Il processo al trafficante che procurò mezzo chilo di cocaina ai carabinieri

Il processo al trafficante che procurò mezzo chilo di cocaina ai carabinieri Si svolgerà mercoledì al tribunale di Savona Il processo al trafficante che procurò mezzo chilo di cocaina ai carabinieri Sul banco degli imputati, oltre a un carrozziere quarantatreenne di Loano anche un eubano di 39 anni - Furono arrestati a Celle Ligure - Accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti Savona. 26 gennaio. Processo della droga, mercoledì prossimo, a Savona. Due trafficanti di stupefacenti compariranno di fronte ai giudici savonesi per rispondere di detenzione e spaccio di mezzo chilo di cocaina. Uno degli imputati, Guido Ricci, 43 anni, un carrozziere di Loano, residente in via Aurelia 133, è il tipico «pesce piccolo», alle prime armi, coinvolto nella vicenda per difficoltà finanziarie. Ma accanto a lui, sul banco degli accusati, siederà uno spacciatore ricercato dair«Interpol» e dal «Narcotic Bureau», Francisco Vicente Rodriguez Ortiz, un cubano di 39 anni, che dai primi mesi del T0 risiedeva a Genova sotto il falso nome di Carlo Amador Rojas, in via Giannelli 35. Ortiz, arrestato a New York nel settembre del '69 per detenzione di circa quattro chili di cocaina pura, era riuscito ad evadere clamorosamente nel marzo successivo dalla centrale di polizia del quartiere di Bronx. La corte suprema aveva emesso contro di lui, il 12 marzo 1970, un ordine di cattura che tuttavia il] ricercato era riuscito ad eludere. Infatti era espatriato prima in Spagna raggiungendo quindi Genova in compagnia della moglie, Ester Davila Ortiz, di 23 anni. La giovane — sospettata di complicità con il marito — è stata prosciolta in fase istruttoria e comparirà di fronte al tribunale di Savona per rispondere solo di possesso di passaporto falsificato. Guido Ricci era stato arrestato a Celle Ligure il 15 novembre 1971; la stessa sorte toccò, il giorno successivo, ai coniugi Ortiz, bloccati dai ca¬ rabinieri a Loano, nella carrozzeria del Ricci. Ester Ortiz fu messa in libertà provvisoria il 3 febbraio successivo. Ricci è tuttora detenuto nelle carceri di Imperia, Francisco Ortiz in quelle di Volterra. I carabinieri erano venuti a conoscenza cbe a Loano si svolgeva un traffico di stupefacenti, in particolare cocaina. Fu accertato che i trafficanti avevano preso contatto con un certo «Luciano» (poi identificato in Guido Ricci) e che mantenevano tali rapporti per telefono, con un uomo che parlava italiano, ma con accento fortemente straniero. I carabinieri di Savona riuscirono ad avvicinare il Ricci, il quale dichiarò di essere in grado di procurare «merce» (mezzo chilo di cocaina) — a lui fornita da un certo «Franco l'americano» — al prezzo di tre milioni di lire. La consegna della droga agli «acquirenti» (in realtà si trattava di sottufficiali dell'* investigativo») doveva avvenire all'hotel «Riviera» di Celle Ligure. Il 15 novembre, Ricci si presentava da solo all'albergo con un pacco avvolto in un foglio di giornale. Esso conteneva realmente 500 grammi di cocaina cloridrati. Tratto in arresto dai carabinieri, che avevano circondato il locale camuffandosi da camerieri e fattorini. Ricci confessò che la «merce» gli era stata consegnata da «Franco» a Genova, in piazzalz Kennedy. Disse che «l'americano» avrebbe dovuto telefonargli a Loano, il giorno successivo, «per dei chiarimenti». Ti giorno dopo, accompagnato sotto scorta a Loano, Ricci riceveva la telefonata di «Franco l'americano»; «Ho i soldi — rispose il carrozziere su suggerimento dei carabinieri — puoi venire subito a ritirarli». Nel primo pomeriggio giungevano a Loano, su una «Triumph 1300», l'Crtiz e la giovane moglie. «E' proprio lui, l'americano» esclamò Ricci. I carabinieri, appostati, non ebbero difficoltà ad arrestare i due stranieri. L'uomo disse di chiamarsi Carlo Amador Rojas e di essere portoricano, come la moglie. Sergio Del Santo Savona. Davila Ortiz, Guido Ricci e Rodriguez Ortiz (Telefoto Ferrando)