Savona: nessuno s'era accorto che nell'asilo c'era la scabbia
Savona: nessuno s'era accorto che nell'asilo c'era la scabbia Gravi carenze dei servizi sanitari Savona: nessuno s'era accorto che nell'asilo c'era la scabbia Una lettera anonima alle autorità ha rivelato i tre casi all'Istituto per l'infanzia - L'infezione fu portata nel giugno scorso da una donna (Dal nostro corrispondente) Savona, 20 ottobre. I casi di scabbia, registrati nei giorni scorsi all'istituto per la .prima infanzia, hanno riproposto un problema al quale il consiglio provinciale aveva già, in passato, dedicato particolare attenzione, suscitando anche contrasti tra i gruppi della maggioranza e quelli della minoranza. Oggi la polemica riprende a distanza tra il comune capoluogo e la provincia a causa, appunto, della dermatite pruriginosa della quale sono risultati affetti tre bambini. Un quarto caso, sospetto, è risultato negativo. La vicenda ha sorpreso la stessa amministrazione provinciale che è venuta a conoscenza dell'esistenza dei casi di scabbia presso il suo istituto, attraverso una lettera anonima, dattiloscritta, firmata «il personale dell'Ipi», inviata l'il ottobre scorso all'Ufficio d'igiene del comune e per conoscenza alla provincia, al prefetto e al medico provinciale. La denuncia aveva provocato, immediatamente, una ispezione da parte dell'ufficiale sanitario, dottor Viani, il quale, al termine-del sopralluogo, aveva steso un «allarmante» rapporto nel quale di parla di assoluta carenza di personale (alla domenica, i bambini sarebbero abbandonati a un custode e a una vigila trice), di una lavanderia del tutto inidonea a garantire un'efficace sterilizzazione. Per la ricostruzione di questa grave vicenda, che ha indotto la giunta provinciale a promuovere un'indagine e il gruppo comunista a chiedere una riunione urgente della commissione Sanità e dei capigruppo (è stata convocata per giovedì prossimo), bisogna risalire al giugno scorso quando una gestante nubile, ospite nell'istituto, manifestava sintomi di scabbia e doveva essere ricoverata al «San Paolo». Ritornata guarita alllpi manifestava, qualche tempo dopo, una ricaduta per cui si rendeva necessario un nuovo ricovero all'ospedale. Qualche tempo dopo, a luglio, incne un bimbo colpito dalla sgabbia doveva «saere ricoverato al «Sari Paolo» da dove veniva dimesso completamente guarito. Tutto, ormai, sembrava essere ritornato tranquillo quando quindici giorni fa un altro piccino manifestava i sintomi della dermatite. «Noi — afferma il cavalier Carlo Camino, vicepresidente della provincia ed assessore all'Assistenza e alla Sanità — non siamo mai stati informati dell'esistenza di questi ultimi casi di scabbia perché il dottor Noceti non ci ha fatto pervenire alcun rapporto. Ora il direttore sanitario è in ferie. Quello che più ci rammarica è che nessuno tra il personale abbia ritenuto di segnalarci il fatto e che si sia ricorsi alle lettere anonime. Sono stati adottati tutti i provvedimenti del caso. I tre bambini sono stati ricoverati al Gasimi di Genova non essendoci posti al San Paolo e tutti gli altri sono stati ripetutamente visitati dal professor Oxilia e da un dermatologo: l'unico caso sospetto registratosi tra il personale è risultato negativo. Ora si sta provvedendo alla disinfezione dei locali». Critiche da parte del comune. Il dottor Aldo Pastore, assessore all'Igiene, ha rilevato l'urgente necessità di dare una gestione democratica e aperta all'istituto. «Sono contro tutti i ghetti e gli isolamenti — dice — sia per quanto riguarda gli anziani, sia per i piccoli del brefotrofio. A questo punto occorre agire con la massima fermezza. Se non interverrà chi di dovere interverremo noi e senza mezzi termini. n. s.
Persone citate: Aldo Pastore, Carlo Camino, Noceti, Oxilia, Sari Paolo, Viani
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