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Assolto un ungherese che era accusato di avere cercato di rapire un bambino La sentenza ieri davanti ai giudici di Sanremo Assolto un ungherese che era accusato di avere cercato di rapire un bambino L'imputato, un seminfermo di mente di 36 anni, è stato giudicato in contumacia - Scagionato per insufficienza di prove - Sorpreso con un bimbo di Ventimiglia scomparso da casa (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 25 ottobre. (r.o.) Stamane si è concluso presso il tribunale di Sanremo il processo nei confronti dell'ungherese trentaseienne, Hauser Zoltan, accusato di aver tentato di rapire Marco Davitti, un bambino di 4 anni che abita con i genitori a Ventimiglia. Lo Zoltan giudicato in contumacia e ritenuto seminfermo di mente è stato assolto per insufficientza di prove. L'episodio avvenne il 22 maggio dello scorso anno. Il piccolo Marco che con il permesso della madre era sceso per andare ad acquistare le sigarette nella tabaccheria sotto casa, non fece più ritorno. Dato l'allarme, tutti gli abitanti del quartiere si mi¬ sero alla ricerca e verso le \dieci un giovane di Ventimiglia, Giovanni Mogaglio, 26 anni, che con altri volenterosi stava battendo la città alla ricerca del piccolo, lo vide in braccio all'ungherese in una zona buia vicino ai giardini che costeggiano la ferrovia. Marco stava piangendo disperatamente e urlava: « Voglio la mamma ». II Magaglio si avvicinò allo Zoltan e questi, senza opporre la minima resistenza, gli consegnò il piccolo. Marco racconta: «Mi ha visto uscire dalla tabaccheria e mi ha preso per mano portandomi con lui». L'ungherese fu fermato dagli agenti di polizia e poi arrestato e portato nelle carceri di Sanremo. Succesivamente emerse il suo passato di semi infermo di mente affetto di schizofrenia. Stamane il suo difensore l'aw. Roberto Moroniha ha insistito sul fatto che non esistevano prove concrete per stabilire che l'imputato avesse intenzione di rapire il bambino. Il tribunale gli ha creduto per cui Hauser Zoltan è stato assolto con formula dubitativa.