Arrestato a Imperia l'Arsenio Lupin della Riviera Laureato, distinto, stimato: forse rubava gioielli di Bruno Viano

Arrestato a Imperia l'Arsenio Lupin della Riviera Laureato, distinto, stimato: forse rubava gioielli Preso domenica dopo la perquisizione nel suo alloggio Arrestato a Imperia l'Arsenio Lupin della Riviera Laureato, distinto, stimato: forse rubava gioielli Originario di Catania, SI anni, ex procuratore dell'Ufficio del registro in Sicilia - Rischia dieci amai di reclusione - Trovati nel suo alloggio una rivoltella, docarnenti falsi - Manteneva contatti con la malavita? (Dal nostro corrispondente) Imperia, 10 settembre. Laureato in scienze economiche e commerciali, ex procuratore dell'Ufficio del registro in Sicilia, brillante frequentatore del Casinò di Sanremo sotto falso nome: questi i dati principali di Antonio De Felice, 51 anni, nato a Catania, residente a Torino, ma ultimamente con dimora a Sanremo in via Buonmoscbetto, arrestato domenica dagli agenti della questura di Imperia dopo lunghe indagini svolte dal vicequestore dottor Alessi, in collaborazione con il commissario dottor Poti, il maresciallo Marras, il brigadiere Cristiano, oltre agli appartenenti al commissariato di Sanremo. Da tempo era stata notata, negli ambienti del Casinò, la presenza di un sedicente Alfio PizzarelU, tipo distinto, aria da burocrate che tuttavia non sembrava potesse disporre di redditi tali da giustificare il suo tenore di vita. Le prime indagini condotte a Catania sul Pizzarelli hanno dato una risposta negativa: nessun individuo con tali generalità risultava nato in quella città. Gli agenti hanno allora intensificato le indagini accertando anche che il sedicente PizzarelU aveva contatti discreti, «sfumatissimi», con il sottobosco della malavita rivierasca che vive di furti e di altri espedienti: dato il suo modo di fare e la sua cultura si sospettava che agisse da intermediario e ricettatore con altri «ambienti» specializzati di Torino e Milano. In base a questi elementi la questura ha ottenuto dall'autorità giudiziaria il permesso di perquisire la sua abitazione: l'irruzione è stata fatta nella notte fra sabato e domenica, ma ha dato soltanto parzialmente i risultati sperati perché nell'alloggio è stata trovata una pistola calibro nove, non denunciata, e numerosi documenti personali falsificati. Si è però giunti all'identificazione del De Felice e alla ricostruzione della sua carriera di truffatore. Scontati due armi di reclusione per peculato e millantato credito (e cacciato via dall'amministrazione statale) ha riportato in questi ultimi anni una lunga serie di condanne per ricettazione, furto, emissione di assegni a vuoto, spaccio di monete false. E' sempre riuscito a mantenersi latitante sotto false generali-tà In base ai dati giunti finora dalle varie questure d'Italia, il De FeUce deve scontare, ol tre a quanto gU infliggerà ora la magistratura alla quale è stato denunciato per sostim zione di persona, detenzione accertare con esattezza i lega mi che i! De FeUce aveva con gli elementi della malavita ri- vierasca specializzati in furti di gioieUi e altri oggetti pr:- di arma da guerra e falso in documenti, oltre dieci anni di reclusione. Cintinuano le indagini per ziosi: si ritiene che il De Febee, ora che è chiuso in carcere, rivelerà i particolari della sua «carriera». E' stato accertato che, poche settimane fa, si era fatto curare, all'ospedale di Sanremo, per varie contusioni all'errato race che potrebbe avere riportato nel corso di una discussione per la ripartizione del ricavato di un furto. Chiuso nel carcere di Sanremo, apparentemente rassegnato alla prospettiva di dovere passare in carcere i pros- ! simi dieci anni di vita, il Dei Felice ha avuto la reazione tipica di un burocrate fallito: «Perso l'impiego e nell'impossibilità di sfruttare diversamente la mia laurea, non mi sono visto di fronte che la prospettiva di vivere ai margini della società. Mi è andata male, e ora non posso che pensare a pagare...». Bruno Viano

Persone citate: Alessi, Antonio De Felice, Arsenio Lupin, De Felice, Marras, Pizzarelli