Savona approva il bilancio 1973

Savona approva il bilancio 1973 Il Consiglio comunale Savona approva il bilancio 1973 Hanno votato a favore pei e psi, contro la de ed il pli, astenuti pri e psdi - Polemica sugli asili e le scuole - Il sindaco accusa la regione Liguria di trascurare i problemi portuali (Dal nostro corrispondente) Savona, 6 febbraio. Il Consiglio comunale di Savona, ha approvato, ieri sera, a maggioranza, il bilancio di previsione per il 1973. Hanno votato a favore comunisti e socialisti; contro i democristiani, i liberali ed il consigliere della destra nazionale; si sono astenuti i socialdemo- cratici ed il repubblicano. L'ultima serata di dibattito si è accentrata soprattutto sulle «scelte» dell'amministrazione comunale che la minoranza ha definito «avulse da un vero e proprio programma». Logicamente si è parlato anche di cifre. Nella sua relazione, l'assessore alle finanze, Giuseppe Rebuffello, aveva affermato che con la «cosidetta riforma tributaria si sono praticamente congelate le entrate dei comuni». Tale tesi è stata contestata dal consigliere Do nini, della de, il quale ha rilevato che mentre tra il 1970 ed il 1972 l'incremento delle entrate è stato in media del 5-6 per cento quello previsto per il 1973 è salito al 15 per cento. Dopo essersi soffermato su alcuni capitoli di entrata come l'imposta sulle industrie, commerci, arti e professioni e l'imposta di famiglia. Do nini ha lamentato la scarsa considerazione in cui l'amministrazione tiene gli asili non comunali («il contributo dell'amministrazione per nove asili privati è fermo sui quattro milioni e mezzo»); il liceo musicale «Ciela» («il contributo di un milione e mezzo è assolutamente inadeguato se si considera che per manifestazioni e spettacoli estivi è prevista una spesa di quattro milioni») ed il centro assistenziale anomalie psicofisiche di Villa Zanelli («E' rimasto inalterato l'importo di un milione e mezzo»). Il consigliere democristiano ha quindi sollecitato l'istituzione di un «ruolo transitorio» per regolarizzare la posizione degli avventizi che rappresentano il 20 per cento dei personale del comune, ed ha criticato la mancata realizzazione di opere già incluse nei bilanci dei precedenti esercizi il che ha portato l'ammontare dei residui passivi dai cinque miliardi e duecento milioni del 1969 ai quasi dieci miliardi del 1972. La risposta a Do nini è venuta da vari consiglieri della maggioranza. Il comunista Persico (ex assessore alle finanze) ha respinto le accuse sostenendo che l'attività dell'amministrazione non pub non risentire delle negative conseguenze di una situazione economica in sfacelo e della mancanza di una seria programmazione nazionale. «Malgrado ciò — ha detto — il bilancio di previsione per il 1973, dimostra chiaramente lo sforzo fatto dai nostri amministratori per contrastare la dilagante flessione economica della città». Si sono quindi avuti gli interventi del repubblicano Carozzi e del liberale Minuto il quale affermato che «la maggioranza della popolazione è disorientata per la mancanza di chiare scelte programmatiche», ha sostenuto, tra l'altro, l'opportunità di porre allo studio l'eventuale trasferimento dellltalsider dalla zona portuale in altra area della città o del comprensorio. Successivamente ha preso la parola l'assessore alla pubblica istruzione, prof. Dante Luciano, che ha decisamente respinto l'accusa di «discriminazioni nei confronti degli asili privati e di disinteresse per il liceo musicale». «Per quest'ultimo — ha comunicato — abbuxmo preso contatti con il provveditore agli studi • sostenendo la necessità che il liceo sia trasformato in istituto statale o in conservatorio». Annunciato quindi che presto sarà stampato il primo cata logo a colon delle opere della |civica pinacoteca, il prof.,Luciano ha riconfermato l'in- L!!la Chiavella ' Ai vari interventi hanno ri- isposto, infine, l'assessore alle finanze, Rebuffello, ed il sin¬ tenzione della Giunta di istituire biblioteche periferiche a jcominciare dal quartiere del- daco, Zanelli. Rebuffello ha rilevato che l'amministrazio- jne, con i suoi interventi, è an-1zata «ben al di là dei suoi compiti d'istituto», che si so- no fatte precise scelte nel set-jtore della casa, delle opere : igieniche, della scuola e dello I sport. «Inoltre — ha aggiunto I — posso comunicare che la Regione ci ha concesso l'autorizzazione per la redazione del "piano produttivo" delle aree destinate all'industria, al commercio, all'artigianato ed al turismo, piano che. peraltro, abbiamo già posto allo studio». Accennando alla situazione debitoria del comune, l'assessore alle finanze ha fornito alcune informazioni sui «tragici» esempi di altre città come quella di Genova il cui deficit ammonta a 248 miliardi. «Cosi — ha dichiarato — non si può andare avanti. Fra pochi anni ci troveremo in una situazione disperata perché non saremo più in grado di affrontare alcun problema». n sindaco ha assicurato che I i programmi dell'amministra- zione saranno realizzati anche se alcune opere hanno accumulato grossi ritardi: «Ma ciò —» ha sostenuto — non dipende dalla buona volontà degli amministratori: basti pensare che spesso per realizzare un mutuo occorrono 10-11 mesi». Parlando del porto il sindaco ha affermato che la situazione è gravissima: «Dobbiamo levare un vero grido d'allarme — ha esclamato — e richiamare la Regione, che non dimostra eccessiva sensibilità per tale problema, alle sue responsabilità ed ai suoi doveri. Nella nostra regione si continua sempre ad agire in modo campanilistico e del sistema dei porti liguri non si sente quasi più parlare». Nel corso della seduta il Consiglio ha anche approvato un mutuo, di 262 milioni e mezzo, per l'acquisto del pacchetto azionario della società di autolinee «Saba», n. a.

Persone citate: Carozzi, Chiavella, Dante Luciano, Giuseppe Rebuffello, Persico, Rebuffello, Zanelli

Luoghi citati: Genova, Liguria, Savona