I cacciatori del Cuneese dicono "Difenderemo la selvaggina"

I cacciatori del Cuneese dicono "Difenderemo la selvaggina" I cacciatori del Cuneese dicono "Difenderemo la selvaggina" (Nostro servizio particolare) Cuneo, 18 agosto. Domani-e nei prossimi giorni nei duecentocinquanta comuni del Cuneese saranno affissi i manifesti del Comitato provinciale della caccia col calendario venatoria 1977-78. E' un annuncio che gli oltre 15 mila cacciatori attendevano, soprattutto per conoscere la data in cui potranno imbracciare le doppiette e le nuove norme, molto più restrittive rispetto alla passata stagione, varate dalla Regione a tutela della selvaggina protetta. , la caccia su tutto il territorio provinciale sarà aperta il 18 settembre prossimo, salvo le seguenti eccezioni: 9 ottobre per le battute alla coturnice nella zona faunistica delle Alpi e nelle riserve comunali alpine; 9 ottobre apertura detta caccia alla pernice bianca e pernice rossa nette riserve comunali Alpi. La chiusura detta stagione venatoria ha due scadenze principali: il 4 dicembre per la zona faunistica delle Alpi, il 18 dicembre nella zona faunistica di pianura soggetta a regime di caccia controttata Per quanto riguarda il camoscio ciascun comprensorio dovrà ordinare la cessazione non appena raggiunto il limite fissato nel rispettivo piano di tiro. Il manifesto venatoria comprende poi una serie di limitazioni atte quali i cacciatori dovranno rigidamente attenersi per non rischiare contravvenzioni che nei casi più gravi possono arrivare sino a 1 milione 600 mila, lire di. ammenda. Netta zona faunistica di pianura, soggetta a regime di caccia controllata dal 18 settembre al 9 ottobre si potranno effettuare battute solo due giorni la settimana, a scelta del cacciatore, tra martedì, giovedì, sabato e domenica: dopo questa data te giornate salgono a tre scelte sempre fra quelle citate. Nelle riserve comunali Alpi i giorni ammessi per l'intera stagione sono tre: martedì, giovedì, domenica. Altre severe .limitazioni interessano il numero dei capi abbattibUi: non più di due capi per l'intera stagione di selvaggina stanziale protetta per la zona faunistica di pianura; il carniere dei migratori è così indicato: 20 storni, 3 palmipedi, 5 trampolieri di cui non più di due beccacce; altri esemplari: 10 capi. Nelle, riserve comunali Alpi non è corwenf tfo abbattere, nel corso dell'infera stagione, più di 0 capi scelti fra le seguenti specie: coturnici, pernici bianche, fagiano di monte, lepre variabile, pernice rossa e marmotta; per i camosci è ammesso un solo capo, pur che sia com¬ preso nel piane et tiro, del singolo comprensorio, '■■-ti manifesto senatorio segnala poi le 29 SOmst di rapo palamento e cattura le 4 zona di protezione eW oasi di protezione e di rifugio in cui i vietata. Vu specifica i tipi di seistanziale protetta, il è nel che età cui Le specie tra cut capinera, meW&a^ n\\\t& no ^gheppio tasso, sparviero, gallo' selvatico, gufo reale,] per. citare le ptk conosciute. ... Altro dato pasfrJao del ca- ] lendario venatoria è il divieto di uccidere o catturare qualsiasi specie di selvaggina da mezz'ora dopo il tramonto fino a mezz'ora prima del- sórgere del sole. Le ore sono quelle definite datt'Osservatorio df Brera, cui si farà ricorso in caso di ne. In tutto, il Cuneesi. del resto nell'intera è vietala Tuceellagiane sotto qualsiasi forma, fa-riconosciuto che le della selvaggina è {eoi calendario Bmtte del possibile, » f Wletiorme limitano*, e quindi ta ammende motta ge-mmm.M nifi. i.Vn ,i.-nf-i«, . ogni cacciatore prima di lanciarsi nètta battuta dovrà impararsi a memoria t moUissi ini divieti. |ga infrazione, intoni, se in buona fede, verrà tollerala. . Come giudicano gli interessati il manifesto venatorio? Risponde Gianni Bonino detta Feaercàccia di Cuneo: «Noi sterno pienamente d'accordo con la Regione, che del resto nella nonne restrittive ha accolto molte nostre richieste. I cacciatori del Cuneese, ad esempio, sono sempre stati contrari alla caccia primaverile perchè metteva in pericolo la sopravvivenza di molte 'specie. In pratica, salvo eccezioni, finiremo per abbattere solo la selvaggina cbe abbiamo acquistato coi nostri soldi e lanciato nei mesi scorsi sia in pianura sia in montagna». Questi lanci, effettuati in gran parte dalle guardie venatorie, riguardano un numero notevole di lepri, fagiani e starne per un valore calcolato in 150 milioni, esattamente la metà della somma versata la scorsa stagione dai cacciatori per acquistare i tesserini di accesso atte zone soggette a regime di caccia controllata. Il resto dell'incasso viene'destinato alle spese di gestione del Comitato provinciale. \ Gianni De Mettete

Persone citate: Brera, Gianni Bonino, Gianni De

Luoghi citati: Cuneo