori chiamati direttamente in causa si è sentito in dovere di prendere la parola se non per giustificare almeno spiegare questi episodi che. in qualche caso, potrebbero addirittura interessare la magistratura. La difesa d'ut fi dio della . giunta è stata assunta dal ca¬ po gruppo de onorevole Re velli, il quale ha elencato le opere in fase di realizzazione o progettazione, e ha ricorda to al Consiglio che all'atto dell'assunzione del potere comurtale, l'amministrazione si era trovata «con la spada di' Damocle di una richiesta di illegittimità della casa da gio-' co pendente presso la Corte Costituzionale». L'onorevole ! Revelli ha dichiarato che se la sentenza e stata favorevole al Casinò lo si deve tanche e!; Zaffiro interessamento dell'amministrazione comunale». A questo punto sorge una legittima curiosità: visto che la Corte Costituzionale deve, esclusivamente esprimere un giudizio sulla legittimità di una legge senza che alcun difensore debba pronunciare. più o meno brillanti arringhe, in che cosa è consistito questo «fattivo interessamento»? Una domanda purtroppo destinata a rimanere senza risposta. Prima della conclusione c'è stato un anticipo della polenmica che probabilmente si scatenerà tra 24 ore sull'argo- ' mento Festival. L'onorevole Dulbecco (pei* ha rimproverato alla giunta che dopo 72 ore di discussioni a livello di capigruppo l'organizzazione del Festival «è stata affidala ai primi tenuti, o a coloro cui hanno detto di affidarla». Solo una avvisaglia della battaglia che attorno alla manifestazione canora si scatenerà nell'aula consigliare di palazzo Belle vue. Vittorio Provo

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