Ad Alassio due medici sono accusati di aver "sequestrato,, un paziente

Ad Alassio due medici sono accusati di aver "sequestrato,, un paziente Ad Alassio due medici sono accusati di aver "sequestrato,, un paziente Un torinese sarebbe stato rinchinso per alcuni giorni all'ospedale psichiatrico senza un fondato motivo -1 dne professionisti respingono recisamente le accuse (Dal nostro corrispondente) Alassio, 17 novembre. (g.m.) La denuncia, da parte del giudice istruttore di Genova dottor Grillo, di due medici alassini — il dottor Giuseppe Lombardo, di 46. anni, e il dottor Antonio Sala, di 62 anni, residenti rispettivamente in via Adelasia e in via Torino — per sequestro di persona ha suscitato vivo scalpore. La denuncia si ricollega a un episodio avvenuto nel settembre del 1970 ed è originata dall'esposto di un torinese, Francesco Folco, tranviere, il quale, in base al referto dei due sanitari, dovette restare alcuni giorni all'ospedale psichiatrico di Cogoleto senza fondato motivo, come potè provare una successiva perizia. Mentre il dottor Sala risulta fuori sede per ferie, gli ai- tri protagonisti della vicenda, il dottor Lombardo e la tìto-lare del Park Hotel, signora Moro, chiamati in causa dalla denuncia del Folco, respingo- no decisamente ogni addebi-t0 Secondo il contenuto dell'e- sposto, il Folco si presentò, nel settembre di tre anni fa.per un periodo di convale-scenza al Park Hotel, conven-zionato con un ente mutualistico. Non ottenne, a suo dire, una sistemazione adeguata, protestò e fu allontanato. Il giorno successivo, dopo aver trovato alloggio in un altro albergo, fu colto da malore e trasportato all'ospedale di Alassio mentre era di guar- dia, al pronto soccorso, il dot-tor Lombardo; mentre gli venivano praticate delle cure, parlò dell'episodio del Park Hotel. Il medico — sempre secondo l'esposto del Folco — avrebbe telefonato all'albergo indicato, ottenendo un'allarmante descrizione del paziente, definito un vero e proprio ciclone «che aveva spaccato sedie e tavolini». Confortato dal parere di un collega, il dottor Sala, il medico di guardia redasse un referto di agitazione psicomotoria; avrebbe poi fatto indossare al tranviere, con l'aiuto di alcuni infermieri, la camicia di forza. Avvenne cosi il ricovero a Cogoleto, quindi la dimissione del Folco, alcuni giorni dopo, e l'eposto alla procura. Il dottor Lombardo, avvicinato oggi, ha detto: «Era mia intenzione spiegare gli avveni mentt m una Pubblica confe\ renzo. Posso precisare che il i Folco, Quando fu portato al i pronto soccorso, dava insma i me eaffermava che qualcuno 1 vol<?a P»«*ia/{o. Raccontava I anche di illeciti sportivt della i squadra calcistica della Reg i Bina. Telefonai al Park Hotel 1 Per sapere qualcosa del pa! ziente; seppi che era un tipo 1 strano. Non avrei potuto far- gli indossare la camicia di forza, precisa il medico, perché in ospedale non ne disponiamo ». La titolare del Park Hotel, signora Moro, che ricorda l'episodio, è quanto mai categorica nello smentire il suo intervento per quanto accadde 1 al Folco e dice: «Qualsiasi at¬ fermazlone avrebbe ora il valore di un pettegolezzo; seguirò le vie legali e ho già affidato l'incarico agli avvocati Valobra e Nadalini, di Genova. Smentisco di aver telefonato all'ospedale, poiché fu l'ospedale a chiamare e fu una dipendente a parlare col medico,, non io. Non fu, comunque, riferito che il Folco rovesciò sedie e tavolini». IMPERIA — La Camera di commercio rimarrà chiusa lunedi e martedì per uno sciopero del personale che rivendica l'estensione dell'assegno perequativo già concesso al personale statale e la revisione del regolamento disciplinare. Dal giudice istruttore di Genova; i fatti accaddero nel '70

Luoghi citati: Alassio, Cogoleto, Genova, Imperia