Cade il campanile Dolo a La Morra?

Cade il campanile Dolo a La Morra? Cade il campanile Dolo a La Morra? (Nostro servizio particolare) La Morra, 17 agosto. Sgradita sorpresa di Ferragosto per gli abitanti della frazione Rivolta di La Morra. Chi è partito per le ferie non ha più trovato, al suo ritorno in paese, il campanile dell'ex parrocchiale di San Giacomo. La costruzione — settecentesca — è «scomparsa» durante lavori di ripristino del tetto della chiesa per i quali il proprietario. Aldo Casavecchia. aveva ottenuto regolare permesso. Ma la licenza escludeva, ovviamente, che si toccasse il campanile: per questo il sindaco. Ottavio Borgogno, ha ordinato la sospensione dei lavori. Troppo tardi però. Détta torre non resta in piedi un solo mattone. Anzi, l'impresa ha provveduto a ripulire ben bene il terreno dalla macerie: circostanza, questa, che concorre a rendere sospetta la versione del crollo accidentale. «H campanile stava U da trecento anni o quasi — dice un rivaltese. Oreste Stroppiava — e aveva un aspetto solidissimo. Nessuno crede che sia venuto giù da solo». 71 ramponile, dunque, sarebbe stato abbattuto, forse con l'intenzione di ricavare una stanza supplementare per l'abitazione della famiglia .Casavecchia, proprietaria anI che dell'annessa ex canonica. A vendere ad un privato Vontàcò complesso monumentale, 1 dopo aver fatto costruire una nuova chiesa di dubbio gusto, era stato il parroco don Edoardo Scavino, morto qualche mese fa. La decisione aveva suscitato aspre polemiche: la sezione albese di «Italia Nostra» era intervenuta, ma inutilmente, a difesa dell'insostituibile valore storico e artistico di San Giacomo, che — di struttura settecentesca — conserva una parie absidale affrescata risalente al XIII secolo, attualmente adibita a pollaio. «La demolizione del campanile — commenta Armando Gambero, presidente detta Pro-Morra — è la triste ma logica conclusione di ur.* vicenda inqualificabile. Come responsabili locali di Italia Nostra chiediamo che' si accertino le responsabilità dei privati e anche del Comune che, secondo noi, avrebbe potuto e dovuto esercitare un controllo più attento durante i lavori. Non disperiamo, comunque, di trovare nel nuovo parroco, don Pino, un interlocutore sensibile: con lui vorremmo studiare la possibilità di restituire San Giacomo alla gente del posto. Restaurata, la chiesa potrebbe essere trasformata in luogo di riunione, in un centro di iniziative culturali ». g. n.

Persone citate: Aldo Casavecchia, Armando Gambero, Casavecchia, Edoardo Scavino, Ottavio Borgogno

Luoghi citati: Dolo, Italia, La Morra, San Giacomo