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Asti: la Melco ha un futuro? Weber, Cassa integrazione Due importanti aziende al centro della crisi Asti: la Melco ha un futuro? Weber, Cassa integrazione (Dal nostro corrispondente) Asti, 12 dicembre. (v. m.) I 500 dipendenti delia Melco (ex IB-mei) che produce motorini elettrici, domani mattina per le strade di Asti. In piazza Mettici, davanti alla sede dell'Usatone industriale, verrà tenuto un comizio. Le maestranze sono preoccupate per le sorti dell'azienda. L'amministratore, Giuseppe Pastinile, da oltre un mese si trova all'estero per motivi d'affari. Si parla di un nuovo proprietarso, ma anche di amministrazione controllata. Il consiguo di fabbrica vuole vederci chiaro e nei giorni scorsi aveva già chiesto l'intervento dei partiti politici e degli enti locali. La Melco (prima apparteneva alle aziende del gruppo Beltrame, ex proprietario della fallita IB-mei) un anno fa .sotto di una finanziaria lussemburghese. Due mesi fa è stata investita da una crisi per mancanza di liquidità e anche per il calo di commesse. Nel mese di ottobre erano stati posti in cassa integrazione cento rHptfr4»Trtl sino alle fine di dicembre. Ora fl consiglio di fabbrica e i sindacati temono drastiche decisioni per quanto riguarda l'occupazione. La provincia di Asti risente già della chiusura dell "IB-mei. Attualmente i disoccupati sono circa 3000 e altre aziende presto si troveranno ad affrontare altre crisi. La. direzione della fabbrica di carburatori Weber ha avviato le procedure per la richiesta di Cessa integrazione (sette giorni da effettuarsi tra la fine di dicembre e i primi di gennaio) di 1410 dipendenti su un totale di 1800. Sono interessati al provvedi800- lavoratori dei 900 occupati presso lo stabilimento di Asti. La motivazione addotta dalla direzione riguarda una riduzione dei fatturato che dovrebbe essere appunto assorbita dalla sospensione del lavoro. Le prime reazioni in sede sindacale sono state negative e l'orientamento è di respingere il provvedimento. Secondo il sindacato metalmeccanici, la direzione si è infatti mossa in deroga agli accordi precedenti. La direzione della Weber sostiene che fa sospensione del lavoro è una situazione di necessità provocata dalla crisi del settore automobilistico italiano. Per domani è prevista una riunione tra direzione e consiglio di fabbrica.