Il Savona mantiene le promesse contenendo l'attacco del Padova
Il Savona mantiene le promesse contenendo l'attacco del Padova Grazie al pareggio sul campo dei patavini Il Savona mantiene le promesse contenendo l'attacco del Padova Dopo essersi difesi nel primo tempo, i biancoblù sono passati al contropiede e ai tiri in rete - II portiere avversario ha fatto miracoli - Ottima la prova di Capra Savona, 11 giugno. (m.f.) I biancoblù hanno mantenuto le promesse ritornando da Padova imbattuti (0-0), mettendo una grossa ipoteca sul quinto posto in classifica, e raggiungendo il «tetto» dei 43 punti, svaniti ormai i sogni di primato. A Padova il compito non era facile per gli uomini di Volpi, poiché ai biancocrociati si presentava l'ultima occasione per raggiungere i diretti avversari in graduatoria. Il pareggio ha definitivamente stroncato le aspirazioni dei patavini di inserirsi al posto del Savona, alle spalle delle «quattro grandi» Parma, Venezia, Udinese e Alessandria, che dall'alto della classifica lottano accanitamente per la promozione. Il Savona ha opposto al Padova una tattica giudiziosa, che alla distanza si è dimostrata valida: ha badato a difendersi nel primo tempo, «imbrigliando» efficacemente gli attaccanti avversari, affidandosi ad azioni di alleggerimento in contropiede, passando poi a sua volta all'attacco nella ripresa, quando gli antagonisti apparivano ormai affaticati dal caldo e dallo sforzo compiuto nella prima parte della partita. La tattica dei savonesi ha dato buoni frutti: sono andati in alcune occasioni vicinissimi alla vittoria con una serie di tiri di rara potenza scoccati da Vivarelli, Rossi e Corbellini che soltanto la bravura del portiere patavino Memo riusciva a neutralizzare, deviandoli in calcio d'angolo. I savonesi hanno disputato una buona partita, mantenendosi su uno standard di gioco soddisfacente. Il fatto di essere riusciti a portare via un punto prezioso dal campo «Appiani» è un'impresa che merita una citazione particolare. Tutti i giocatori sono meritevoli di plauso, ma l'elogio va soprattutto a Corbellini, Rossi, Gava. Budicin e Capra; quest'ultimo, in forma, ha completamente annullato il centravanti avversario Tombolato (già ceduto al Cesena, in serie A, per 60 milioni). Anche Vivarelli, subentra¬ to ad Ardemagni, vittima di un infortunio, ha intessuto azioni pregevoli. La squadra di Tagnin ha dimostrato di essere un complesso omogeneo: saranno necessari pochi ritocchi per formare un «undici» in condizioni di lottare per il primato. Il nostro giudizio, logicamente, è condizionato alle cessioni, che dovranno essere dosate con molta saggezza. In merito all'incontro Volpi ha dichiarata: «Contro il Padova il nostro obiettivo è stato raggiunto: volevamo un punto e lo abbiamo preso. Con un pizzico di fortuna potevamo andare oltre il pareggio e cogliere una vittoria che, sulla base dell'andamento del gioco, avrebbe avuto tutti ì crismi del pieno merito. Comunque mi ritengo soddisfatto della divisione dei punti, un risultato che si deve considerare un successo a tutti gli effetti. 1 giocatori si sono comportati molto bene: si è vista a Padova la faccia della medaglia dalla parte opposta di quella sbiadita che si era osservata al Bacigalupo in occasione della partita con il Legnano. Il gioco del Savona è stato autoritario, costringendo il Padova a difendersi affannosamente per fronteggiare le azioni filtranti dei nostri». Il Savona ha giocato nella seguente formazione: Paterlini; Brignole, Budicin; Rossi, Capra, Gava; Ardemagni (dal 71' Vivarelli), Corbellini, Panucci, Bosca, Gottardo. All'ultimo momento è stato recuperato Gottardo, al quale e stata condonata la squalifica.
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