Sedie e ombrelloni squarciati, cabine in fiamme a Borghetto: una vendetta?

Sedie e ombrelloni squarciati, cabine in fiamme a Borghetto: una vendetta? Preso di mira lo stabilimento balneare "Nicolino 99 Sedie e ombrelloni squarciati, cabine in fiamme a Borghetto: una vendetta? L'attrezzatura di spiaggia è stata danneggiata a colpi di coltello - L'incendio, sabito domato, è stato appiccato eoa benzina - Alenai turisti sono accorsi ed hanno limitato l'entità dei danni . Il titolare dell'impianto sfuggi alcune notti or sono ad un agguato vicino casa d.% parte di sconosciuti (Dal nostro corrispondente) Borghetto Santo Spirito, 24 luglio. Questa notte uno stabilimento balneare è stato preso di mira da ignoti che. dopo aver danneggiato sedie a sdraio e ombrelloni, hanno tentato di incendiare le cabine. Si tratta dei bagni «Nicolinò», sul lungomare dirimpetto a piazza della Libertà; sono gestiti da Nicolino Vacca, 23 anni. Lo stabilimento dispone di una cinquantina di cabine e può ospitare oltre duecento bagnanti. consuntivo del misterio- Ii so episodio oggetto di accurate indagini dei carabinieri consiste nei danneggiamento di 170 sedie a sdraio che hanno avuto la tela tagliata, di 48 j ombrelloni che hanno subito ; identica sorte, mentre una de- cina di cabine poste su due fi- le sono state attaccate dalle fiamme e sarebbero andate completamente distrutte assieme all'intero stabilimento se il crepitio dell'incendio non'avesse attirato l'attenzione di alcune persone che, malgrado l'ora tarda, indugiavano sul lungomare e in piazza della Libertà. Le cabine hanno subito danni alle porte d'ingresso. Complessivamente si calcola che 1 danni arrecati dalla misteriosa incursione non siano elevati, e valutabili ad una somma inferiore al milione di lire. Tuttavia, l'episodio ha destato non poca preoccupazione negli ambienti balneari di Borghetto. Non v'è dubbio infatti che si tratti di un'azione dolosa; lo confermano una bottiglia contenente benzina rinvenuta sulla spiaggia e il coltello ritrovato sotto una cabina dal bagnino Carlo Palazzini, di 26 anni, servito a tagliare le tele delle sedie a sdraio e degli ombrelloni. Sergio Fabiani, un vercelle- ! se che lavora al bar «Commercio», racconta: «Sono stato il primo ad accorrere sulla spiaggia, attirato dal crepitio dell'incendio e dal puzzo sprigionatosi dalla vernice bruciata delle cabine. Erano le 2,05; sono poi giunti altri e abbùimo fatto in tempo ad evitare il peggio». Nicolino Vacca, gestore dello stabilimento, non sa rendersi conto dei motivi che possono avere spinto gli ignoti protagonisti dell'incursione ad infierire sullo stabilimento balneare. Si escludono eventuali rancori perché il giovane, che gestisce anche la pensione ristorante «Alla Marina», è molto ben visto nel piccolo centro. Nicolino Vacca, mentre si recava due sere fa nel suo alloggio in un condominio lungo la provinciale per Poirano, ba notato sei persone, tutti giovani, sconosciuti, che avrebbero tentato di bloccarlo in strada mentre parcheggiava l'auto. Riuscì però ad evitare l'incontro correndo rapidamente nell'ingresso dell'edificio e a chiudere il portone. Giuseppe Morchio Carlo Palazzini j ; ! Borghetto. Adriana Celti, di Torino, mostra una sedia a sdraio e un ombrellone squarciati col coltello (Tel. Aldo)

Persone citate: Adriana Celti, Borghetto, Carlo Palazzini, Giuseppe Morchio Carlo, Nicolino Vacca, Sergio Fabiani

Luoghi citati: Borghetto Santo Spirito, Torino