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Pochi turisti nel Dianese di Bruno Viano
Pochi turisti nel Dianese Deludenti le presenze nei primi cinque mesi dell'anno Pochi turisti nel Dianese Qualche arrivo in più di italiani non ha compensato la carenza di stranieri - Il pericolo dell'acqua salata nei rubinetti - Le tariffe (Nostro servizio particolare) Diano Marina, 19 giugno. Con oltre un milione di presenze «ufficiali» all'anno il comprensorio dianese (Diano Marina - San Bartolomeo Mare - Cervo Ligure, oltre ai centri dell'entroterra come Diano Castello, Arentino ed altri) rappresenta il nucleo turistico più importante della Riviera dei Fiori. E' un comprensorio contrassegnato da ben tre Aziende di soggiorno — che tutti gli osservatori neutrali giudicano essere troppe, e forse controproducenti — e da numerose «Pro Loco», ma che ha invece, sostanzialmente, una sua ben definita unità strutturale che trova riscontro nei grossi problemi comuni che devono essere fronteggiati: rifornimento acqua potabile, politica territoriale omogenea che eviti gli squilibri e gli «orrori» ora lamentati, propaganda esterna e manifestazioni locali che non contrastino ma che si integrino, sviluppo razionale dell'entroterra e difesa delle spiagge che sono ormai poche per accogliere tutti, ed addirittura insufficienti se continuerà l'incalzante e non sempre ben controllato ritmo di sviluppo edilizio attuale. Nel Dianese, il movimento turistico dei primi cinque mesi dell'anno è stato relativamente deludente, rispetto agli anni precedenti; qualche arrivo in più di italiani (soprattutto nelle case private e condomini) non ha compensato la rarefazione degli stranieri: a Diano Marina, secondo i dati dell'Azienda di soggiorno, un mese di aprile «abbastanza buono» come presenze registrate è stato subito controbilanciato da un maggio piuttosto magro: comunque l'Azienda di soggiorno informa che il totale delle presenze dei primi cinque mesi, che riflettono l'evoluzione del turismo invernale sul quale Diano ora punta, ha fatto registrare un incremento totale di circa 15 mila unità: «Un risultato abbastanza confortante...» si osserva. Il corrente mese di giugno, secondo gli osservatori, «non ha ancora rivelato interamente le sue intenzioni» e soltan to in questi ultimi giorni si è potuto notare un certo arrivo di stranieri, «rutti eravamo convinti — ha commentato il capitano Franco Ghirardi, presidente degli albergatori — che l'inflazione italiana, ed il conseguente aumento di valore soprattutto del marco tedesco e del franco svizzero, avrebbero dato effetti positivi per il nostro turismo. Purtroppo, per molte cause in parte intuibili ed in parte no, questa ripresa non c'è stata. Continuiamo a dovere contare — ha concluso Ghirardi — sui soli mesi estivi che purtroppo non sono sufficienti a coprire il non buon andamento del resto dell'anno...». In effetti tutto il Dianese, alle cause negative — comuni al resto delle altre località liguri — ne deve aggiungere una, colossale: il costante pericolo (per non dire la certezza) dell'acqua salata ai rubinetti, della corsa alle bottiglie dell'acqua minerale o alle autobotti con il secchio. «iVon c'è sote nella Riviera che possa compensare una tale palla al piede...» ha commentato il dottor De Matheis, presidente dell'Azienda di soggiorno di Diano Marina, ma lo stesso possono dire gli amministratori e gli operatori di Cervo Ligure e di San Bartolomeo. In questo quadro negativo, e consci che occorre fare uno sforzo per agevolare gli ospiti — in attesa che il problema dell'acqua potabile venga finalmente risolto — gli albergatori di Diano Marina, nel riconsiderare le proprie tabelle dei prezzi di fronte al costante accrescersi dei costi, avevano fatto sacrifici limitando gli aumenti al massimo, non più del 10 per cento «tutto compreso, anche l'Iva». Le tariffe alberghiere per l'alta stagione, per pensione completa, camere con bagno, sono ora le seguenti: 7300 - 12 mila 500 per la prima categoria, 4000 7500 per la seconda categoria (con qualche «punta» a 8000 10 mila), 3000-5500 per la terza categoria, con qualche rincaro per alcuni alberghi sulla spiaggia. Nella quarta categoria si va da 2400 a 4500, ed anche oltre, in qualche caso, mentre le pensioni si aggirano sulle 2800 - 4000, sempre per la pensione intera con camera con bagnoPrezzi non certo cari se si pensa che in Riviera, ormai il pranzo solo in un locale discreto costa da 2500 - 3000 lire in su, ma che diventano addirittura « impressionanti » per non pochi alberghi e pensioni che hanno in corso contratti con agenzie estere sulla base di 2500 lire al giorno «tutto compreso, anche l'Iva». Lo stesso sforzo per contenere i prezzi è stato fatto dagli operatori degli altri settori: gli stabilimenti balneari applicano la tabella concordata con la Capitaneria di porto che per qualche «voce» è addirittura inferiore a quella dello scorso anno: è tuttavia sempre opportuno che i clienti, nel trattare i prezzi, tengano d'occhio tale tabella, che deve essere sempre esposta nei pressi della biglietteria. Un settore dove vi sono aumenti rispetto allo scorso anno è quello dei pubblici esercizi: dal primo giugno è entrato in vigore il nuovo listino dell'Associazione commercianti, che non è vincolante ma che è significativo. «Voce base» può essere considerata la tazza di caffè al banco, passata da 80 a 90 lire. Bruno Viano Diano Marina. Una bella ragazza straniera prende il sole sul « bagnasciuga » della spiaggia di S. Anna (Tel. Moraglia)
Persone citate: De Matheis, Dianese, Franco Ghirardi, Ghirardi, Moraglia
Luoghi citati: Cervo, Diano Castello, Diano Marina, San Bartolomeo
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