Borsa della spesa in pericolo I prezzi aumentano del 15%?

Borsa della spesa in pericolo I prezzi aumentano del 15%? Il dibattito organizzato dal Comune a Savona Borsa della spesa in pericoloI prezzi aumentano del 15%? I commercianti negano di essere all'origine dell'ascesa costante dei prezzi - L'accusata non è l'Iva, ma la situazione economica internazionale - Nessuna proposta concreta per riuscire a frenare gli aumenti - I conti in tasca alla massaia (Dal nostro corrispondentej Savona. 14 marzo. La tavola rotonda sull'andamento dei prezzi, organizzata dalla Giunta comunale, ha consentito ai commercianti presenti (numerosi e agguerriti) di esporre le loro recriminazioni, incoraggiati dal sindaco Zanelli, dal vicesindaco Rebuffello e dall'assessore all'Annona AiolfL Nessun altro risultato è scaturito dal dibattito, caratterizzato dalla preoccupazione dei commercianti di sot-trarre la loro categoria al pe- so d'una responsabilità cheessi, in realtà, non hanno: quella, di essere all'origine dell'ascesa costante dei prezzi, Per il resto, si è avuta la ri- conferma dell'impotenza dei Comuni in questa materia, delle carenze dell'Associazione commercianti e, purtroppo, della inevitabilità di ulteriori, prossimi aumenti dovuti non tanto all'applicazione dell'Iva (della quale non si è molto parlato malgrado gli inviti del sindaco ad affrontare il problema) quanto a fat- tori economici e politici inter- nazionali. Dopo una breve introduzione del dottor Zanelli, l'avvio alla tavola rotonda è stato dato dall'assessore Luciano Aiolfi, il quale ha esordito affermando che «l'andamento generale dei prezzi negli ultimi mesi consente di constatare come si siano verificate alcune delle ipotesi più pessimistiche che avevamo formulato in occasione dell'analogo convegno tenutosi nel novembre scorso». Il 1972, infarti, si è concluso con un incremento dei prezzi al consumo e del costo della vita pari all'8,1 per cento, mentre il mese di gennaio ha fatto registrare un aumento dei prezzi al minuto dell'I per cento e un incremento del costo della vita deH'l.2 per cento, il doppio di quello avvenuto nello stesso mese del 1972. «Se questa tendenza si consolidasse — ha rilevato Aiolfi — si opinerebbe, nell'anno in corsofalncceztónaie tasso di inflazione del 15 per cento». La parola è passata poi al presidente dell'Associazione commercianti, ragionier Gio vanni Brasa, il quale ha identificato i mah del commercio locale nella polverizzazione della rete distributiva («Si rilasciano troppe licenze»), nella flessione del movimento turistico («Bisogna rilanciare il nostro turismo senza fare del folclore»), nella mancanza di adeguati investimenti, nella pesantezza degli oneri fiscali, nelle vendite abusive, nelle pseudo «liquidazioni» e negli aumenti salariali per il personale. Infine, ha sostenuto che le cause vere e proprie dell'incremento dei prezzi ranno ricercate «a monte del commercio al minuto» e che «il capitale pubblico e privato ha dimenticato la provincia di Savona». Un intervento particolare è stato quello del ragionier Sergio Cenato, del Movimento cooperativistico, il quale ha addossato alla errata politica economica del governo, alla speculazione privata, grande distribuzione, alla mancanza di un'efficiente organizzazione della categoria alia dei commercianti la responsa- bilità dell'incremento del co- sto della vita. Quindi ha espresso la convinzione chein un prossimo futuro vi sa-ranno foni aumenti in tutti igeneri alimentari e in partico- 1, !lare nei prezn deUe caxta dei : salumi, dei formaggi, dell'olio | d'oliva e di semi, dei pesci j conservati, dei dolciumi, dei : vini, dei prodotti ortofrutticoli, del riso e del caffè. Alcuni dati concreti sull'andamento dei prezzi all'ingrosso deU'ortofratta sono stati forniti da Renzo Adonide, presidente del Sindacato det- tagliami ortofrutticoli, il qua-ile si è rifatto, per un preciso 1confronto, a quelli praticati il j 10 gennaio scorso, il 10 febbraio e il 10 marzo. Le patate sono passate da 80 a 110, quindi a 120 lire al kg; le cipolle da 140 a 160 e a 200 lire; le carote da 70 a 100 a 150; la lattuga da 180, a 200 a 280;.i cavoli da 80 a 120, quindi a i180; le arance da 160 a 180 a 1240; le mele da 150 a 170 a j 200; e il prezzemolo da 200 a 250, quindi a 300. «In questi ultimi giorni però — ha detto — » prezzi sono ulteriormente aumentati del 15-20 per cento. Ad essi bisogna poi aggiungere un 20 per cento di tara merce ». Nicolò Siri j \ ! j j ; Savona. La sala del palazzo comunale durante la tavola rotonda sui prezzi

Persone citate: Aiolfi, Luciano Aiolfi, Nicolò Siri, Rebuffello, Renzo Adonide, Sergio Cenato, Zanelli

Luoghi citati: Savona