Sanremo: dettaglianti bloccano il mercato della frutta e verdura

Sanremo: dettaglianti bloccano il mercato della frutta e verdura Protestano perché la merce all'ingrosso è cara Sanremo: dettaglianti bloccano il mercato della frutta e verdura I manifestanti, circa trecento, hanno impedito le contrattazioni - "Ci fanno pagare l'Iva anche sul legno delle cassette " - " I prodotti della campagna sono in- mano a pochi: fanno i prezzi a loro piacimento " - Una delegazione ricevuta in Comune (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 3 gennaio. «Ci fanno pagare l'Iva anche sulle cassette della frutta e della verdura». «La mafia c'è anche a Sanremo». «I grossisti, dopo aver convinto il sindaco a trasferirli sul mercato dei fiori credono di evere tutti i diritti: di imporre i prezzi come vogliono; di farci pagare le cassette (che bagnano per farle pesare di più) al prezzo della merce; di vendere il prodotto a chi vogliono e all'ora che decidono, insindacabilmente, come è avvenuto questa mattina». Queste, in sintesi, sono state le proteste più frequentemente «urlate» stamane da trecento dimostranti, tutti venditori al dettaglio e ambulanti di frutta e verdura, confluiti sul mercato all'ingrosso di Sanremo da tutte le località della provincia (alcuni anche da Alassio). I grossisti, una ventina in tutto, pare unilateralmente, senza una preventiva autorizzazione della direzione del mercato, avevano deciso di spostare l'inizio delle contrattazioni dalle quattro alle cinque del mattino; i dettaglianti, a molti dei quali non basta un'ora per predisporre la vendita nei loro negozi e nel mercato annonario che aprono alle sei, hanno occupato il mercato, ostruendo l'ingresso di via Volta. La protesta è proseguita finché una loro delegazione non è stata ricevuta dal sindaco e non è stato affisso, ufficialmente, all'ingresso del mercato, un cartello' del Comune che stabilisce l'inizio delle contrattazioni alle 4,30. La «salomonica» decisione sembra aver accontentato entrambe le categorie interessate. Poi, alle 12 circa, dopo otto ore di vivace protesta senza incidenti, i grossisti hanno poi potuto vendere i loro prodotti, oltre duecento quintali di frutta e di verdura, che giacevano in terra invenduti. Tutto pare risolto, ma i problemi di fondo denunciati dai dettaglianti in questa mattinata di esasperazione richiedono un immediato intervento delle autorità comunali: «Le massaie, tutti i nostri clienti che subiscono il continuo aumento dei prezzi — dice Mario Arnaldi, con negozio in via Martiri della Libertà a Sanremo — dicono che noi siamo dei ladri. Siamo stanchi di questo stato di cose, vogliamo che la popolazione sappia la verità una buona volta. I grossisti ricevono la merce dal Piemonte e anche dall'estero, e la pagano al netto della tara, a noi vendono invece merce e cassette, tutto allo stesso prezzo». «Una cassetta che conteneva dell'uva nera che costava 2000 lire al chilo — incalza Fioravante Cozza, venditore ambulante nella zona Taggia, Ventimiglia — pesava un chilo e qualche etto. Ciò significa che ho dovuto pagare più di duemila lire per le assi di legno in croce. E' assurdo, eppure nessuno è mai intervenuto in questo senso. Noi non abbiamo alternativa: o prendere o lasciare, perché la merce scarseggia sempre». «E sapete perché? — sottolinea Pietro Revelli, con negozio ad Arma di Taggia —. Perché su 20 grossisti, soltanto quattro o cinque acquistano merce alla produzione per poi rivenderla al dettaglio, gli altri, dalla posizione non ben definita, acquistano forti quantitativi su! mercato da quelle quattro o cinque persone e poi la rivendono a noi al prezzo che vogliono loro, perché siamo rimasti senza merce. In queste condizioni che cosa possiamo fare noi? Ci difendiamo rivalendoci sul consumatore». Oggi, l'intera provincia di Imperia è rimasta senza frutta e senza verdura fresca. Il prodotto ha cominciato ad af- Huire nei negozi verso sera, ma il problema rimane: la più assoluta anarchia regne- rebbe sul mercato all'ingrosso di Sanremo (a giudicare da quanto denunciato dai dettaglianti, i quali, tra l'altro auspicano che il mercato venga trasferito in periferia) mentre i prezzi sono sempre in ascesa. Renato Olivieri * Sanremo. Il mercato ortofrutticolo durante la protesta dei dettaglianti

Persone citate: Mario Arnaldi, Pietro Revelli, Renato Olivieri