«Ursulin», un uomo senza età che fa musica per la sua gente di Omero Marraccini

«Ursulin», un uomo senza età che fa musica per la sua gente Appunti su Murazzano, nel cuore delle Langhe «Ursulin», un uomo senza età che fa musica per la sua gente Come tanti Paesi, che hanno perduto questa bella tradizione, anche Murazzano non ha più la banda che suona di domenica, a mezzogiorno quando la gente esce da messa. «Avevamo un ottimo complesso, per le feste, le cerimonie ed anche per i funerali — ricorda Carlin 'd Ceniu — poi i giovani cominciarono ad andarsene e divenne un problema anche ritrovarsi soltanto in una decina, la sera, per le j prove». ! ... Ma di domenica, a Muraz• zano, la musica in piazza lìmj berlo I c'è Io stesso. 11 concerto !— canzoni, opere, ballabili di mezzo secolo — è a cura di Giuanin Gallo, detto «Ursulin», c he * arri va puntuale con il suo radiogrammofono, una piia di dischi e l'altoparlante a cassetta. E* un ometto senza età, come lama gente di campagna. Veste pantaloni logori, camicia di flanella con un fazzolettuccio senza colore attorno al collo, come si usava una volta. Giuanin mette il suo disco e resta impettito a guardare il passeggio. Tutti lo salutano. «Ursulin» sorride appagato, con la bocca che si serra a ciabatta, perché è senza denti. - L'altra sera, al ristorante di «Lele» c'era mezzo paese e avevano messo anche le sedie sul piazzale:, davanti alla torre. Si festeggiava . con dolcetto, pane di forno, salame e toma, la vittoria della contrada «Piazza», che dopo anni ed anni, aveva vinto il palio contro quelli di via Lorenzo Bruno, via Roma, e delle frazioni Rea, Mellea e Cornati. I ragazzi in maglietta bianco-celeste e le famiglie, in mezzo ad una sarabanda di ragazzini, si divertivano un mondo e correvano tenendo in alto il «palio», una bandiera con Io stemma del paese. E, come sempre, la musica era offerta da «Ursulin». «iVon vuote compenso, per lui è una vocazione — mi spiegò il geometra Ettore Brocardo, vicepresidente della pro-loco —. Lo fa perché gli piace». Giuanin Gallo, detto «Ursulin», che oggi ha sólo di che campare, un tempo avrebbe potuto dirsi uh benestante: aveva qualche casetta e un po' di terra. «Ha venduto tutto, pezzo su pezzo, per comprare i dischi. Forse è staio il primo in Italia ad acquistare la tivvu a colori». — Perché Giuanin. le piace tanto la musica? Si stringe nelle spaile: «£' la cosa più bella, sono innamorato...». — innamorato? Una donna? «Ursulin» taglia cono: «La musica è mia, per le donne... Vado a Savona». A Murazzano si balla fino all'alba e d'agosto/non c'è sera che non ci sia una festa. In onore di San Rocco, che è uno dei protettori, nel rione di San Rocco si offriva da bere e una merenda. Poi c'era la pentolaccia. Giovanni Gatto, Giuseppe Festa, Dino Ugona e la signora Maria Luisa avevano organizzato, con la collaborazione dei commercianti, anche una lotteria, in favore della chiesa del patrono e dell'ospedale. Gianni suonava la chitarra e Beniamino «Frera» un mandolino. Tutti si divertivano. A un ceno punto della festa, fu invitata sul palco, per consegnarle una medaglia, anche la vecchia maestra Maddalena Pelleri, che scrìve limpide poesie langarole. Tutti battevano le mani e molti, fra i non più giovani, avevano gli occhi lucidi mentre se la indicavano: «Era la mia maestra». Il premio più bello della lotterìa era andato a una bella ragazza murazzanese che ora vive a Milano, ma che torna spesso a respirare aria di casa, Nena Manera. Rinunciò al premio — una bicicletta fiammante — perché fosse messo all'asta a favore di San Rocco. (Applausi per Nena). La mattina dopo, il presidente della pro-loco, ii dottor Piero Giaccheri, aveva il viso di chi ha dormito poco e male. «Non Ita digeritp il successo della festa di San Rocco», dissero i maligni al bar di Oreste Biesto. Ma la pro-loto di Murazzano non ha da essere gelosa di nessuno perché veramente ha fatto in passato e fa molto per il pae¬ se e per i numerosi villeggianti dell'estate. Con Giaccheri, oltre a Ettore Brocardo (che è innamorato di Murazzano al punto che litiga quasi con la moglie, che vorrebbe anche qualche vacanza diversa), ci sono Nino Brocardo. i dottori Carlo e Giuseppe Gatto, e ancora un Brocardo. Giuseppe, che lavora alla Sai di Torino; eppoi Silvano Calieri e Bruno Biesto. Tanti altri i collaboratori, come Lorenzo Cerrina. il dottor Scarabosio, Terenzo Bassignani. Insomma una équipe che funziona. E' merito della pro-loco se Murazzano ha un bellissimo parco per i giochi dei bimbi; per le passeggiate, con campi da tennis, bocce ed un bar dove anche si balla. Fu un Idea del dottor Giuseppe Giaccheri, ora scomparso, padre dell'attuale presidente. E non fu soltanto una idea, perché per fare queste cose ci vollero anche molti soidi. Murazzano sulle Langhe, un paese felice, cui la gente si affeziona. Chi arriva non vorrebbe più andar via. Un paese anche di nomi celebri, di personaggi illustri, in passato ed oggi, ma che non è il caso adesso di ricordare. A Murazzano si vive bene ecco tutto, in una dimensione che ti fa riconoscere te stesso. Gli unici a disagio e fuori posto, a Murazzano, sono gli stupiti animali del parco-zoo, che per fortuna stanno lontano dall'abitato. Omero Marraccini