Un alpeggio è stato distrutto dalle ruspe per uno skilift e allargare una pista di sci

Un alpeggio è stato distrutto dalle ruspe per uno skilift e allargare una pista di sci Lo scémpio (senza autorizzazione del Comune) di Colla Bauzano Un alpeggio è stato distrutto dalle ruspe per uno skilift e allargare una pista di sci Duecento capi di bcstiainc in difficoltà - Lavori bloccati dal sindaco di Mondovi - Occorrono anni perché ricresca l'erba (Nostro servizio particolare) Aili—lm, 13 agoeto. «Dopo il sopralluogo dall'altro giorno a Colla Bauzano. io la notte non no chiuso occhio. Sognavo cbe stavamo sdendo al cippo di Franco Cavarero e con noi c'era sua mamma: Franco eia là, seduto sulla pietra ohe ne ricorda la tragica scomparsa, ma noi non poter miao raggiungerlo perché, ad ogni tentativo, una raspe ci respingeva indietro». £' una storta daU epilogo triste quella die ho de raccontare Bartolomeo Merendano, che gli ha fatto venire gli incubi e lo ha fatto sudare freddo. Ne tono protagonisti, da una parte, un gruppo di allevatori monregalesi come Marenduno e, dall'aura, la «Ssa Arteseina», che gestisce gli impianti della località omonima, tn atte Val Vauclagua Quatte, U Comune di Mondovi e propnetario di poco pili di novecento giornate piemontesi di terra, utilizzata, nel periodo da San dosassi a settembre, dai Stccardi, una famiglia di margari che prendono tn custodia circa duecento capi di bestiame, metà dei quali tono loro affusati dagU allevatori monregalesi. E' una tradizione, quella dell'alpeggio, che ritale ai primordi dell'agricoltura, gli animali hanno a disposizione un'erba di qualità pregiata e t morgui l ne traggono burro e latte e i prelibati formaggi. «Coese ogni anno — continua Uarenchino —, siamo santi a Colla Bansann par controllare che tutto funzionasse a dovere. Lo spettacolo die ci ha accolti ci ha fatto piangere dalla rabbia: le ruspe sono passate ovunque, hanno spianato addirittura una collinetta, si sono avvicinati al cippo che ricorda la morte di Franco Cavarem, quasi al punto da renderne precaria la stabilità. Tutto per allargare ima pista di discesa, per Impiantare un nuovo sksttft a beneficio di chi Ut montagn» viene a divertirsi, sansa il minimo rispetto per coi da questi pascoli trae ben altri fratti che queoi raciii a raccogliere, offerti dalla speculazione edilizia». «Un veto disastro — aggiunge tt dottor Meo Bonetti, un giovane tecnico dei Contizio agrario di Mondovi — perché, oltre silo scempio paesaggistico latto, si è I rovinato l'humus. Dove c'era l'er¬ ba sono rimaste le tracce del cingoli». «Non solo — anche il dottor Mario Bertolino, un altro esperto, è d'accordo —, ma si è aumentata in misura -reoccupante la possibilità di alluvioni e di altri disastri provocati dall'acqua piovana cbe non può più scorrere nei canali di scolo naturali e die è mutile convogliare in quei piccoli tubi messi qua e la, perché l'acqua trascina il terriccio e, dopo poco tempo, 11 tubo è intasato». L'inventario dei danni è ancora ldb lungo: «Chi frequenta questa sona d'Inverno — dice Giuseppe Terreno, un allenatore — abbandona ogni genere di rifiuti: con il disgelo, si depositano sul terreno scatolette, bottiglie, lattine. Abbiamo già cinque o sei capi di bestiame feria alle sampe, senza consaie il rischio cbe si corre nel far percorrere alle mandrie 1 tratti di terreno cbe le raspe hanno privato d'erba. Gli animali scivolano sulla ghiaia e sulle pietre». Bersaglio di tutte le acesse la società Artessina: «Esiste una convenzione — precisa il sindaco di Mondovi, dottor Giacomo Ustionali — stipulata nel 1987 e valida per dieci anni (scadrà nel novembre prossimo, n.d.r.), in base alla quale l'uso del suolo è concesso alla "Spa Artessina" dietro precise garanzie per la salvaguardia del patrimonio prativo e la libera circolazione delle mandrie». L'articolo 4 della convenzione dice testualmente: «Mnrtfflnhe planimetriche e altimetriche al terreno dovranno essere preventivamente concordate con il Cornate di Mondovi». «Mi stupirei — rileva il prof estar Carlo Non, del Comizio agrario — se U Comune avesse par messo un slmile scempio». Infoi tt, la notìzia del lavori in corto l'hanno portata al sindaco proprio gtt allevatori, che stamane ti tono recali in Comune per chiedere che si faccia qualcosa. «C'era un contratto — dice Uarenchino — ed è stato ignorato; il Comune deve subito bloccare 1 lavori e poi non deve rinnovare più la concos- Per a momento, si è arriecfi soltanto a soddisfare la prima richiesta: 'dopo l'incontro di stamane, infatti, il dottar Littignott ha immediatamente firmato un'ordinanza di sospensione dei «zoofila convenzione gli darebbe la facoltà di chiedere che chi ha devastato sistemi tutto com'era prima, ma la prospettiva fa sorridere: «Si può rimettere la terra al suo posto, ma a vedere l'erba ricrescere dovranno andare i miei figli, perché io sarò troppo vecchio», conclude Uarenchino. Ed è anche per questo che ancora adesso, riandando con la mente a quanto ha vitto sul eolie, teda freddo. Giorgio lino I segni delle ruspe che hanno allargato la pista da sci «arando» l'erbe per i pascoli

Persone citate: Aili, Bartolomeo Merendano, Bauzano, Franco Cavarem, Franco Cavarero, Giacomo Ustionali, Giuseppe Terreno, Mario Bertolino, Meo Bonetti

Luoghi citati: Colla Bauzano