Due banditi entrano in un ufficio postale minacciano e sparano: impiegato ferito

Due banditi entrano in un ufficio postale minacciano e sparano: impiegato ferito Due banditi entrano in un ufficio postale minacciano e sparano: impiegato ferito I rapinatori, con tute e casco da motociclista, hanno fatto irruzione nel locale con le armi spianate - "Fuori i soldi" hanno gridato, poi hanno aperto il fuoco - L'impiegato, colpito ad un braccio, non ha potuto aprire la cassaforte e gli ha gettato un pacco di banconote - Impadronitisi del bottino (450.000 lire) i banditi si sono dati alla fuga (Dal nostro corrispondente) Genova, 27 giugno. «Sono entrati all'improvviso e> hanno detto: fuori i soldi. Io non ho fatto neppure in tempo a muovermi che uno dei duella sparato. Ho sentito una fitta qui sotto il gomito destro e ho visto il sangue che mi inzuppava la giacca. Ma non sono svenuto: avevo paura, non mi rendevo conto di quello che succedeva». Gosi racconta; nel-suo letto all'o-, spedale di San Martino di'Genova, l'impiegato postale Lorenzo Caveri, di 32 anni, abitante in via Swinbume, vittima principale della rapina compiuta da due giovani sconosciuti presso l'ufficio postale di Apparizione, un quartiere periferico della zona orientale della città. I due, che indossavano tute azzurre e avevano il capo completamente coperto da caschi da motociclista con la visiera parasole colorata, hanno compiuto una improvvisa irruzione nell'ufficio verso le 13,30. Non c'era nessuno davanti agli sportelli: dietro il bancone c'erano soltanto il direttore che stava facendo il consuntivo della mattinata e l'impiegato Caveri. I due giovani rapinatori erano giunti un attimo prima in motocicletta: avevano parcheggiato il mez zo dinanzi all'ingresso dell'ufficio postale e avevano lasciato il motore acceso. La strada, data l'ora e il caldo afoso, era deserta e nessuno li ha notati. Come ha raccontato l'im- • piegato i due rapinatori, che parlavano con accento setten11rionale, hanno intimato im| mediatamente «Fuori i soldi» {con le pistole spianate. Uno ; dei due, non si sa se per «no- \ ; zione o per intimidazione, ha ■ sparato addosso a Caveri rag- : ; giungendolo all'avambraccio ; destro. Il direttore è rimasto ! dietro la sua scrivania con le braccia alzate senza profferire parola. «Mi ha gridato quello che aveva sparato — ha raccontato Caveri — "Svelto vai alla cassaforte: aprila e tira fuori i soldi". Io ero paralizzato dal dolore e dalla paura. Non mi ricordavo il numero della cassaforte. Il mio direttore non riusciva a parlare. Sono passati forse due minuti ma mi sono sembrati un'eternità». Caveri ha avuto un'intuizione: non riuscendo ad aprire la cassaforte, per cercare di calmare i due rapinatori che davano segni di nervosismo, ha afferrato tutte le banconote che aveva nel cassetto e le ha gettate sul bancone. I banditi si sono scambiati un'occhiata di intesa, hanno afferrato il denaro e sono fuggiti. Sono balzati sul¬ . la motocicletta e sono scomparsi. L'impiegato e il funzio- j nario, dopo un attimo di esi- ■ fazione, hanno dato l'allarme, j Caveri è stato portato all'o-■ i j ■ j ■ I spedale di San Martino, pallidissimo e sull'orlo d'un collasso nervoso. I sanitari lo hanno operato e hanno accertato che il proiettile gli è penetrato un po' sotto il gomito destro, conficcandosi nell'ulna. La prognosi è di cinquanta giorni salvo complicazioni. Nel tardo pomeriggio l'impiegato s'è riavuto dallo ei è stato ùiterTOgato t^zjOtC^rTnW potuiitdre tftoHf particolari. Nessuno ha visto la fuga dei due rapinatori e il colpo di pistola, è giunto attutito agli inquilini dei palazzi vicini all'ufficio postale. Alcuni Io hanno interpretato come lo scoppio d'un motore. Un successivo sopralluogo nell'ufficio postale ha consentito di stabilire che i banditi si sono impossessati di 450 mila lire quasi tutte in banco note da 10 e da 5 mila lire. I due non hanno lasciato tracce: il direttore dell'ufficio ha ! confermato la medesima dei scrizione fornita da Caveri. '■ Sono in corso indagini per! i ritrovare gli autori della rapi- ' na, ma per il momento noni sembra che la polizia abbia «piste» d'un certo rilievo. p. 1. \ Genova. S;.:.;c Craveri, l'impiegato ferito trasportato all'ospedale

Persone citate: Caveri, Craveri, Gosi, Lorenzo Caveri

Luoghi citati: Genova, San Martino