Silo granario è esploso a Genova undici operai feriti: uno è morente

Silo granario è esploso a Genova undici operai feriti: uno è morente La sciagura ieri pomeriggio al porto a Ponte Parodi Silo granario è esploso a Genovaundici operai feriti: uno è morente I danni sono incalcolabili - Lo scoppio, forse per autocombustione, ha sventrato 129 celle di 300 tonnellate di portata ciascuna - Scene di panico - Una folla, richiamata da tre violente deflagrazioni, è accorsa davanti ai cancelli del molo - Sono state aperte due inchieste (Nostro servìzio particolare) Genova. 13 agosto. Tre esplosioni hanno squassato oggi pomeriggio la torre di smistamento del silos granario di Ponte Parodi, al porto di Genova. Undici dei quindici operai che al momento dello scoppio, lavoravano nella torre di aspirazione sono rimasti feriti; uno, molto grave, lotta con la mone all'ospedale Sampierdarena. I danni sono ingentissimi. «Enormi» li ha definiti il comandante dei vigili del fuoco Alessio Scirè. spiegando che, per il momento, è difficile farne una stima anche approssimativa. L'esplosione ha danneggiato 129 celle, da trecento tonnellate ciascuna; cinque hanno avuto le strutture di cemento armato completamente smantellate. L'intera colonna portante, dal quarto al nono piano, è stata sventrata. La soletta in cer snto dell'ottavo piano è stata demolita. Le cause dell'incidente non sono state accertate. Si fa l'ipotesi che tutto sia avvenuto per la scintilla, provocata o da un corto circuito o dal surriscaldamento delle pale di sollevamento o delle cinghie che imprimono il movimento agli elevatori: la polvere di grano aderisce infatti all'olio di lubrificazione formando un impasto che accresce l'attrito. Ma non si esclude che lo scoppio sia stato provocato da autocombustione: la polve- J re di cereale, specialmente in condizioni di caldo umido (oggi a Genova il termometro ha segnato 34 gradi all'om- j bra, la percentuale di umidità | era del 75 per cento) è soggetta a rapida combustione e può, quindi, esplodere. Quando avviene la prima deflagrazione, la più violenta, sono le 15,25. Altre due la seguiranno a pochi secondi l'una dall'altra. Nella vasta sala al nono piano, ove sono allineati i terminali dei tubi di aspirazione, lavorano cinque operai: Italo Boscolo, 37 anni, da Albenga; Bartolomeo Buttigliero, 37 anni, da Cuneo; Giacomo Zanni; 49 anni, genovese; Giuseppe Bortolai, 34 anni, di Modena; Salvatore Serpe, 41 anni, genovese; all'improvviso vengono investiti da una vampata, poi lo spostamento d'aria li getta gli uni contro gli altri. Italo Boscolo, che si trova proprio nel punto dell'esplosione, è il ferito più grave: ha ustioni di primo, secondo e terzo grado in tutto il corpo, fratture alla testa, al torace, alle gambe, sospette lesioni interne. Anche Buttigliero. Bortolai. Serpe, riportano ustioni di primo | e secondo e terzo grado, Zanni ustioni di primo e secondo grado. Un camionista di Alessandria, Giovanni Orsi, 58 anni, che attende un carico sul piazzale antistante il silos, è a sua volta investito dalla fiammata. Cinque operai, che lavoravano ai piani inferiori, vengono colpiti da schegge e irammenti di vetro e legno. Sono: Antonio Enrico, 47 an ni, da Lecce; Gianguido Rinaldi, 34, genovese; Luciano Benvenuto, 43 genovese. Mario Codega, 42 da Como, Carlo Faggioli, 22 romano. ' Udito il boato tutti i dipen I denti dei silos che non sono rimasti feriti si precipitano all'aperto. Sono una sessantina di uomini che fuggono all'impazzata in tutte le direzioni; subito dopo, passato il primo choc, saranno tra i più pronti soccorritori dei compagni. Fra i primi ad accorrere c'è il tenente Antimo Guarino, della guardia di finanza, in servizio nella zona. «Sono corso su — racconta — man mano che salivo mi si presen- tava uno spettacolo sempre più impressionante: fumo e I polvere impregnavano l'aria. \ Al nono piano vi erano alcuni 1operai a terra, feriti. Poco do¬ | abbiamo soccorsi, Si aprono due inchieste: | una dei vigili del fuoco ed i una della questura, diretta dal capo dell'ufficio politico vicequestore Catalano. Al momento dell'esplosione aveva appena finito di scaricare la nave liberiana «Grecian Legend»: stando alle prime risultanze sembra però che l'ipotesi di un attentato possa essere esclusa. La società «Silos Genova spa», a cui appartengono i due grossi silos cerealicoli dello scalo genovese, fa parte del gruppo Monti, ed è quo- ! tata in Borsa. Complessiva mente i due silos hanno una capienza di oltre centomila tonnellate di cereali, g. a. J Genova. I vigili del fuoco impegnati a domare l'incendio (Foto Massaro)