Operaio (dopo più di 30 anni) è stato accusato di diserzione
Operaio (dopo più di 30 anni) è stato accusato di diserzione n protagonista è un siciliano residente ad Asti Operaio (dopo più di 30 anni) è stato accusato di diserzione (Dal nostro corrispondente) Asti, 6 settembre. re. m.) Un operaio metalmeccanico si è vistò recapitare un mandato di comparizione della procura della Repubblica per aver omesso, 33 anni fa, di rispondere ad una chiamata di controllo di militari in tempo di guerra. Il protagonista della vicenda si chiama Giuseppe Di Paola. 54 anni, nativo di Bagheria e residente da sedici anni ad Asti, viale Vittoria 20, dipendente della /Meteo (ex IB-mec). Questi stamane verso le 9 ha sentito suonare il campa nello di casa. ET andato ad aprire, e si è trovato di fronte ad un ufficiale giudiziario che gli ha notificato il mandato di comparizione che dice testualmente: «Visto il procedi mento penale nei confronti dell'imputato Giuseppe Di Paola, questi è invitato a presentarsi il 28 ottobre 1977, alle ore 10 davanti al procura tare della Repubbblica di Asti per essere sottoposto ad interrogatorio perché imputato di inosservanza alla chiamata di controllo, in tempo di guerra, per aver •omesso, senza giusto motivo, di rispondere il 14 novembre 1944 al censimento indetto in Sicilia per i militari ivi .residenti e reso pubblico con manifesto del comando del distretto multare di Palermo». Appena ha letto il mandato di comparizione per poco il Di Paola non sveniva E' corso dall'avvocato Ubertone del fo-1 ro di Asti nominato dalla prò-1 cura difensore d'ufficio e in poche ore è venuto a conoscenza dei fatti che hanno provocato la sua denuncia e per cui ora l'operaio rischia un anno di carcere militare. Si tratta di questo. Cinque mesi fa il Di Paola si era presentato al patronato di assistenza lavoratori Inca della camera del Lavoro di Asti per inoltrare alla previdenza sociale domanda di pensione anticipata. Il patronato chiedeva al distretto militare di Palemo copia del foglio matricolare attestante che il Di Paola aveva svolto servizio militare per 15 mesi presso il 76' reggimento fanteria di Agrigento. Il militare lo aveva svolto tra il 1942 e fino alla fine di luglio del 1943 quando la Sicilia venne liberata dagli americani. Dal distretto in un primo tempo rispondevano che il nome del Di Paola non figurava sui registri di quel'epoca. Il patronato scriveva più volte al distretto per intensificare le ricerche del foglio matricolare. Senza questo documento l'operaio non può usufruire dei benefici di legge ai fini della pensione/ Scartabellando tra ua montagna di documenti l'addetto del distretto di Palermo ha trovato ima pratica intestata al Di Paola dalla quale risultava che il predetto aveva violato gli articoli 2 e 3 del regio decreto legge 23 febbraio 1942 n.231 che dice: «In tempo di guerra i militari in congedo illimitato e quelli comunque leggittimamente assenti dal servizio alle armi, possono essere chiamati, per controtto, con provvedimento del ministro detta Forza Armata, at¬ traverso pubblico manifesto». li distretto militare di Palermo denunciava il Di Paola all'autorità militare che incaricava per l'istruttoria la procura della repubblica di Asti, città dove abita l'interessato. sSe no avessi sollecitato il foglio matricolare nessuno era a conoscenza della mia esistenza — ha detto l'operaio — e oggi non. mi traverà imputato di un fatto di oltre trent'anni fa. Non ho mai saputo che dovevo presentarmi per la chiamata. Io il militare l'ho fatto e come: la questione più grave per me è che non trovano U mio foglio matricolare. Eppure ne ho girato dei posti durante la guerra. Quando sono sbarcati gli americani in Sicilia nel luglio del 1943 mi trovavo, a Dentini (Catania) presso U plotone comando del 76' reggimento fanteria. Sono stato fatto prigioniero dagli americani e poi liberalo. Ora sarò costretto — continua il Di Paola — a lanciare un appello per trovare uniche ex commilitone che venga a testimoniare che io il militare l'ho fatto perché intendo avere quello che mi compete: ai fini della pensione, per la denuncia ho la coscienza tranquilla.» n Di Paola è doppiamente scalognato: da una parte non risulta che abbia prestato servizio militare; ora è stato denunciato per un decreto legge proposto da Mussolini.
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