Savona: le autolinee in sciopero

Savona: le autolinee in sciopero Per il "Consorzio dei trasporti,, Savona: le autolinee in sciopero Fermi questa sera i pullman "Saba" in servizio tra il capoluogo di provincia, la riviera di Levante e la Valle Bormida - Assemblea ad Albissola Capo - Il problema della previsione di spesa del Comune (Dal nostro corrispondente) Savona, 29 gennaio. Domani sera, alle 20, si fermeranno nuovamente tutti i collegamenti di autolinee tra Savona, la riviera di Levante e la Valle Bormida. gestiti dalla «Saba». Lo sciopero, che si protrarrà sino alla fine dei servizi (riprenderà mercoledì mattina) è stato proclamato dall'attivo sindacale del personale «Saba» per sollecitare ancora una volta la costitutzione del consorzio pubblico e dei trasporti. Alle 21, si svolgerà ad Albissola Capo l'assemblea dei dipendenti della società per decidere «Ze forme di lotta più incisive da portare avanti, sino alla soluzione ormai indilazionabile del problema». Le organizzazioni sindacali sono irritate per la situazione di stallo creatasi attorno a questa delicata questione che non è più, essenzialmente, di carattere economico ed organizzativo ma cela anche risvolti politici. Minacciano di mobilitare i lavoratori di tutte le società di autolinee operanti nel Savonese. Per chiarire la situazione, intanto, la federazione provinciale Cgil, Cisl e Uil starebbe per promuovere una riunione collegiale con la partecipazione di tutti gli enti interessati al consorzio: l'amministrazione provinciale ed i comuni. «Non si può andare avanti cosi — afferma il sindacalista Gatti — tuffo è fermo, bloccato. E' necessario che le parti in causa chiariscano la loro posizione senza nascondere nulla. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Qui si corre il rischio di una paralisi dei servizi perché i lavoratori ed i mezzi "Saba" non ce la fanno più». I partiti del centro sinistra (de, psi, psdi e pri) hanno tentato di giungere ad una chiarificazione ma, a quanto sembra, non ci sono, sinora, riusciti. Nel. corso di una riunione quadripartita (un'altra si terrà il 2 febbraio) si è infatti discusso a lungo senza giungere ad una definitiva conclusione. Mentre il psi si trova d'accordo con la de ed il psdi (ed in disaccordo con il pei ed i sindacati) sulla «forma di gestione» delle linee (società per azioni a capitale pubblico), tra i tre partiti che costituiscono la maggioranza in Provincia, esiste ancora una profonda differenziazione sulla rappresentanza da attribuire, nel consiglio di amministrazione del costituendo consorzio, al Comune capoluogo ed alla Provincia. La posizione del partito repubblicano italiano (che ad Albissola Marina, uno dei comuni più interessati al consorzio ed alla acquisizione della «Saba», con i due suoi consiglieri comunali è determinante per la sopravvivenza del centro sinistra) è del tutto diversa: «Il nostro partito — dice il dottor Franco Bologna, segretario provinciale — non è contrario alla gestione pubblica dei trasporti, trattandosi di esercizi sociali di primaria importanza per la comunità, ma al modo con cui l'iniziativa viene portata avanti. Pertanto come già abbiamo fatto, al consiglio comunale di Savona, attraverso il professor Carlo Carozzi, non possiamo non esprimere il nostro disaccordo, perché la previsione di un'azienda consortile, senza che di essa siano stati precedentemente determinati gli impegni e. quindi, gli oneri che agli enti territoriali interessati potranno derivare in futuro, costituisce motivo di grave preoccupazione, perché ciò non soltanto conferma un indirizzo, ormai usuale, di manifesta sostanziale violazione di legge, ma costituisce anche la negazione di quegli indirizzi programmatici, nell'ambito dei quali soltanto può svilupparsi una qualsiasi moderna attività economica, specialmente se destinata a fini di interesse pubblico». «Pertanto — dice Bologna — noi siamo contrari ad un consorzio per la gestione dei trasporti pubblici così come è stato prefigurato ci consiglio comunale di Savona dalla giunta socialcomunista». Il pri sostiene poi l'opportunità di sentire la Regione, prima di assumere qualsiasi decisione e respinge il tentativo «di fare del problema del consorzio un problema di acquisizione di potere». Un altro sintomo della complessità del problema è rappresentato dalli secca lettera che il segretario sindacale della federazione provinciale del pri. Pier Lazzaro Cernito, ha inviato alle segreterie provinciali della Cisl e Uil e per conoscenza a quella della Cgil. Premesso che in data 9 dicembre 1972 Cgil, C:.-l e l":'. chiedevano u! pri un incontro, per verificare le sue posizioni sul consorzio savonese per i trasporti, l'esponente repubblicano ricorda che la fe¬ derazione del partito non solo i ha aderito ma più volte sollecitato tale incontro. «Risposte da parte vostre ne abbiamo ricevute molteplici, tutte affermative, tutte sottolineanti la necessità di uno scambio di idee, data la complessità del problema, l'urgenza, l'alta capacità di soddisfacimento di bisogni sociali del consorzio. L'incontro tuttavia — rileva Pier Laz- zaro Cernito — non si è rea- lizzato e proprio per una mancata conclusione da parte delle organizzazioni sindacali. Questo ci lascia per lo meno sconcertati, perché se da un lato si spendono fiumi di parole per il problema.- dall'altro non riscontriamo in voi la volontà di realizzare neanche le cose concrete che voi stessi proponete». Nicolò Siri

Persone citate: Carlo Carozzi, Franco Bologna, Nicolò Siri, Pier Laz, Pier Lazzaro Cernito

Luoghi citati: Albissola, Albissola Marina, Bologna, Savona