Sati: delitto suicidio in carcere di Vittorio Marchisio
Sati: delitto suicidio in carcere L'inspiegabile e improvvisa tragedia tra due agenti di Sati: delitto suicidio in carcere cittì 3 v ad (Dal nostro corrispondente) Aiti, 10 novembre. L'ululato delle sirene delle auto dei carabinieri, delta poliste e di due ambulanze della Croce Verde, nette stracto adiacenU il carcere di Asti, ha subito lutto pensare ad una evasione con feriti. In citta si è diffusa in un baleno là notizia che due detenuti erano stanti ujocjaaai fTWiìa-PB tentav&no la fuga. La verità era un'altra: un giovane agente di custodia sitava ucciso a rivoltellate un collega, poi si è suicidato; prfena aveva tentato di morire gettandosi da una finestra nell'interno del carcere, la caduta però gli aveva snlsmentà provocato la frattura di una gamba. Quando stavano per guidaste, i soccorritori IVaiiKTkia si è sparato i dai grave fatto di i ha destato enorme imdons m citta» Ancora una vetta, dopo la clamorosa evasione dei 10 detenuti, avvenuta si 26 giugno scorso, il carcere è nuovamente alla ribalta detta cronaca questa volta con una tragedia. L'omicida etrtrirta si chiamava Giuseppe Campione, 27. snni, la vittima Giovanni Lotti aveva usila stessa età. Quali 1 motivi che hanno indotto l'aerante ad uccidere il collega?. Con tutta probabilità un stavo stelo .di esaurimento nervoso. Da qualche tempo M Campione, a Quanto al dice, non stava bene. Il suo stato ranch feo sembra fosse stato scusso proprio dall'episodio deH'evasione dei dieci detenuti: 2£ra stato infatti duramente picchiato poco prima della clamorosa fuga in massa. Infatti i dieci detenuti, dopo aver segato le sbarre >cellen. Se9, ubicate al piano del carcere, > knmobj&zzato l'agente _ Campione eba poi veniva cespito con un corpo contun- aràars la auaxdia. nonetà. tao*che^nosi*^^ dette): aCamprbne, di notte aveva degU incubi, quella agpressione e i latti che, seguircno Io avevano scosso profondamente, forse doveva essere treeferito in un'altra città per Le indagini, l'autopsia, le dichiarazioni che forniranno al magistrato che conduce l'inchiesta gli altri agenti del carcere, dovranno chiarire i motivi ohe hanno indotto l'agente a sopprimere il Lotti sua brandina. che Campione fosse in uno stato di salute cosi precaria fino ad assassinare (il fatto sembra addirittura premeditato) l'amico? Forse è stato cotono da un crisi di foiba. Un'altra versione che neri) non ha trovato conferma neppure ufficiosa è questa: «17 Lotti più volte avrebbe deriso il collega per essersi lasciato aggredire dai detenuti. Nell'ambiente del carcere si sostiene che il Lotti era un bravo ragazzo, pieno di spirito ma che con il collega andava perfettamente d'accordo e tra di loro non avvenne alcun screzio».. Torse sono ancora altri i motivi. Le indagini sono state assunte dal direttore del carcere che è il- sostituto procuratore della Repubblica dottor Armato, ma nei prosarmi giorni sarà la procura militare di Torino ad occuparsi del caso, in quanto il fatto di sangue è avvenuto' nell Interno di un edificio dove svolgono servizio appunto gli agenti di custodia. Da Torino è intervenute la squadra della «scientifica» per, eseguire il «guanto di paraffina» sulle mani di entrambe le vittime. Peni dubbio, ogni-sospetto devo essere tesato. La tragedia è scoppiata intorno- alle 15. n Campione, dopo aver pranzato nella mensa del carcere era uscito per un'ora. Rientrato nella casa di pena avrebbe chiesto al piantone dove si trovava fi Lotti. Sembra che abbia avuto una rispostaevi.a. Ti Campione ai, recava . allora netta carnei sta trovando l'amico .staso.su di una. bratv gettarsi nel. vuoto il Campio¬ Circola voce che tra i due sarebbe avvenuta' una breve ma, una calibra 7,65, ed esplodeva sei colpi, quattro dei quali colpivano in pieno petto il Lotti, un prof iettile gli ha trafitto ti cuore. La morte è stata Istantanea. Prima di ne ha ricaricato la pistola. Il tutto si.è svolto in due minuti. Un agente ha scoperto il corpo senza vita del Lotti, un'altro quello deO'orrricids-smeida. I soccorsi sono stati vani. Un medico sopraggiunto poco dopo accertava la morte di entrambi. Dopo le constatazioni di legge le due saune, una atta volta, con un furgone del servizio municipale venivano trasportate all'obitorio. Un'ora dopo da Asti erano taf ormati telefonicamente i genitori sia dot Lotti che del Campione, residenti nel Sud, che i loro figli erano «gravemente feriti». Vittorio Marchisio (Altre serrine a pag. 9)
Persone citate: Campione, Giovanni Lotti, Giuseppe Campione
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