Imperia: la paura della grande sete

Imperia: la paura della grande sete il problema della siccità Imperia: la paura della grande sete Il sindaco di Sanremo propone lo sfruttamento delle acque del Roja - Il fiume sarebbe in grado di soddisfare le esigenze della provincia (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 11 giugno. Per la prossima estate le previsioni in materia di approvvigionamento idrico nella provincia di Imperia sono drammatiche. «Quest'anno, dice il dottor Ricagno dell'Azienda Municipalizzata Acquedotto Sanremese, la siccità è incominciata con almeno cinque mesi di anticipo. Le precipitazioni atmosferiche per essere normali devono ammontare a 800-900 millimetri d'acqua annui. Nel 1970, anno di forte siccità, da Natale a maggio erano caduti 500 millimetri di pioggia. Quest'anno il livello è stato di 16 millimetri in tutto, 12 l'altro ieri e 4 nei cinque mesi precedenti. Purtroppo, conclude Ricagno, da questi elementi si possono trarre soltanto allarmanti previsioni: la siccità, que-1 sfanno, potrebbe far sentire i '^^^^JILLhT^'rel^Srto^orSf ti popolazioni di Imperia. Diano : .Vanna, Cervo. S. Bartolomeo i e Andora con autobotti prò- \venienti dal Piemonte e con ■ navi cisterna, poiché l'acqua jera venuta a mancare persino nelle case». In previsione di questa calamità l'assessore ai Lavori Pubblici della Regione ligure dottor Arturo Teardo, ha pròmosso ieri una riunione a cui j hanno partecipato tutti i sindaci della provincia di Imperia, oltre a tecnici del.Genio! Civile delle province liguri,! con l'intervento dell'ingegner Cavazza dell'istituto, idrogra- j fico dell'università di Genova, 1 il quale ha collaborato alla stesura del piano regolatore generale degli acquedotti italiani. Dopo che il sindaco di S. Bartolomeo aveva informato i convenuti che l'acqua già fin d'ora non scorre dai rubinetti in molte zone del suo comune, alberghi compresi, il sindaco di Sanremo Piero Parise ha proposto una soluzione radicale del problema per tutta la provincia, mediante il reperimento dell'acqua occorrente dal fiume Roya, i cui lavori di allacciamento da Ventimiglia sono in fasediavan zata realizzazione. «Anche Sanremo era esposta alla grande sere, ha detto Parise. Ora dopo il primo allacciamento con le fonti di Bordighera possiamo affermare che in casi eccezionali, potremo al più soffrire un po' di usura. Abbiamo speso un miliardo e 817 milioni dei 3380 preventivati; ma se potessimo disporre subito della restante somma, in 14 mesi al massimo potremmo essere in grado di disporre di 900 litri al secondo (77.760 metri cubi al giorno). Se si considera che Sanremo, per soddisfare il suo fabbisogno, compreso il contingente gratuito pattuito a favore di Ventimiglia di 12 mila metri cubi al giorno, ne- cessita di 55-60 mila metri cubi giornalieri, appare evidente che i rimanenti metri cub supererebbero ampiamente il fabbisogno di quelle località, e potrebbero, mediante una particolare tubatura, venire dirottati verso il Levante della provincia da Riva Ligure ad Andorra». La proposta del sindaco di Sanremo, accolta favorevolmente da tutti i presenti, trova validità anche attraverso ■ un'analisi in prospettiva del problema. La concessione di ■ cui dispone l'Azienda mimici- ; palizzata di Sanremo per il reperimento delle acque del ! Roya prevede che dopo il 1980 potranno essere erogato 1800 litri al secondo pari a 130 mila metri cubi-giornalieri. E' una massa d'acqua soddisfacente per qualsiasi au- mento della popolazione L'assessore regionale Tear- r. o. ^ anch'esso interessato ad J™ -*-« *«• « bIema ,non ha escluso il suo Particolare interessamento alla proposta avanzata dal sin daco di Sanremo

Persone citate: Arturo Teardo, Bartolomeo I, Cavazza, Parise, Piero Parise, Ricagno, Roja