Cooperativa pronta alla Macobi ma ci sarà l'aiuto delle banche?

Cooperativa pronta alla Macobi ma ci sarà l'aiuto delle banche? Il primo esperimento di autogestione ad Asti Cooperativa pronta alla Macobi ma ci sarà l'aiuto delle banche? (Dal nostro inviato speciale) Asti, 28 dicembre, sfate Ut cooperativa e io vi dò i macchinari in omaggio». La frase di Bruno Cavallo, proprietario della Isa. co. tri., fabbrica di camicie, era stata fatta ai suoi 79 dipendenti già qualche mese fa, quando le acque dell'azienda s'erano intorbidite per diminuzione di «immesse e per aumento dei costi di produzione. I dipendenti avevano effettuato qualche sciopero ilventltraslto, il Cavallo aveva minacciato alcuni licenziamenti, infine era giunta la mazzata della cassa integrazione. E ancora oggi, sino a febbraio, i lavoratori della Ma. co. bi. percepiscono . stipendio ridotto e tanno camicie al di sotto del tradisio naie livello produttivo. n » ottobre, con una lettera alla Regione, Bruno Cavallo rinnovava la proposta della cooperativa. Stavolta, i sindacalisti prendevano la palla al balzo e la rilanciavano ai dipendenti della camiceria, sino a qualche anno fa una delle p'm prestigiose d'Italia. Lidea Celia cooperativa prendeva consistenza e diciassette operai, appoggiati dai vinciacati confederali, decidevano l'atto costitutivo dei «Lavoratori Associati Ma. co. bl. Se la cosa dovesse andare in porto. Asti avrebbe la sua - prima fabbrica gestita direttamente dagli operai e la cosa ' potrebbe rappresentare un significativo precedente in una citta duramente colpita dalla crisi economica. Il presidente pro-tempore di questa cooperativa è Aristide Bego, sindacalista. Un gruppo di operaie fa parte del consiglio di amministrazione. Spetta ora a Cavallo non rimangiarsi dò che ha detto ed occorre il concreto intervento delle banche locali per sovvenzionare la rischiosa iniziativa. Dice Bego: *Da un lato sono ottimista perché ho visto con guanto entusiasmo i lavoratori hanno aderito all'idea . della cooperativa. Ma ci sono ancora alcuni ostacoli da superare, primo fra tutti quello del reperimento del finanzia menti da parte dette banche». Già, le banche. In una città come Asti, nell'occhio del ciclone della crisi con fabbriche che chiudono, che licenziano, che mettono in cassa internazione, gli istituti di crédito hanno già un enorme pacchetto di richieste di aiuti. La cooperativa Ma.co.bi. dovrebbe dunque incanalarsi in tele lunga fila della speranza e la cosa, francamente, fa paura a questi lavoratori già provati da un fune» periodo di lotte. Sono tutte dorme e in prevalenza immigrate ad Asti negli ormai lontani aorti boom. Che gararatie poa dare ai cotonai dai credito? «Abbiamo i macchinari che Cavallo ci vuoi dare incomodato— puntualità Beai ma il valore è soltanto di SS milioni. Né possiamo basarci - sul fabbricato poiché appartiene ad una misteriosa Finanziaria». La strada per la cooperativa non è priva di ostacoli. Per il momento chi ha aderito s'è Impegnato a versare 200 mila lire prò capi te per la costruzione della quota sociale. Ma non tutti sono d'accordo. Gli otto impiegati dicono si alla cooperativa ma la vogliono sganciata dai sindacalisti. Gli operai, tevece, pretendono che essa faccia parte delle «leghe» ossia del movimento cooperativistico unito. «Sono problemi che dobbiamo risolvere nel più breve tempo possibile —fa notare il sindacalista Massimo Mar«ari, dalla Cgil — anche perché se non si raggiungerà un pronto accordo, l'industriale Cavallo potrebbe cambiare idea, ridurre il personale addirittura mandare, tutti casa». La Ma. co. bi. produce 450 camicie al giorno e fino due armi fa c'erano ore straordinarie per' soddisfare le richieste provenienti da ogni parte della penisola talvolta pure dall'estero. In periodo di «vacche grasse» i dipendenti scioperarono plgp per ottenere il premi- ferie (120 mila lire una volta all'anno da aggiungere alla paga-base di 270 mila lire mensili). Dopo una dura lotta il premio-ferie fu concesso ma quest'anno Bruno Cavallo ha traccheggiato per pagarlo. Poi s'è deciso a «concederlo». Lina Scibetta, 19 anni, operaia, si lamenta: ■/ modelli dette camicie sempre voluti da Cavallo erano buoni ma quest'anno ci sono stati errori netta scelta dei colori». Rina Cotto, 27 anni: «Ben venga la cooperativa. Così almeno il potere decisionale non sarà soltanto di una sola persona Con il rischio di commettere errori irreparabili». Graziella Chiavetta, 23 armi: eNon discuto sulle qualità manageriali del signor Cornilo, ma avrebbe dovuto dedicarsi di più all'azienda piuttosto che alto sport». E Virginia Za varese. 20 armi, interviene di rimbalzo: «Si è vero. Cavallo ha trascurato l'azienda a discapito detta qualità del prodotto». L'imprenditore sotto accusa è l'attuale presidente della squadra di calcio dell'Alessandria dopo esserlo stato anni fa dell'Asti. Ansi la squadra si chiamò per alcuni campionati Asti-Ma. co. bi. «Oronnizzava pullman per portare gli operai a sostenere la squadra in trasferta — sottolineano Bego e Massari — ma forse era preferibile seguire di più l'andamento dell'azienda». Se cooperativa ci sarà, i programmi sono già pronti Cinquanta operai, tra impiagati, ricerca di mercati nuovi con un prodotto a presso ribassato (oggi in negozio una camicia Ma. co. bi. non costa meno di ventimila lire). Riuscirà questa impresa? «Spero disi —replica Bego — ansi proprio stasera ci sarà un primo incontro con la banche per tastare il polso sull'argomento prestiti». I vecchi muri della camiceria di via Aro attendono di essere riassordate dal rumore dei macchinari in piena produzione. Pazienza, la Ma. co. bi. non parteciperà più ai cstmpiORsti di calcio ma potrò finalmente garantire il lavoro continuo a decine di famiglie che • ~-so vivono lo spettro dell*. -Tisi. Edoardo Bai Ione Graziella Chiavetta Virginia Zavsrese

Luoghi citati: Asti, Italia