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I metalmeccanici martedì sciopero In tutto il Savonese I metalmeccanici martedì sciopero Ieri bloccato lo stabilimento Fiat di Vado - In agitazione anche il settore chimico - Riunione a Pietra per i cantieri (Dal nostro corrispondente) Savona, 18 gennaio. ' n. s. I La rottura delle trattative per il contratto nazionale dei metalmeccanici ha portato ad un immediato inasprimento della lotta sindacale. Oggi uno sciopero a sorpresa ha bloccato lo stabilimento Fiat di Vado e qualche lieve incidente si è verificato dinanzi ai cancelli tra picchetti di operai e un gruppo di impiegati che intendevano recarsi al lavoro. Nel pomeriggio il consiglio comprensoriale dei metalmeccanici ha deciso un'azione, da tenersi in tutto il comprensorio savonese, per martedì 23 gennaio, tenuto anche conto della situazione determinntasi all'Ape? di Vado, della mancanza di una valida e concreta soluzione dei problemi della Magrini e delle apprensioni per i cantieri navali di Pietra Ligure. Nel corso dello sciopero, la cui durata verrà stabilita in questi giorni, avrà luogo a Vado una manifestazione pubblica alla quale parteciperanno anche i lavoratori chimici e delle altre categorie della zona. Intanto, le segreterie provinciali della Cisl, Cgil e UH, unitamente alle segreterie sindacali dei chimici, hanno denunciato con un loro ordine del giorno relativo all'Ape «l'inqualificabile atteggiamento della Montedison che rinnega tutte le assicurazioni fatte nelle più diverse e qualificate sedi politiche e sindacali». Preso poi atto «con soddisfazione, che a Roma tutte le forze presenti hanno denunciato con chiarezza l'atteggiamento Montedison», le organizzazioni sindacali affermano che parte deUe responsabilità va addebitata anche al governo. Espressa la loro preoccupazione per la possibilità che l'atteggiamento della Montedison «preluda anche al ritiro dei finanziamenti previ sti per l'Acna di Cengio e metta questa azienda nella stessa situazione della Montecatini di San Giuseppe e della Cokitalia di Bragno per la quale si continua a non prevedere alcun investimento per i prossimi 5 anni» le segreterie camerali proclamano per martedì 23 gennaio una giornata di lotta di tutte le categorie del comprensorio vadese. Per i metalmeccanici, lo sciopero riguarda tutto il comprensorio savonese. A tarda sera, la Montedison ha fatto sapere, verbalmente, tramite il suo ufficio stampa di Milano, che intende mantenere tutti gli Impegni assunti a suo tempo nei riguardi dell'Ape e delle altre aziende del gruppo operanti nel Savonese. Pietra Lig. 18 gennaio. (s.d.) I rappresentanti del consiglio di fabbrica dei Cantieri Navali di Pietra Ligure sono stati ricevuti stamane dal sindaco facente funzione, rag. Andrea Rembado, e dai capigruppo consiliari. Gli esponenti delle maestranze hanno fatto presente agli amministratori comunali la grave situazione in cui versa attualmente l'azienda in forte passivo, come afferma un documento compilato dall'assemblea generale dei 450 dipendenti. Secondo le maestranze «il \ futuro del cantiere deve esse-j re assicurato attrav rso la concessione di un prestito j dall'Imi alla azienda, oppure I acdmppvmbtocdcsilgdcrcststhcnnzgtmcPqplmaarOpA'ncc«usep attraverso la gestione pubblica dei cantieri in sostituzione della gestione privata». Il comunicato chiede infine «l'impegno della Regione a fare proprie le indicazioni dei lavoratori». Nell'odierno incontro i membri del consiglio di 'fabbrica hanno vivamente pregato il rag. Rembado e i suoi collaboratori di stilare un ordine del giorno da inviare alle competenti autorità, sull'esempio di quanto ha già fatto il comune di Loano. Sono seguiti interventi di appoggio e di solidarietà di tutti i gruppi consiliari. I comunisti Buscaglia e Lorenza, infine, hanno ricordato che 220 dipendenti dell'impresa MG, una delle ditte appaltatici per conto del cantiere, sono praticamente disoccupati dal settembre scorso ed hanno invitato la giunta a convocare un consiglio comunale straordinario per esaminare congiuntamente la situazione dei Cantieri Navali e degli istituti ospedalieri di Santa Corona «che minaccia il mantenimento dei livelli occupazionali della cittadina».