Il provveditore di Savona è favorevole all'apertura delle scuole l'otto ottobre

Il provveditore di Savona è favorevole all'apertura delle scuole l'otto ottobre Mancano numerosi insegnanti, le nomine sono in ritardo Il provveditore di Savona è favorevole all'apertura delle scuole l'otto ottobre Il prof. Messina dice: "Non saremo pronti il primo ottobre; meglio sarebbe spostare la data di una settimana per recuperarla a fine anno" - Situazione normale in provincia - Non si prevedono doppi turni • Nuovo complesso in piazza Moroni - Sezione dello scientifico a Carcare (Dal nostro corrispondente) Savona. 17 settembre. (n. s.) L'inizio dell'anno scolastico, fissato per il primo ottobre (ma potrebbe anche avere, all'ultimo momento, un rinvio di sette giorni), ancora una volta troverà la scuola impreparata ad assolvere immediatamente ai suoi compiti. Per quanto riguarda la nostra provincia, ci saranno locali per tutti ma, in molti istituti, in molte classi, mancheranno gli insegnanti «definitivi», quelli cioè che dovrebbero seguire per tutto l'anno gli studenti. Le nomine, le assegnazioni dei posti sono infatti in ritardo, a causa della procedura che anziché diventare più snella si appesantisce di anno in anno. «Io ritengo — afferma il provveditore, professor Giuseppe Messina — che l'inizio delle scuole debba essere spostato all'8 ottobre perché il primo non saremo assolutamente pronti. Le operazioni, relative alle nomine sono state portate da otto (tante erano gli scorsi anni) a tredici e ciò, logicamente, ha complicato ancor più la procedura. Se poi teniamo conto del tatto che le iscrizioni si chiudono il 25 settembre, ci si renderà conto dell'impossibilità di avere la scuola pronta per il primo ottobre». Cosi, si ripeterà, come per una traduzione, il caos degli scorsi anni con insegnanti che vanno e vengono, con altri che protestano e non accettano le destinazioni e con classi in balla di supplenti. E a rimetterci (anche se qualcuno sarà felice per una tale situazione) saranno gli studenti che vedranno in tal modo accorciarsi ancor più il periodo di vero studio e che giungeranno agli esami con una preparazione, per colpa non loro, del tutto incompleta. Sette giorni possono nache non sembrare molti, ma diventeranno troppi se si considerano le festività e le vacanze invernali. «Mantenere fermo l'inizio al primo ottobre — sostiene il provveditore — non consentirà, in alcun modo, di recuperare quei giorni di "non scuola". Se invece l'apertura venisse spostata di una settimana, il ritardo si potrebbe recuperare posticipando la line dell'anno scolastico». Per il resto la situazione j nel Savonese è di assoluta normalità. Grazie alle iniziative dei vari Comuni non ci sa¬ rà il fenomeno dei doppi turni Forse soltanto a Cairo alcune classi della media saranno costrette a tenere lezioni nel pomeriggio. Nelle altre località, compreso il capoluogo, questa evenienza è del tutto esclusa. A Savona, in particolare, le novità non sono poche. Infatti entrerà in funzione il nuovo edificio delle elementari di piazzale Moroni, mentre in Valioria sarà utilizzata la sopraelevazione del «prefabbricato» di via Turati che ha consentito un ampliamento delle elementari e l'istituzione di una nuova sezione della scuola materna. Da registrare, inoltre, sempre per quanto riguarda il capoluogo, il completamento del nuovo, grandioso complesso dell'istituto industriale «G. Ferraris», di via La Rocca, che permetterà la soluzione definitiva di tanti problemi. In Val Bormida inizierà la sua attività, a Carcare, la prima classe dello scientifico la cui istituzione era stata da tempo richiesta dagli studenti costretti a raggiungere Savona, per frequentare il locale liceo.

Persone citate: Ferraris, Giuseppe Messina

Luoghi citati: Cairo, Carcare, Messina, Savona