Un ragazzo di 16 anni è morto al suo primo giorno di lavoro

Un ragazzo di 16 anni è morto al suo primo giorno di lavoro La disgrazia è accaduta a Basaluzzo, nel Novese Un ragazzo di 16 anni è morto al suo primo giorno di lavoro (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 15 giugno. Si svolgono domani pomeriggio alle 1" a Predosa i funerali dello studente che, terminato l'anno scolastico, al suo primo giorno di lavoro è precipitato dal tetto di un capannone riportando mortali lesioni. La disgrazia è accaduta lunedi, nella notte il ragazzo ha cessato di vivere al reparto rianimazione dell'ospedale di Alessandria. Si chiamava Massimo Merlo, aveva 16 anni. A Predosa abitava con i genitori — il padre Agostino è dipendente dell'azienda vinicola La Castellana diBasa- luzzo — e ima sorella di qual che anno più anziana, in via Pusetta 29. Terminata la scuola media, si era iscritto lo scorso anno alla scuola arti e mestieri di Novi Ligure e con profitto aveva frequentato la prima• «tasse. Descritte da tutti- caro* -urr «ràgJflfeu bravo e volonteroso». Massimo Merlo, concluso l'anno scolastico, aveva deciso di andare a lavorare. . " T~ m ■■ - j «II lavoro gli piaceva — di ce il padre — voleva fare pra- fica. Per questo aveva deciso \ di rivolgersi a un amico per i avere la possibilità di fare qualcosa. Io ero contento, così evitava di rimanerte tutto il giorno in mezzo a una strada senza un'occupazione». Massimo era molto amico con l'artigiano fabbro Carlo Notte, di 32 anni, abitante a Basaluzzo — comune a pochi chilometri da Predosa — in via Fresonara 39, e a lui si era rivolto per avere un posto. «Gli piaceva lavorare — dice Carlo Notte — voleva imparare e nello stesso tempo gli faceva comodo guadagnare qualcosa per le sue esigenze personali. Così avevo i accettalo quando mi chiese di ' fargli fare qualcosa. Gli avevo offerto di far pratica, se gli I fosse piaciuto continuare. Vaj crei messo in regola. Purtroppo tutto è finito il primo giorno». Nel primo giorno della sua nuova attività, lo studente sedicenne si era presentato pie no di buona volontà e d'emù j siasmo al- laboratorio del fab- oro di Basaluzzo. Carlo Notte aveva iniziato a sistemare il \ tetto del capannone del suo i laboratorio, lo stava copren¬ do con delle lastre di eternit per evitare infiltrazioni di pioggia. Uno strato di lastroni era già stato sistemato, bi- ! sognava effettuare il secondo e Massimo era salito con l'amico sul tetto. Per spostarsi erano state sistemate delle assi che dovevano servire per il passaggio. Purtroppo il giovane, forse perché non pratico, è salito su uno dei lastroni di eternit, che sotto il peso ha cedute spezzandosi. Massimo Merlo. :on un grido, è precipitate nel vuoto dall'altezza di sei metri. Subito soccorso, è stato trasportato all'ospedale di Novi Ligure. Per la gravità ; delle lesioni — aveva riporta to tra l'altro la frattura della base cranica — è stato trasferito ad Alessandria. Però ogni cura è apparsa inutile e Massimo è morto senza riprende re conoscenza. Ricevuto il primo rapporte dai carabinieri, il procuratore della Repubblica dottor Buzio ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità, f. m. !I i ' I j Massimo Merlo

Persone citate: Buzio, Carlo Notte, Novese

Luoghi citati: Alessandria, Basaluzzo, Novi Ligure, Predosa