Bruciano i boschi sulle colline di Albenga Si teme che il fuoco minacci una borgata

Bruciano i boschi sulle colline di Albenga Si teme che il fuoco minacci una borgata Divorati dalle fiamme circa 200 ettari di foresta Bruciano i boschi sulle colline di Albenga Si teme che il fuoco minacci una borgata Vercezio, Balestrino e Castelvecchio le zone maggiormente colpite - Il terreno impervio ostacola i pompieri - Proposta per un aereo che getti acqua sul rogo (Dal nostro corrispondente) Albenga, 1 marzo. Da due giorni l'entroterra albenganese è costellato di incendi boschivi che interessano complessivamente un'estensione di circa 200 ettari e continuano a provocare gravi danni al patrimonio forestale. L'incendio più vasto dilaga sull'intera dorsale tra Vercezio e Balestrino, circa 50 ettari di pineta; nella notte un altro focolaio si è sviluppato a Castelvecchio, a breve distanza dal precedente. Pompieri, guardia forestale, carabinieri e civili sono al lavoro per impedire che i due incendi si collegllino. Da oltre 24 ore le fiamme divampano anche sulle pendi ci del monte Pesalto, in una uazona sovrastante l'abitato di!Salea e il poligono di tiro di San Giacomo, una zona piut-| tosto brulla con arbusti e!sterpaglia, ma sarebbe suffi- ciente il cambiamento della direzione del vento perché il fuoco arrivi a minacciare al-1 cune abitazioni della borgata. Sul versante opposto della vallata, a Casanova Lenone, un altro incendio assume proporzioni sempre più vaste. n fronte di fuoco che nei giorni scorsi ha interessato le alture del Savonese e del Finalese prosegue ora nell'entroterra di Albenga, ma non vi sono adeguati mezzi per fronteggiarlo. Il locale distaccamento dei vigili del fuoco dispone di soli 4 uomini per ogni turno, mentre una seconda squadra deve restare a disposizione in caserma per intervenire sulle altre eventuali chiamate urbane, un organico del tutto inadeguato alle esigenze. Gli incendi, inoltre, divampano in zone impervie e inaccessibili per mancanza di strade e non possono essere raggiunti da mezzi motorizza| ti. I volenterosi che si presta!no all'opera di spegnimento debbono limitarsi ad affron tare le fiamme con bastoni o a predisporre delle linee ta1 gliafuoco. Questa situazione si ripete puntualmente in primavera, in estate e nella stagione della caccia. Sull'intero arco della riviera gli incendi boschivi, di dimensioni più o meno vaste, sono almeno duemila all'anno. I danni al paesaggio, al patrimonio boschivo, il legname perduto, le spese di rimboschimento e quelle, purtroppo mutili, affrontate nel tentativo di spegnimento, superano abbondantemente il miliardo. Torna quindi d'attualità la proposta lanciata fin dall'anno scorso dal direttore della società di esercizio dell'aeroporto di Villanova, Edoardo Ciribì, per organizzare un servizio antincendio, sulla base! deUe esperienze fatte dai francesi nella vicina Costa Az-1 zurra. Il cavalier Ciribì afterma: «Vi sono tipi di aerei, an- ' che di dimensioni modeste, considerata la distanza limi- fafa tra le alture e il mare inelle nostre zone, i quali, at- jf rezzati per il trasporto di :2500 litri d'acqua, potrebbero 1intervenire sull'incendio aliTeledWe%oni^ aereoànUbioè in arado di rifo™rXte oh* nnn «in mnitn winno n»A ripetere i bombardamenti di\acaHa disti™ df,K mi acqua a distanza di pochi mi-;3?to «nSC?£? l^Cn!rJ K~ nn*& niZ^n^ inoltre, con b ose a Genova o a Villanova. può intervenire su qualsiasi zona». L'acquisto di un aereo at- trezzato per questa esigenza comporta una spesa di alme- I no duecento milioni, oltre i j costi di esercizio, e per realiz- : j zare il progetto si rivelerebbe i indispensabile l'intervento de- 1 gli enti pubblici e territoriali: i Regione, province e camere di commercio. «Questo investimento, però — prosegue Ciribì — apre la possibilità all'impiego dei mezzi aerei per altre esigenze, salvataggi in mare, servizi di ambulanza e interventi antiinquinamento con solventi in prossimità delle coste liguri spesso mi nacciate da sedimenti oleosi». g. m.

Persone citate: Casanova Lenone, Ciribì, Costa Az, Edoardo Ciribì, Villanova

Luoghi citati: Albenga, Genova, San Giacomo