Moscato: il suo prezzo è stato raddoppiato

Moscato: il suo prezzo è stato raddoppiato Accordo tra industriali e produttori Moscato: il suo prezzo è stato raddoppiato (Nostro set vieto particolare) S. Stefano Balbo, 3 sett. Strepitoso aumento di prezzo delle uve moscato per la prossima vendemmia. Secondo un accordo raggiunto nel-j la tarda serata di ieri fra l'Associazione produttori uve moscato che raggruppa soci delle tré province di Cuneo, Asti e Alessandria, e la ditta Ciancia di Caselli, le uve moscato della vendemmia 77 verranno pagate da questa azienda, una delle principali del settore, sulla base di seimila lire al mirtngTarnmo, La cifra è notevole se si calcola che lo scorso anno queste uve furono pagate sulla base di 3100-3200 lire al miriagrammo e molto meno negli anni precedenti, quando i viticoltori del moscato avevano addirittura difficoltà a piazzare il prodotto. •L'accordo raggiunto con la ditta Ciancia — dicono Piero Spessa e Luigi Gatti, rispettivamente presidente e segretario dell'Associazione produttori moscato — viene da noi giudicato molto soddisfacente. Dobbiamo dare atto alla Gancio di essere stata molto disponibile non solo sul prezzo, ma anche ver il fatto che si è impegnata a portare avanti il discorso sulla normativa generale, a condizione che anche gli altri industriali siano d'accordo a riprendere le trattative*. Questi i termini del contratto firmato ieri sera: prezzo delle uve moscato vendemmia "77 lire 5700 al miriagrammo più Iva 6 per cento, totale lire 6042 al miriagrammo. La gradazione base delle uve è stata fissata a 9 gradi e mezzo. Per ogni grado in più ci sarà un aumento di 300 lire e non ci saranno detrazioni per le uve che non raggiungeranno la gradazione base stabilita, n pagamento verrà effettuato in una unica rata al 15 dicembre "77. E' stato inoltre concordato che qualora il mercato dovesse raggiungere punte superiori, la ditta Gancia si adeguerà ai nuovi prezzi «puntali. La notizia appena trapelata sta suscitando malti commenti negli ambienti vinicoli, anche tanche ai tratta del primo prezzo di uve che viene fissato quest'anno. Il viticoltore Piero Borello della frazione Valdhrilla di Santo Ste. taso Balbo ha detto:, «L'occordo mi pare, buono ih relazione anche agli aumentati costi di produzione. Non dobbiamo peni trascurare l'aspetto detta normativa generale, che ha molta importanza ih guanto verrebbe a regolamentare il mercato in questo set- fora con maggiori garanzie per i viticoltori». Mercoledì prossimo l'Associazione prenderà contatti con le altre industrie spumanUere per stipulare ulteriori contratti, ma raccordo con Gancia dovrebbe ormai fare testo. Già durante l'estate si prevedeva che il prezzo delle uve moscato sarebbe salito, ma l'attuale . quotazione ha superato le previsioni più rosee, n fatto sarebbe determinato dalla forte richiesta sul mercato sia nazionale che estero di vino spumante. «Questi nuovi prezzi — osservano però alcuni tecnici — scranno una ripercussione sul mercato vinicolo e bisognerà vedere come questo reagirà». Si ha il timore che il mercato non regga e che succeda un po' quel che avvenne qualche anno fa con il barolo, quando queste uve raggiunsero le 5000 lire al miriagrammo, prezzo che non fu mantenuto negli anni successivi. L'anno scorso le uve barolo furono pagate al prezzo medio di 3650 lire al miriagrammo. Le consegne del moscato al-j le cantine dovrebbero iniziare a partire dal 20 settembre. Le uve stanno maturando e la qualità è abbastanza buona. Se il tempo accompagnerà la maturazione ai dovrebbe avere un buon raccolto con gradazioni soddisfacenti. a. f- Luigi Gatti

Persone citate: Balbo, Caselli, Gancia, Luigi Gatti, Piero Borello, Piero Spessa, Stefano Balbo

Luoghi citati: Alessandria, Asti, Cuneo