Le mance del Casinò E' respinto il ricorso

Le mance del Casinò E' respinto il ricorso Le mance del Casinò E' respinto il ricorso Il comune di Sanremo dovrà pagare all'Enpals oltre 350 milioni come contributo sull'introito delle mance • Lo ha deciso il tribunale (Dal nostro corrispondente,' Sanremo, 12 febbraio. (r.o.) II tribunale di Sanremo ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Sanremo contro il decreto ingiuntivo del 23-10-1970 con il quale il presidente del tribunale gli ingiungeva di pagare all'Enpals 351 milioni, 347.518 lire quale debito contributivo dovuto per gli introiti delle mance distribuite tra il personale della casa da gioco e l'amministrazione comunale nel periodo 16 febbraio '69 31 agosto '70, per un miliardo 756.737 lire quale provento delle mance. La sentenza, depositata in cancelleria stamane, ribadisce nuovamente un giudizio sulle mance considerate, a tutti gli effetti, parte integrante degli stipendi percepiti dal personale della casa da gioco. I croupier, in sostanza, pagano le tasse sull'intero provento annuo percepito, comprese le mance, ma si vedono riconosciuto, come base per il computo contributivo, agli effetti della pensione e della liquidazione, soltanto la somma fissata per lo stipendio. «Le mance lasciate come atto di omaggio sui tavoli verdi dai giocatori che vincono, sono conseguenti di una decisione di liberalità ed aleatoria riguardante solamente il giocatore donante e perciò non catalogabili come una vera e propria retribuzione», sostiene il comune. «E' questa una tesi errata — afferma il collegio giudicante: dott. Riccardo Cioffi presidente, dott. Vittorio Serra giudice relatore e dott. Aroldo Romanelli'— perché non tiene conto della destinazione delle mance recepite da una casa da gioco. Nel caso specifico, a Sanremo il denaro elargito viene incamerato dal datore di lavoro (in questo caso il Comune che lo introita sotto il suo controllo e poi lo distribuisce, una volta trattenuta la propria aliquota del 43,50 per cento, a tutto il personale dipendente nella busta paga assieme agli stipendi». «Si richiama l'attenzione sulla definitiva impossibilità — è scritto nella sentenza — di considerare quel denaro come mancia corrisposta ai lavoratori, in vista del fatto che, così ragionando, si perverrebbe all'assurdo che dei dipendenti regalino gran parte dei loro personali introiti, per miliardi, al loro datore di lavoro» Nella causa, a fianco delVEnpals, sono intervenuti in solido 127 dipendenti del Casinò addetti al ramo giochi.

Persone citate: Aroldo Romanelli', Riccardo Cioffi, Vittorio Serra

Luoghi citati: Comune Di Sanremo, Sanremo