Un commerciante spara al rivale e sulla folla inseguito dai passanti e arrestato: due feriti

Un commerciante spara al rivale e sulla folla inseguito dai passanti e arrestato: due feriti L'aggressione al mercato di Sanremo davanti a centinaia di persone Un commerciante spara al rivale e sulla folla inseguito dai passanti e arrestato: due feriti Antonio Iannone, 35 anni, di Bordighera, ha fatto fuoco quattro volte contro il concorrente che ha avuto un femore fratturato da una pallottola • L'uomo ha poi vuotato il caricatore della pistola sulla folla che gli si serrava attorno (un uomo colpito) • Due donne per lo choc svengono • Il venditore ambulante è stato bloccato dal cugino del sindaco Parise • La lite avvenuta per la posizione di una bancarella (Nostro servizio particolare) Sanremo, 11 agosto. Un ambulante, Invalido civile, Antonio Iannone, 35 anni, da Melicucco, in provincia di Reggio Calabria, padre dì due bambini, residente a Bordighera In via Pasteur, esasperato per non aver trovato posto al mercato per il suo banchetto di borse e valigie, ha aperto il fuoco con una pistola contro un collega, Calogero Cornelia, 26 anni, da Termini Imerese, residente a San- remo in via Martiri della Libertà 364, spezzandogli, con due pallottole, il femore e la tibia della gamba destra. La moglie del ferito, Florinda Fauzio, 26 anni, si è scagliata come una furia contro lo sparatore, che indietreggiando ha lasciato parure tutti gli altri colpi che aveva nel caricatore. Due sono andati a vuoto, il terzo, dopo aver sfiorato alcuni bambini, ha colpito di striscio il polpaccio di un turista, Giuseppe Gasino Cipolla, 57 anni, residente a Caronno, che in compagnia di una zia. Maria Rinaldo, residente a Sanremo in via Cisterna 6, stava acquistando della verdura. Il mercato era affollatissimo. Al momento della sparatoria, tra le bancarelle di piazza Eroi Sanremesi c'erano più di tremila persone. Si sono registrate scene di panico. Diversi turisti sono stati colti da malore. Sandra Camerini, una ambulante di Perugia residente a Ventimiglia che aveva la bancarella accanto a quella del Cornelia, è svenuta dallo spavento, ed è stata ricoverata in ospedale. Soffre di f uore. Anche Maria Rinaldo ha dovuto ricorrere per lo choc subito alle cure dei sanitari. Dopo i primi spari si è accasciata sull'asfalto in mezzo al mercato con tutti i muscoli irrigiditi; aveva perso anche la parola. Mentre sulla strada dove era caduto Calogero Cornelia si allargava una chiazza di sangue, una folla inferocita si è stretta attorno allo sparatore. Antonio Iannone, corporatura esile, camicia verde strappata, calzoni grigi, aria melanconica, sempre con la pistola in pugno ha cercato rifugio negli uffici comunali dell'anagrafe. Fatti pochi passi, però, è stato immobilizza- to e disarmato da un cugino del sindaco di Sanremo. Gianfranco Parisegr2 7anni, che con la madre gestisce una bancarella di pelletteria. In aiuto del Parise accorrevano il vigile urbano Ugo Martini, che nella colluttazione che seguiva riportava la lussazione del polso, un turista, Luciano Marsia. e l'appuntato dei carabinieri Zinello. Con un'autolettiga dei- la Croce Rossa i feriti venivano trasportati all'ospedale civile. Per Calogero Cornelia la prognosi, salvo complicazioni, è di 180 giorni; il Cipolla guarirà in due settimane. Le due donne sono state ricoverate in osservazione. «Non sono un assassino — ha dichiarato Antonio Iannone quando è stato trasferito in carcere — sono un signore tiglio di signori. Ho sparato per dare una lezione, non per uccidere». Tutu i testimoni sono concordi con questa dichiarazione. «Ha mirato subito alle gambe — hanno dichiarato — era lucido, sapeva quello che faceva». Diversi ambulanti hanno commentato l'accaduto: «Sul mercato di Sanremo, come in quello di Ventimiglia. non si può pia vendere. Non c'è un regolamento. Iannone è sempre stato un brav'uomo, non un prepotente: l'hanno costretto a sparare». Alla base del fatto di sangue c'è una serie di torti che Iannone dice di aver patito da chi regge le sorti del mercato degli ambulanti del Ponente. «Da più di quattro anni — ha detto lo sparatore, che ha quasi paralizzata la mano destra a seguito di un attacco di poliomielite —, dopo aver fatto domanda al Comune e alla direzione del mercati di Sanremo, ho atteso l'autorizzazione per un posto di ambulante al mercato del sabato. In graduatoria ero quarantacinquesimo, ma davanti a me, all'ultimo momento, quando si liberava un posto, passava sempre la gente vii strana. Pochi giorni fa ho avuto quello che mi toccava di diritto. Stamane quando ho cercato di mettere su la mia bancarella nel luogo che mi era stato assegnato, ho trovato i soliti che hanno cercato di impedirmelo». •Filippo Fauzio, parente di Calogero Cornelia, e fiduciario degli ambulanti di Sanremo presso il Comune — ha proseguito — non è intervenuto. Ho tentato di tarmi le ragioni e sono stato picchiato. Ho dovuto chiudere bottega e sloggiare. Quando sono tornato al camioncino, mio figlio di 11 armi mi ha visto tutto pesto e gonfio per le botte e si è messo a piangere». A questo punto Antonio Tarinone ha perso il controllo, Ha preso dal cruscotto la pistola. Quando è giunto davan ti alla bancarella di Calogero Cornelia erano le 11. Tutto in torno c'era una marea di gente, in prevalenza turisti. Che cosa i due si siano detti nessuno lo sa. Dopo un breve, concitato dialogo con il rivale, Iannone ha cominciato a premere U grilletto. Quando i carabinieri lo hanno tratto in arresto ha mormorato: «Mi aveva offeso, lo dovevo fare». Roberto Basso Sanremo. Antonio Iannone, arrestato (Telefoto Emmeti) Sanremo. La bancarella detta sparatoria. A destra, la moglie del Cornelia (Tel. Emmeti)