Piccole industrie e la zootecnia per salvare la valle dello Zemola

Piccole industrie e la zootecnia per salvare la valle dello Zemola Studio del Comitato di sviluppo di zona Piccole industrie e la zootecnia per salvare la valle dello Zemola Esistono vaste aree per nuovi insediamenti - Sono già sorti alcuni complessi per la lavorazione del legno - L'importanza del turismo - Negli ultimi 50 anni gli abitanti hanno abbandonato in massa il comprensorio - In tre comuni 1000 residenti i'aita Mi,,„;""" " (Dal nostro corrispondente) Cairo Montenotte, 22 agosto. Il bacino del torrente Zemola, 35 chilometri quadrati di estensione, è ubicato nelValle del Bormida di La zona s'inizia dalla parte meridionale dello spartiacque di Montezemolo e si estende per un lungo tratto, a cavallo del confine fra le Provincie di Savona e di Cuneo. Da oltre mezzo secolo vi si registra il più massiccio esodo delle due Provincie. In dieci anni la popolazione ha subito una flessione del 30 per cento. Attualmente, gli abitanti dei tre comuni, compresi nella valle — Roccavignale, Montezemolo e Castelnuovo di Ceva — supera di poco i mille abitanti. Intere cortrade, come Barchei, nel comune di Roccavignale, sono state abbandonate. L'agricoltura, maggior fonte di reddito, con la lavorazione del legname, ha visto la produzione pressoché dimezzata. Alcuni raccolti tipici, come quello delle castagne, addirittura sono scomparsi. L'emigrazione continua, verso le Acciaierie di Le se gno ed i complessi chimici della Valle Bormida, costituisce una autentica emorragia. La capacità produttiva della zona, è compromessa. La Valle Zemola è dunque destinata a morire? Il dottor Secondo Cesarmi, membro del Comitato di sviluppo della Valle Bormida, in un recente studio analitico della zona, indica nel turismo, nella zootecnia e soprattutto nell'insediamento della piccola industria (complessi con 5040 dipendenti) il rimedio e la cura alla lenta agonia della zona. «Alcuni complessi per la lavorazione del legno — dice il dottor Cesarmi — si sono già installati nella zona. Esistono vaste aree per nuovi insediamenti e soprattutto una notevole ricchezza di acque. La coltivazione intensiva delle aree disboscate può fornire ottimi foraggi per il bestiame. La zootecnia accenna ad una timida ripresa. Il turismo è in sviluppo. E' necessaria, però, una seria programmazione». Due Consigli di valle, l'Alta Valle Bormida e quello della Valle Mongia e Cevetta, sono interessati geograficamente alla Valle. La recente trasformazione in comunità montane dei due Consigli fornisce loro capacità notevoli di intervento a livello finanziario e di programmazione. Lo Stato, infatti, affida esplicitamente alle Comunità monta' ne la tutela delle zone della montagna e la salvaguardia dallo spopolamento. L'autore dello studio ne sollecita l'in' tenente la popolazione residente in Valle Zemola spera nella loro azione. c. g.

Persone citate: La Valle, Montezemolo

Luoghi citati: Cairo Montenotte, Castelnuovo Di Ceva, Cuneo, Roccavignale, Savona