S'è dimesso a Sanremo un assessore comunale

S'è dimesso a Sanremo un assessore comunale Era titolare dei "lavori pubblici,, S'è dimesso a Sanremo un assessore comunale E' Roberto Larderà, che ha rassegnato il mandato in seguito a contrasti politici - Netta spaccatura nella de sanremese - Dopo quella al Turismo, è questa la seconda "delega vacante" 'Dal nostro corrispondente) Sanremo, maggio. Stamane l'assessore democristiano Roberto Larderà ha ai Lavori Pubblici, conferitagli all'atto della costituzione I dell'attuale amministrazione • comunale. In assenza del sindaco Pie- { ro Parise, che si trova a Roma per ragioni d'ufficio, l'assessore ha consegnato perso- j nalmente al segretario gene-j rale del Comune una lettera.) Le ragioni che hanno provocato la decisione non possono essere che di carattere politico perché nella missiva l'assessore Larderà scrive che i reali motivi del suo gesto verranno riferiti nella sede più opportuna: cioè la segreteria del suo partito. Se non si può parlare ancora di crisi in seno alla civica amministrazione, la situazione pub essere definita quantomeno difficile, se si tiene conto che ora i due assessorati più importanti, quello al Turismo (la delega è stata tolta restituito al sindaco la delega ' I • { j j ) d'autorità dal sindaco democristiano all'assessore Napoleone Cavaliere, suo compagno di partito, nei giorni dei l'ultimo festival della canzone» e quello dei Lavori Pubblici sono vacanti e dovranno, almeno per ora. venire retti dallo stesso Parise che aveva già conservato per sé l'assessorato alla Pubblica Istruzione. La decisione di Larderà ha posto definitivamente in luce la netta spaccatura verificatasi tra gli amministratori democristiani: Larderà e Cavaliere da una parte e Parise, Viani, Pippione, Lupi dall'altra; una frattura che difficilmente potrà venire sanata anche dall'intervento autorevole ' della segreteria del partito. Il sindaco, teoricamente, può delegare chiunque ai due assessorati vacanti, anche un semplice consigliere comunale, come pare abbia consigliato di fare al più presto Larderà nella sua missiva; o addirittura può avocare a sé tali responsabilità sobbarcandosi la consistente mole di lavoro derivante. Non vi sono dubbi che all'interno dell'esecutivo comunale si sia venuta a creare ora una situazione anomala: Larderà e Cavaliere, assessori effettivi, conservano in Giunta il diritto di voto e nella loro azione, decisamente contraria al sindaco, pare siano sovente confortati dai tre assessori convergenti. Il fatto può indubbiamente portare a delle sorprese — se verrà a mancare una decisa presa di posizione della segreteria del partito — in un esecutivo composto da nove membri effettivi e due supplenti. L'assessore Larderà non ha voluto rilasciare dichiarazioni per rispetto, come egli afferma, del consiglio direttivo del suo partito. Si formulano delle ipotesi: si dice che Larderà abbia voluto rinunciare all'incarico per solidarietà con Cavaliere al quale, malgrado precise promesse, non è stata più restituita la delega. Altri, molto vicini a lui, sostengono che negli ultimi tempi Parise abbia voluto interessarsi attivamente del settore dei Lavb- ri Pubblici, provocando in questo modo la sua reazione. Napoleone Cavaliere ha voluto polemizzare con Parise: «Se il sindaco — ha detto — non Ite fiducia in me a questo punto devo dire che io non ho fiducia in lui".. Il segretario sanremese della de, avvocato Aldo Ferraro, si riserva a sua volta di analizzare la situazione non appena diverrà di sua competenza: «E' certo comunque — ha detto — che l'attività amministrativa cittadina non deve subire alcuna battuta d'arresto. Molti problemi importanti per Sanremo stanno per essere portati a soluzione, e sarebbe delittuoso ora, per contrasti di carattere personale, ostacolarne la realizzazione». Il sindaco Parise si è recato a Roma per vedere di definire l'iter burocratico per la demanializzazione di Pian di Poma, il trasferimento della ferrovia a monte e il porto turistico. Renato Olivieri Roberto - Larderà

Luoghi citati: Pian Di Poma, Roma, Sanremo