Savona: scissione commercianti

Savona: scissione commercianti Nasce la "Confesercenti 99 Savona: scissione commercianti Questa sera l'assemblea costitutiva • L'ade* sione del sindacato distributori carburanti (Dal nostro corrispondente/ Savona. 27 novembre. Frattura in seno all'Associazione commercianti della provincia di Savona. Domani sera, infatti, si svolgerà l'assemblea costitutiva della iFederazione provinciale della Confesercenti. la cui presiden- za sarà affidata, con tutta probabilità, a Luciano Tizzi, consigliere comunale comuni- sta ed ex vicepresidente del-l'Associazione commercianti. Alla Confesercenti ha già dato la sua adesione il sindacato distributori carburanti. La scissione ha lasciato in- differenti i dirigenti dell'Asscommercio. «La costituzione della Confesercenti — dice iì presidente ragionier Giovanni Brusa — non ci preoccupa minimamente. Perderemo ben pochi aderenti e per quanto riguarda i distributori di carburante costituiremo con molti un nuovo sindacato. La Confesercenti nasce politicizzata mentre la nostra associazione è completamente apolitica e apartitica ». Tizzi respinge le affermazioni di Brusu. «Rifiutiamo qualsiasi colorazione politica — sostiene —; ognuno ha le sue idee, ma nessuno di no: ragiona con la testa dei parti- ti. Se siamo usciti dall'Associazione commercianti è perche la Confcommercio si è dimostrata incapace di tutelare : diritti della categoria a vanfaggio dei grandi magazzini e ce: supermercati. Abbiamo fatto precise scelte e le porte- remo aventi». i Intanto, il sindacato distributori carburanti si è schierato contro i recenti provvedimenti restrittivi adottati dal governo per far fronte alla crisi energetica. «Si è agito indiscriminatamente — after- j ma Tizzi — concedendo tutto -t alle società petrolifere e nulla a noi. Le nostre esigenze, le j nostre richieste sono state an i coro una volta completamen1 te ignorate: venderemo di me | no e sborseremo di più; e j questo significherà la crisi I del settore. Sino a questo mo j mento non abbiamo ancora ■ ricevuto disposizioni, ma da i <e ' - ■ e ■ e - ■ i quanto abbiamo letto sui giornali esse, se non ci saranno variazioni, non faranno altro che peggiorare la nostra situazione ». I «benzinai», che nella nostra provincia sono 230, chiedono che la chiusura al sabato, fissata con le nuove disposizioni alle 12, venga spostata, almeno, al tardo pomeriggio e che caso mai, in contropartita, negli altri giorni venga posticipata l'apertura o anticipata la chiusura. «Le ore del primo pomeriggio del sabato — sostiene Tizzi — sono quelin cui si vende di più. Co- mmnPNOPSgstringerci a chiudere alle 12 significa ridurre ulteriormente i già magri guadagni: perché non si chiudono i self-service, perché non si aboliscono gli ormai inutili "notturni", e che significato ha. poi. l'aper- i tura domenicale del 2 per ! cento dei distributori?». j n. s. i

Persone citate: Giovanni Brusa, Luciano Tizzi, Tizzi

Luoghi citati: Savona