Allarme per un edificio storico deturpato nel centro di Savona
Allarme per un edificio storico deturpato nel centro di Savona Lavori minacciano un'ala del palazzo S. Chiara Allarme per un edificio storico deturpato nel centro di Savona lina denuncia di "Italia Nostra" sulle opere di sopraelevazione nel complesso monumentale che ospita questura e uffici giudiziari: "E' inammissibile che lo Stato compia atti che a un cittadino costerebbero gravi sanzioni" - Si chiede un sopralluogo (Dal nostro corrispondente) Savona, 2 marzo. Mentre il Consiglio comunale si appresta ad approvare la nuova normativa per la «citta vecchia», che tra l'altro vieta qualsiasi manomissione all'architettura degli antichi edifici, è in atto, da alcuni giorni, un autentico «oltraggio» nei confronti del palazzo «Santa Chiara» che si trova in una posizione chiave, nel centro storico della città, fra il Duomo e via Pia, e rappresenta per i suoi valori architettonici il monumento di maggiore importanza. Il fatto è stato denunciato dalla sezione di Savona di «Italia Nostra» il cui presidente avvocato Giuseppe Buscaglia ha interessato il soprintendente ai Monumenti. «Proprio in questi giorni — afferma l'avvocato Buscaglia — il Genio civile di Savona, sema alcuna autorizzazione dell'Amministrazione comunale, ha iniziato la sovraelevazione dell'ala sud dell'edificio, a ridosso dei finestroni dell'ampia sala dove Paolo Girolamo Brusco, su ordinazione del prefetto Chabrol, ha raffigurato l'apoteosi di Napoleone. Poiché i lavori sono in contrasto con la normativa sulla "città vecchia" e con lo speciale vincolo del ministero della Pubblica Istruzione ho invocato l'immediato intervento del soprintendente ai Monumenti». «E' inammissibile che, attraverso l'opera del Genio civile, lo Stato compia impunemente degli atti che per un cittadino qualunque comporterebbero invece gravi sanzioni. Nella difesa dei beni culturali (e proprio nel settore e nel momento in cui il Comune e la Regione si sono seriamente impengati per la loro difesa) non è più tollerabile che l'Amministrazione dello Stato dia un simile esempio». Sarà raccolto questo «grido d'allarme» del presidente di «Italia Nostra»? E sarà possibile ottenere la demolizione di quanto sino ad oggi è stato costruito? Palazzo Santa Chiara, che attualmente ospita gli uffici giudiziari e la questura oltre a un ufficio postale, ha conosciuto nel cerso dei secoli, ed anche in questi ultimi anni, notevoli manomissioni. Ancora oggi sono in corso lavori di sistemazione interna nel corpo nord, quello della questura, che hanno comportato, in pratica, lo sventramento degli ultimi piani. «Purtroppo — osserva l'avvocato Buscaglia —, per soddisfare le esigenze del. tribunale e della questura, il palazzo ha subito una serie di trasformazioni troppo disinvolte e compiute senza tener conto dei valori del monumento. Ora è giunto il momento di dire basta». L'edificio fu fatto costruire dal savonese Giulio II su dise. gni che rivelano chiaramente la mano del celebre architetto Giuliano da Sangallo, con l'intenzione di porvi le cattedre di Scienze e di Lettje. Va calcolato, per importanza artistica, tra i primi della Liguria. Il Semino e altri valenti artisti ne dipinsero le sale, ma sfortunatamente la maggior parte delle antiche pitture è andata perduta. Nella seconda metà del 600 fu adibito a convento delle suore di Santa Chiara (di qui l'attuale denominazione) passando poi, ai primi dell'800, al demanio statale. Il presidente di «Italia Nostra» con un telegramma inviato al sovrintendente per i monumenti ha chiesto un «urgentissimo sopralluogo» per l'adozione dei provvedimenti più opportuni. «Mi auyarorf^che la visita venga fatta domani stesso — afferma l'avvocato Buscaglia — affinché non sia compromessa defini- tivamente la possibilità di restituire al palazzo la sua originaria fisionomia. E mi auguro anche che ci sia un intervento deciso delle autorità locali, degli enti e delle associazioni che hanno a cuore quanto ancora ci resta dell'antica città». Nicolò Siri | Savona. La sopraelevazione dello storico palazzo di Santa Chiara (Foto Ferrando)
Persone citate: Buscaglia, Chabrol, Foto Ferrando, Giulio Ii, Giuseppe Buscaglia, Nicolò Siri, Paolo Girolamo Brusco
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