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Savona: per economia si acquista all'ingrosso I cittadini ai mercati generali Savona: per economia si acquista all'ingrosso Secondo gli esperti, al mercato ortofrutticolo di corso Ricci, è conveniente acquistare i prodotti non deperibili - "La differenza di prezzo con i negozi, contrattacca il presidente dei commercianti al minuto, è solo apparente; bisogna considerare un 20°o di tara, l'Iva e gli scarti" /Dal nostro corrispondente) Savona, 10 luglio. Al mercato ortofrutticolo all'ingrosso di corso Ricci, è in aumento il numero dei privati che acquistano quanto basta alla famiglia per un periodo di due o tre giorni. Almeno apparentemente si spende di meno. A volte in confronto ai prezzi praticati dai commercianti al minuto, c'è un risparmio che arriva anche al 100 per cento, ma non per tutti i prodotti è così. Capita, ad esempio, che in alcune cassette sia bella soltanto la verdura in mostra. «Avevo comperato, dice una signora, una cassetta di zucchini; gli strati superiori erano stupendi, in quelli inferiori c'erano zucchini che sembravano zucche. In definitiva ciò che ho potuto utilizzare mi è costato più di quanto lo avrei pagato in negozio». Lo stesso discorso vale per la frutta: l'apparenza sovente inganna e gioca brutti scherzi. Naturalmente non si può fare di tutta l'erba un fascio, occorre molta attenzione e, soprattutto, non bisogna fare gli acquisti con premura. Purtroppo al mercato di corso Ricci la sorveglianza è assai ridotta per carenza di personale: è affidata esclusivamente a due vigili urbani e ad un inserviente. «Dovremmo essere almeno sei. dice il vigile Roseo, oggi facciamo tutto quello che possiamo, ma tenuto conto che nel nostro mercato c'è un movimento di circa 1100 quintali di merce al giorno, non si riescono a soddisfare tutte le esigenze». Cos'è dunque consigliabile acquistare al mercato all'ingrosso? Secondo gli «esperti», patate, mele, cipolle, pomodori, albicocche, cioè prodotti non facilmente deperibili. «La differenza di prezzo, afferma il signor Renzo Adonide, presidente del sindacato commercianti ortofrutticoli al minuto, è spesso più apparente che reale. Bisogna infatti considerare an 18/20'per cento di tara merce. l'Iva e gli scarti. Stamane, ad esempio, ho acquistato una cassetta di pesche: su trenta, due frutti li ho buttati via immediatamente. Se poi oggi non riesco a venderli tutti, domani, certamente, dovrò scartarne altri». Comunque i prezzi della frutta e della verdura non sono superiori a quelli praticati l'anno scorso. Anzi, in alcuni casi, sono inferiori. «La maggior produzione consente prezzi minori. Le albicocche, le pesche e le patate, tanto per fare qualche esempio, costano meno dello scorso anno. In sostanza, osserva Adonide, per l'ortofrutta non ci sono aumenti. Per gli altri generi alimentari, invece, le prospettive sono meno rosee». «E' tutto aumentato, sostiene il presidente dei dettaglianti, solo il riso ora si è stabilizzato. I pelati poi sono iquasi del tutto scomparsi, esauriti. Bisognerà attendere la fine d'agosto, cioè i nuovi rifornimenti, per sapere se ci saranno sbalzi nei prezzi che. per la pasta alimentare sono già segnalati come probabili». Come far fronte al rincaro del costo della vita? Le organizzazioni sindacali si sono poste, da tempo, questo problema rilevando la necessità di iniziative locali, di acquisti collettivi. Qualcosa, anche se in via sperimentale, è già stato fatto e il caso, diciamo più clamoroso, è quello dello stabilimento Acna di Cengio dove è stato istituito uno spaccio che permette ai 1500 dipendenti di acquistare prodotti alimentari a prezzi decisamente vantaggiosi in quanto i generi giungono direttamente al consumatore dalla produzione senza soggiacere ad alcuna mediazione. Identica iniziativa è stata attuata ai «Baglietto» di Varazze e qualcosa del genere si pensa di fare allltalsider di Savona. In questo quadro le organizzazioni sindacali e. in par¬ ticolare la Cisl, sono impegnate in un sondaggio con il mondo contadino della nostra provincia per creare un collegamento diretto campagnafabbrica, n. a.