Diminuiti i posti di lavoro in Liguria: meno settemila

Diminuiti i posti di lavoro in Liguria: meno settemila Indagine statistica sull'economia della Regione Diminuiti i posti di lavoro in Liguria: meno settemila Su 100 residenti, 24 sono addetti ad attività industriali e commerciali: il rapporto è notevolmente inferiore a quello riscontrato in Piemonte e Lombardia - Continua l'esodo delle popolazioni dai monti verso la costa - Consolidare le attività tipiche (Dal nostro corrispondente) Savona. 3 novembre. Il grave fenomeno della flessione dei posti di lavoro nella nostra regione è documentato nella «Rassegna statistica dell'economia ligure», autorevole rivista della Federazione delle Casse di Risparmio della Liguria, che pubblica uno studio sui risultati dell'ultimo censimento. «Mentre sul piano nazionale nell'arco di tempo intercensuario <1961-1971) l'occupazione è aumentata di oltre un milione e mezzo di persone, in Liguria ci si trova di fronte ad uri regresso non grave (settemila occupati in meno) ma sintomatico come prova del ristagno economico che affligge la regione. Sempre in termini generali — si legge — deve essere ancora posto in luce il rapporto fra popolazione attiva e popolazione residente. Siamo di fronte, per l'intera Liguria, alla media di 24 addetti alle attività industriali e commerciali su cento residenti, anche se il rapporto è apprezzabilmente superiore a quello nazionale (circa venti addetti su cento residenti) esso risulta, tuttavia, assai al di sotto di quello rilevato nelle altre regioni a più alto indice di sviluppo economico». In particolare la tendenza alla stasi sui livelli occupazionali rilevata nell'area ligure contrasta notevolmente con il comportamento posto in luce dal censimento per la Lombardia e. il Piemonte. Infatti nell'occupazione extragricola, mentre in Liguria dal 1961 al 1971 si è scesi da 444 mila 174 a 437 mila 519, nel Piemonte ■ si è avuto un aumento di 140 mila unità e in Lombardia di ben 320 mila. E' indubbio quindi, che nella regione ligure lo sforzo imprenditoriale pubblico e privato ha portato a risultati assai più modesti quando non ci si trova, addirittura, di fronte a situazioni di vero e proprio regresso. «Il problema fondamentale per là Liguria — commenta la rivista — non può essere ridotto ad un diretto confronto con quanto avviene nelle regioni limitrofe ma conviene piuttosto tenere presente che siamo di fronte ad una profonda reinterpretazione che induce a scelte, specie nell'ambito manifatturiero, ai liguri non proprie». Ne consegue, percò, l'esigenza di un duplice sforzo: rafforzare i legami fra le metropoli e le aree industriali fuori confine; operare per il perfezionamento e lo sviluppo degli impianti tipici della Liguria per consolidare antiche e sempre difendibili posizioni di preminenza. Dallo studio dei daU forniti dal censimento emerge, inoltre, la persistente tendenza all'esodo dalle campagne, un fenomeno che, però, si attenua ! o sparisce per i comuni rurali ! prossimi ai capoluoghi e agli I altri centri di maggiore rilevanza economica. Tuttavia l'indagine effettuata dalla federazione delle -Casse di Risparmio porta alla constatazione che nei luoghi dove l'esodo era già tristemente emerso con caratteri cronici nei due precedenti censimenti del 1951 e del 1961, esso è nuovamente apparso in modo rilevante nel sondaggio del 1971. «Non si tratta — awer- cz te la federazione — di un comportamento delle popolazioni circoscritto ad una delimitata zona regionale: esso si manifesta in tutto il grande arco montano che sta alle spalle del golfo ligure. Ovunque le popolazioni continuano a subire l'attrattiva della co¬ sta e tendono a scendere a i valle». < I più notevoli decrementi si : sono avuti, in provincia di j Imperia, nei comuni di Trio- j ta, Baiardo, Perinaldo, Aquila ; d'Arroscia e Dolceacqua; nel-; la provincia di Savona, a Stel- ■ ianello, Murialdo, Urbe, Cos-1 seria, Altare e Vezzi Portio; nella provincia di Genova a Fontanagorda, Valbrevenna, Tiglieto, Né e Favate di Mal varo; in quella di Spezia nei comuni di Sesta Godano. Moissana, Borghetto di Vara, Beverino, Carrodano e Pigno ne. n. s. Vado. Operai al lavoro nello stabilimento Fiat (Foto Ferrando)

Persone citate: Aquila, Baiardo, Foto Ferrando, Murialdo, Pigno