Raddoppiati i guai del Savona senza uomo-gol, perde il libero

Raddoppiati i guai del Savona senza uomo-gol, perde il libero Tutti delusi dopo rincontro con la Gavinonese Raddoppiati i guai del Savona senza uomo-gol, perde il libero Le due reti sono state segnate dai mediani - E' necessario acquistare un calciatore che sappia realizzare - Ferrerò, cardine della difesa e del centrocampo, si è fratturato un perone (Nostro servizio particolare) Savona, 27 agosto. L'incontro della verità disputato domenica sera dal Savona contro la Gavinovese non ha entusiasmato i suoi appassionati sostenitori, accorsi in buon numero sugli spalti del Bacigalupo. C'era negli sportivi locali la curiosità di vedere all'opera la squadra di Tagnin, di fronte a un avversario del suo stesso livello di categoria, per farsi un'idea precisa delle sue possibilità nel torneo di Coppa Italia e nell'imminente campionato. Non si pub nascondere che il pubblico ha sfollato alla fine della partita alquanto deluso: l'attesa dimostrazione di superiorità non c'è stata. Il Savona che aveva denunciato degli scompensi in difesa e una sterilità preoccupante all'attacco, durante le prove fornite contro Inter e Sampdoria, ha confermato queste lacune nell'incontro con la Gavinovese. Le reti sono state realizzate, vedi caso, da due mediani (Ferrerò su rigore al 44' del primo tempo e Andreoli negli ultimi minuti di recupero) a causa della scarsa incisività delle «punte». La Gavinovese, matricola della serie C, scesa al Bacigalupo con un programma preciso, ha iniziato con ritmo accelerato, riuscendo a sorprendere il centrocampo savonese (il reparto .più efficiente) e a filtrare, portando serie minacce alla rete di Paterlini; soltanto la precipitazione e l'ingenuità dei suoi attaccanti non hanno permesso agli ospiti di andare in vantaggio. Con il passare del tempo perdeva efficacia lo slancio della Gavinovese e i centro- campisti locali riuscivano a riordinare le file e a spingere con sempre maggiore frequenza le proprie punte, le quali però dimostravano i soliti difetti congeniti e cioè di non saper «dialogare» tra di loro e di non sapersi smarcare sui lanci dti compagni arretrati. Ne approfittavano i difensori avversari, i quali, pur senza essere dei «mostri», riuscivano quasi sempre, con relativa facilità, a sventare ogni minaccia. C'è voluto il rigore per sbloccare il risultato, mentre il raddoppio giungeva su una mischia confusa sotto la porta, per merito, come abbiamo detto, di due mediani. La partita è stata piuttosto dura e fallosa, particolarmente da parte degli ospiti, e ha costretto l'arbitro a intervenire sovente per ammonire alcuni giocatori e a espellere infine Lupi della Gavinovese. n Savona ha vinto senza troppo merito, ma questo è il fatto che, per il momento, conta di più; purtroppo ci ha rimesso Ferrerò, U quale, contrastato fallosamente da un avversario, è caduto fratturandosi U perone: ne avrà per molto tempo. I guai per Tagnin sono- così cominciati, poiché non gli sarà facile sostituire un atleta rivelatosi utile e di molta esperienza. Giudicato alla stregua del risultato di ieri, il Savona è apparso più debole dello scorso campionato; la situazione richiede pertanto un lavoro attento e meticoloso da parte dei tecnici e dei dirigenti. E' questione di tempo e dì amalgama, dice Tagnin, ma i difetti affiorati da questi primi confronti non sono da sottovalutare. Una revisione della squadra s'impone, ora che il tempo lascia spazio; domani potrebbe essere già troppo tardi. E' necessario ricorrere alle giuste misure, dotando l'undici savonese di un valido uomo-gol, che sappia sfruttare le occasioni. U presidente Briano dice che non bisogna drammatizzare: può essere anche vero. Egli è sicuro che la squadra migliorerà e questa può essere una dichiarazione ovvia, in quanto con gli allenamenti migliorerà logicamente l'affiatamento e l'intesa, ma due cose non si devono e non si possono ignorare: la sterilità delle punte e gli scompensi deUa difesa. Matteo Fiorito Savona. Ferrerò mentre viene portato fuori dal campo dopo l'infortunio (Ferrando)

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